| -Accidenti a te,piccola…cosa aspettavi ad arrivare?- Annelore si era slanciata verso Terry,istintivamente pronta ad abbracciarsi a lui.Ma la battuta dell’uomo la bloccò. -Tu…vuoi dire che…- -Hai un profumo inconfondibile…anche coperto dall’odore dell’alcol e del fumo…-Le rispose l’uomo attirandola a sé e stringendola tra le braccia.Poi le sfiorò i capelli con un bacio leggero. –Sapevo che prima o poi saresti intervenuta…- -Tu…tu hai rischiato di…- Terry stava controllando già i due corpi e sistemando loro le armi in maniera che fosse chiara –apparentemente- la dinamica della loro morte… -Ne parliamo dopo,baby…ora dobbiamo filare…-le disse quindi,perentorio,accorgendosi che era rimasta bloccata nel mezzo della stanza,incredula. -….filare? e come?...- -Vieni!...spero tu sappia nuotare!- così dicendo Terry l’aveva presa per mano,afferrando nel contempo la famosa matrioska, e si era tuffato con lei dal lato del fiume. Annelore credette di morire,nell’acqua gelida,infida,limacciosa del grande Tamigi.Ma la nuotata fu breve. Terry l’aiutò a issarsi su una barchetta ormeggiata poco lontano dalla ‘casa barca’ di Andy,ne liberò le cime e agilmente vi salì anche lui lasciando che la corrente del fiume li spingesse via,mentre rimanevano acquattati sul fondo.
Il corpo di lui così vicino,così stranamente protettivo le restituì calore;avrebbe voluto parlare ancora,spiegarsi,ma lui le intimò il silenzio. Alle prime luci dell’alba la barca sembrò arenarsi contro la riva. Lui le sussurrò che era il momento di sbarcare.Si ritrovarono su una sponda erbosa, col sole di faccia.Si stesero ad asciugare i panni ancora zuppi;spossati entrambi,sembravano assopiti. -E così saresti la figlia di Horace…- Annelore sussultò: -Di…Horace Mac Brain…intendi?- -Già…del mio amico Horace Mac Brain…e di Masha… la piccola Lena…- Terry era girato prono,il mento appoggiato al gomito e la osservava. Annelore si sollevò un poco: -Finora ne avevi sempre dubitato… - Lui si lasciò andare giù,appoggiandosi alle braccia conserte.Sorrise appena: -…è talmente inverosimile quello che ti è successo,che comincio a pensare che sia vero…Intanto Andy ha detto di aver salvato la bambina :se questo è vero,può essere altrettanto vero che –iena com’era- se ne sia servito per ingannare KGB e M16…alternativamente…proprio per confondere le acque…Parlami ancora della tua infanzia là,in quell’istituto…Quando hai incontrato Tolska,la prima volta?- Annelore si sollevò un po’ a sedere ,si abbracciò alle ginocchia sospirando. -Ero ancora bambina…10,12 anni credo…Mi annunciarono una visita e apparve lei…Era in borghese,elegante,affascinante,sorridente:a quell’età basta poco per lasciarsi affascinare,soprattutto quando si è tanto soli e insicuri…Alla presenza della suora,mi sussurrò parole in una lingua che stranamente conoscevo…Poi uscimmo insieme ,nella sua auto lussuosa e mi portò a vedere Londra…Infine,a pranzo,dopo una giornata di sogno ricominciò a parlare in quella lingua..familiare…Si accorse che la capivo e mi domandò se sapessi di che lingua si trattasse… -E’ russo,Annitchka…La lingua di tua madre…- -Mia madre? E dov’è? È viva?...- Lei abbassò gli occhi,triste. Mi raccontò poi che mia madre era segregata perché ritenuta moralmente instabile…Che il dolore l’aveva resa così…e che per lei,per poterla rivedere dovevo prepararmi ad essere disposta a ogni sacrificio…Il mio attaccamento alla Russia avrebbe riscattato anche le intemperanze di mia madre… Un discorso difficile per una bambina di 12 anni.Quella donna lo concluse con un sorriso,mi rassicurò e mi chiese solo di essere brava a scuola e sempre ubbidiente. -Devi solo imparare a fare il tuo dovere…Ah…e c’è qualche disciplina che ti riesce meglio? Che ti piace di più?- Ci pensai un po’.Non ero una cima in nessuna materia,ma l’insegnante di recitazione qualche giorno prima mi aveva sorriso compiaciuto. - Recitazione…- E’ come se da quel momento io fossi stata…pianificata…per…per essere una attrice!Così brava da risultare irriconoscibile persino a lei… -Vuoi dire che quando sei venuta a Baila Klava…Tolska non era d’accordo?- -No…Non era da lei che prendevo ordini!..non più!...- -E quella storia dell’avvocato Pettycoat…lo zio?...- -Va bene…Avevo venti anni,era la prima di uno spettacolino tutto mio che ero riuscita ad allestire in un teatrino di Greenwitch…A fine recita mi raggiungono nel camerino due signori…Piuttosto anziani e rigidi,rispetto al pubblico che mi aspettavo…Non erano ammiratori:erano membri dell’M16…praticamente venivano a presentarmi il conto… Ero un’orfana,mio padre era Horace Pettycoat morto in circostanze non comprensibili,loro avevano pagato per la mia educazione e in nome di questo e di quello mi chiedevano di aiutarli etc etc…- -Dietro tutto questo c’era Andy…ti tirava fuori quando cominciavano i problemi….e sicuramente la mia uscita da quel carcere per lui è stato un grosso problema…- -Si ma… dopo,ad avvertire i Russi non è stato lui:il maggiore Krusinov ha trovato la foto nella mia valigia…- Terry ammiccò con ammirazione: -Quella donna ha un ottimo fiuto…sprecato!...Dunque a mettermi nelle grinfie di quello sciacallo sono stato proprio io…- soggiunse poi. –Che idiota…- -Tutti commettiamo degli errori…quella foto non avrei mai dovuto portarla con me…- -Già… - -Però è da lì che ho cominciato a capire che…mi stavano manipolando…tutti!- -Ma il contatto in Russia? Chi era? A chi chiamavi ogni tanto,chi ha protetto il nostro viaggio?- -Questa volta era solo una voce,senza volto…Ma di nuovo veniva nominata mia madre e…-Annelore tacque.La gola tesa nello sforzo di non piangere. -Se sei quella che credo,Annelore…tua madre è morta – le disse lui,con voce pacata,ma seria -…è morta a fianco dell’uomo che amava,se questo ti può consolare… -Okay,proviamo a ricostruire un po’…Del programma di cooperazione del X stormo oltre a tuo padre e tua madre facevamo parte Andy,io e Dimitri Demidoff,un pilota russo,collaudatore geniale… Andy vendette Horace ai Russi.Ma sapeva che prima o poi io lo avrei scoperto;quindi quasi in contemporanea progettò un volo di collaudo…utilizzando una formula imperfetta…o forse volutamente sbagliata:e io ci avrei dovuto lasciare la pelle… Niente andò come avrebbe dovuto. I Russi agirono maldestramente,il controspionaggio non seppe tutelare il mio amico ed io…reagii mandando tutto a puttane! Non andai a collaudare quel dannato aereo,ma raccolsi l’invito di qualcuno che mi pagava bene e soprattutto era infame a faccia scoperta!...- -E…e chi lo collaudò,allora?Demidoff?- Terry contrasse le mascelle. -Già…- L’ex ufficiale si era alzato e le tendeva la mano per fare altrettanto. -Che cosa faremo,ora?- -Aspettiamo gli angeli custodi … presto saranno qui…- -Gli Inglesi?- -No,il maggiore Krusinov e i suoi ineffabili scagnozzi…Vieni,andiamo a fare colazione,intanto:ho fame!-
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