Articoli e Interviste

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gemini21
view post Posted on 4/9/2008, 11:21




CITAZIONE
and appears to be wrestling with an identity crisis. He seems genuinely stumped when I ask who his role models are, and where he sees himself in five years - hardly ambush questions, but he doesn't have answers. He says something vague about accepting his career, going on a spiritual journey, and that he's in no hurry to have children.

Sinceramente non posso che dargli ragione qui, altro che crisi d'identità come dice la giornalista (lei gli ha chiesto come si vede tra cinque anni e lui rimane un po' perplesso e non sa dare una risposta precisa, dice che accetta la sua carriera, sta affrontando un viaggio spirituale e non ha fretta di avere figli). Chi di noi può dire con esattezza dove sarà o che cosa farà tra cinque anni? Io non quasi neppure idea di che cosa farò tra una settimana :unsure: Per lui che fa l'attore la cosa è ancora più imprevedibile.
 
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view post Posted on 5/9/2008, 08:57
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He's a lion that I am proud to hunt

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Qui ho una traduzione più precisa dell'intervista apparsa sul Guardian:

Il fisico tormentato
Ha interpretato guerrieri armati di spada e pazzoidi pistoleri. Ma Catherine Shoard ha scoperto che Gerard Butler è un eroe molto riluttante.

Catherine Shoard
o The Guardian,
o Thursday September 4 2008


Gerard Butler è in piedi davanti alla finestra dandomi le spalle, prendendo la mira con una pistola. Le sue muscolose gambe sono divaricate. I suoi bicipiti si tendono sotto il maglione, i deltoidi si flettono come delfini che cercano di morsicargli le orecchie. Il testosterone fluttua per la stanza.

Da questa angolazione, Butler fa un certo effetto. Si prova una certa affinità con i 1589 membri del gruppo Facebook "Gerard Butler E' Mio Marito - Ma Ancora Non Lo Sa". Così come per le circa 800 che si sono iscritte a "Gerard Butler Può Ingravidare Con Un Tocco", e "Gerard Butler Rende Sexy Anche La Deformità" (presumibilmente un riferimento al suo ruolo nel film Il Fantasma dell'Opera)

E poi si volta. Non sta tenendo una pistola, ma solo stringendo le dita attorno a una immaginaria. E il suo bersaglio? Deve essere qualcosa di terribile. Dopo tutto, il fusto che ha interpretato Attila l'Unno e Beowulf, che ha condotto i 300 Spartani oliati in battaglia indossando solo un mantello e un perizoma di pelle, non può sprecare la sua rabbia per qualcosa di insignificante, no? Sarà Grendel? Le orde persiane? In realtà si tratta di un paparazzo solitario e un po' bagnato che indugia sulla strada sottostante. "Maledizione, io odio quella gente", ringhia Butler, ritornando al divano e aprendo una Coca.

Gran parte della fama di Butler è basata sul suo fisico da fusto - gli addominali a tartaruga, la sua barba corta - ma l'aria minacciosa che emana sullo schermo non è presente nella realtà. Almeno non dal viso. Se proprio, sembra un po' smarrito. Metà del tempo, dice, la passa "cercando di mantenere un buon comportamento" con "meditazione, conversazione e trascorrendo 10 minuti al giorno a contatto della natura".

Strane cose lo tormentano. La violenza gratuita nei film lo fa sentire "vuoto dentro". "E' come quando stai mangiando una bistecca e improvvisamente ti senti la nausea", dice. "Pensi, è qualcosa di morto, e lo sto mettendo dentro di me". Urgh. Comunque, il nauseato carnivoro, il riluttante eroe d'azione, è qui oggi per promuovere RocknRolla, l'ultimo film di Guy Ritchie, in cui interpreta One Two, l'esuberante canaglia che si trova nei guai con il boss della vecchia scuola interpretato da Tom Wilkinson. Butler fa una gran pubblicità al film. Forse lo sta pure esagerando. Guy, dice, è un "genio". Recitare con il gruppo di attori è stato favoloso. "A volte mi davo un pizzicotto e dicevo, diavolo, sto recitando con Thandie Newton!'"

Nonostante le recensioni miste, è entusiasta del film perché gli da la possibilità di mostrare la sua gamma di attore. Sebbene sia un po' improbabile l'idea che un film di Ritchie possa fare questo effetto per chiunque, non ha tutti i torti. "One Two ha più sfaccettature dei personaggi che ho interpretato prima", dice. "Può essere un duro, ma può anche essere goffo, vanesio, imbarazzato e stupido". Per molti versi è la parte perfetta per Butler: un duro con il cuore tenero, dai modi ruvidi ma ancora abbastanza dolce da accontentare le avance gay di un amico.

Il suo essere scozzese è cruciale per il fascino di Butler, particolarmente negli USA. Il film 300 è stato in fin dei conti una specie di Braveheart greco. Il suo Re Leonida dava gli ordini in fluente scozzese, senza che il pubblico percepisse alcuna incongruenza. Negli USA chiaramente associano l'accento con guerrieri feroci, piuttosto che con Rab C Nesbitt. "In Scozia sono solo uno tra tanti", dice, "ma in America sono visto come molto forte e virile".

Gli chiedo se pensa che ci sia differenza tra ciò che rende gli uomini uomini a LA e a Glasgow. E' pensieroso. "Forse a Glasgow si cresce più in fretta. Devi affrontare più merda, più realismo. A LA è un mondo superficiale, perfetto. A Glasgow devi essere uomo - ma non significa che sei un uomo perfetto. Sei un uomo che non è capace di parlare dei propri sentimenti".

Butler è stato cresciuto dalla madre dopo la separazione dei genitori, e con lei è restato a Montreal per i primi due anni della sua vita. Non ha più avuto contatti con suo padre fino all'età di 16 anni, quando si sono incontrati in un bar. Butler si è trovato senza parole, ed è ritornato a casa dove ha pianto per tre ore. Sono diventati molto uniti, fino a che il padre è morto di cancro quando Butler aveva 22 anni.

Ha studiato legge alla Glasgow University, vincendo un apprendistato a Edimburgo, ma non gli piaceva molto: preferiva bere con gli amici (gli piaceva soprattutto saltare davanti alle automobili in corsa e spaccarsi bottiglie sulla testa). A 28 anni ha smesso di bere per sempre, e si è ritrovato licenziato dall'agenzia legale. Così è andato a Londra, ha fatto qualche lavoro strano, è andato in giro. Un giorno Steven Bierkoff lo avvicinò in un bar e gli chiese se aveva mai pensato di recitare, e gli offrì una parte in Coriolanus. Poi ebbe delle parti in film: Mrs Brown, Dracula, Attila, Tomb Raider: Cradle of Life e 300. Questi ruoli da duro sono stati inframmezzati da parti più tenere, come in Dear Frankie, in cui interpreta un finto padre per il figlio sordomuto di Emily Mortimer.

E adesso RocknRolla. Butler ha una parte notevole, ma si tratta di un film sopra le righe e un po' trash che difficilmente farà granché per la sua carriera. Forse Butler è arrivato a una specie di stallo. Nonostante il fisico che mantiene con cura, non sta ringiovanendo, e sembra avere una crisi di identità. Sembra sinceramente in difficoltà quando gli chiedo chi sono i suoi modelli e dove si vede tra 5 anni - non certo domande a trabocchetto - eppure non ha risposte. Dice qualcosa di vago sull'accettare la sua carriera, fare un viaggio spirituale, e che non ha fretta di avere figli. Vive da solo a NY, ma è stato messo in relazioni con molte donne, Naomi Campbell e Cameron Diaz incluse, ma nessuna a lungo.

Si sente solo? "Di sicuro ho i miei momenti. E' una cosa scozzese, la nebbia celtica. Tendo a stare troppo nella mia testa. A volte è molto pesante. In questo lavoro è più facile che succeda. Non sempre, ma il 95% delle volte. E' una spece di 'Non lasciatemi solo, vi prego'." Forse è questa vulnerabilità che tocca i suoi fans: il duro con il bambino smarrito dentro di sè. Lo straordinario seguito sulla rete (altri gruppi di Facebook includono Per favore imbocca la strada del mio corpo nudo,Gerard Butler e Gerard,voglio toccare il tuo 'Butler'...)sembra rispondere a più che il suo fisico.

Forse è troppo introspettivo, dice a un certo punto. "Sono cresciuto in una zona molto operaia di Glasgow", dice. "Ho lavorato per una importante agenzia di avvocati a Edimburgo. Poi ho fatto l'attore a Londra. Ora sto tra New York e LA. Ho abitato in tanti di quei posti che a volte è complicato sapere chi sono".


Qui invece c'è una bella intervista a proposito di Rocknrolla in cui Gerry torna a parlare della sua 'componente glasgwigian'(spero di averlo scritto correttamente) e di quanto sia entrata nel personaggio One Two...del suo accento scozzese e delle polemiche sull'accento irlandese in Psily( I tried...) dell'aspetto fisico in 300 ,irripetibile in altri film...

http://www.thenorthernecho.co.uk/leisure/3...k____n____roll/

Sex and thugs and rock ’n’ roll

11:01am Thursday 4th September 2008


Actor Gerard Butler was able to draw on his upbringing in Glasgow for his latest movie, Rocknrolla, in which he plays a small time crook.

He talks to Steve Pratt about working with Guy Ritchie on the film and about an embarrassing encounter wife his wife, Madonna.

ACTOR Gerard Butler regrets saying it the moment the words leave his mouth. “Yes, Madonna stuck me in the bum,” he admits, before realising this will look a little peculiar in print.

What he means is that she gave him an injection in the bottom, having brought along “a bit of a medicine chest” to the set of new British movie Rocknrolla after he became ill.

The reason for her presence was simple – the iconic singer is married to the movie’s writerdirector, Guy Ritchie.

“Fortunately Guy was around. It happened in a Land Rover with me standing with the door open on one side and Guy standing guard on the other. Me with my pants half down and Madonna in the back seat jabbing me,” recalls Butler.

“It was a really interesting moment in my life, my career.”

Butler plays small-time crook, One Two, in Rocknrolla, a story of “sex, thugs and rock’n’roll” in London. He comes fresh from the US box office smash 300, in which he starred as Spartan King Leonidas, plus the romantic drama PS I Love You with Hilary Swank and children’s movie Nim’s Island opposite Jodie Foster.

He’s in a cheery mood, clearly happy to be part of the ensemble cast of Rocknrolla that also includes Tom Wilkinson, Mark Strong and Thandie Newton. His light-hearted storytelling reflects how he feels about the movie. “It’s a fun film, so I try to keep it light,” he says.

“I always think if someone gives a serious answer – and maybe this is something from childhood – the atmosphere kind of falls flat on its face.”

He knew to expect a certain rhythm and tone from a Ritchie film and knew there was a great script and great cast but “you always worry that it won’t come together and, for some unknown reason, won’t work,” he says.

“That’s been my experience, you think it’s got this, this and this. Then you see it and it has something else that brings it down.

Rocknrolla, when I saw it, worked. A rollicking good time, great fun, great characters.”

With a sequel a possibility, he says he’d love to “work with these guys again”.

The world of criminals isn’t entirely unknown to him. “I know gangsters anyway and there were always a couple hanging around set. Or ex-gangsters,” he says.

“The good thing about the guys in the film is that they’re small-time gangsters, they don’t hang around like the mafia. They’re like normal guys slightly on the other side of the law.

“Not everything they do is illegal, but quite a lot of it is. In some ways, they’re just like normal working class guys. They’re quite smart, streetwise, good people.”

His acting ambitions were put on hold while he studied law for seven years before returning to the stage in London. He doesn’t want to overstate his background but grew up in a very working class area where he came across criminal elements.

“Funnily enough, when I got into law in some ways I became even more involved because then you start going out and you’re in the club scene in Glasgow, so it’s real mixture of middle class and crazy people. Like gangsters and junkies.

“It’s all kind of thrown together, so I’ve knew a few criminals and a few gangsters but it’s never been a big part of my life. I don’t want to exaggerate that, but growing up in Glasgow endows anybody with a personality, for better or worse. There’s a lot of Glasgow in me and a lot in One Two.”

He retains his own accent in Rocknrolla, which is just as well considering his attempt at an Irish accent in PS I Love You. “I’ve had a bit of stick,” he admits. “A couple of people have said it wasn’t bad, other people said it wasn’t good. You know what? I tried.

“It’s like, was Mel Gibson’s accent in Braveheart perfect? No. Was it awesome he made a film about Scotland I was proud of?

Yes. So I’d forgive him anything for that.”

He and the other actors playing Spartans beefed up considerably for 300 but Butler has not maintained the intensive physical training.

“I couldn’t keep that up, it’s long gone,” he says. “If I walked about with that physique, I’d looked ridiculous in other roles I played. I just did a romantic comedy, most of your roles are Everyman. But physically, I couldn’t keep it up.”

Rocknrolla was physically demanding in some places but not compared to other things he’s done. He likes to ring the changes.

“Sometimes it’s a relief to go into an action film and deal with that, live in that realm and get away from perhaps the more involved acting roles. Likewise, after an acting role, it’s nice to base yourself in something with more character and humour that doesn’t involve pumping weights six hours a day.”

Perhaps the dodgiest scene involved being tied spreadeagled to a bed face down while a pair of sadistic Russian hitmen prepare to torture him.

“I do remember when they were jumping about they had proper big, old machetes and I was a little worried one of them was going to fall on top of me and the machete was going to go right through my brain. Stranger things have happened,” he says.

■ Rocknrolla (15) opens in cinemas tomorrow and is reviewed on page 11.

Edited by arielcips - 5/9/2008, 10:39
 
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spands72
view post Posted on 5/9/2008, 10:34




mmhh, nella prima intervista, non è che ci faccia una bella figura, insomma lo definisce un duro con il cuore, poi gli dà dell'incompetente nella scelta dei ruoli. mah!!
(carini i nomi di alcuni siti).
 
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view post Posted on 5/9/2008, 10:53
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(Su Imbd dicono a questo proposito che la giornalista scrive non proprio con la testa...ma con...firulì)
 
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gemini21
view post Posted on 5/9/2008, 21:04




in questa intervista dicono che

As for his off-screen life, Butler, who lives in New York with his pug, Lolita, said he is somewhat single, noting he is “dating” a girl from the Big Apple.

Gerry che vive a NY con la sua cagnolina, Lolita, dice di essere in qualche modo single, sottolineando che sta "uscendo" con una ragazza della grande mela.

Spero sia contenta lei di stare con uno che si dichiara quasi single e che sta "uscendo" con lei (e chissà con quante altre mi viene da chiedermi). :D
 
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meggy66
view post Posted on 6/9/2008, 07:12




io finche' non vedo,non credo... image
 
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manuphantom
view post Posted on 6/9/2008, 10:57




ma io a questa storia sineceramente non ci credo,penso che sia un'altra buffala dei giornalisti.
 
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Sere Butler
view post Posted on 6/9/2008, 20:59




XD è in qualche modo single XD fine il nostro Gerard
 
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view post Posted on 7/9/2008, 13:03
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Rasserenatevi,ragazze:ora abbiamo la certezza...Gerry non è grasso!!!


http://www.thestar.com/entertainment/FilmFest/article/491852

Rita Zekas
Special to The Star

Just to clear things up right off the top, Gerard Butler is not fat.

Unlike porker Boy Gorge, who was spinning at Ultra Supper Club on Thursday night.

There have been accusations of Butler pudging up after his Spartan regime for 300 but seeing him up close and personal at the party for RocknRolla at the Boiler Room at The Distillery on Thursday night, we're here to say he looked trim in his Versace shirt (the tag glistened on the back of the collar).

It was an arm-candy shop, with hot young chickies in tight and abbreviated clothing imported for the occasion. Ladies, you rocked Rolla but do you really have to smack your gum?

At least you can walk in stilettos and chew gum at the same time.

Co-star Jeremy Piven was entertained by a camera-shy young blonde lovely and the film's director Guy Ritchie was in hug mode with his femme lead Thandie Newton. There were rumours that Ritchie's missus would be there but Madonna was off being sticky and sweet on the other side of the ocean.
 
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view post Posted on 10/9/2008, 14:57
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qui un articolo sul numero di ottobre della rivista Marie Claire,versione UK.
Foto vecchie e cose già dette più o meno...

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Inizia parlando di Madonna che ha provato a curarlo durante le riprese di Rocknrolla.
Poi del famoso "Glasgow kiss",del periodo in cui beveva e del fatto che probabilmente centrava il rapporto con il padre;che è single ma sta uscendo con una ragazza di NY e che con Cameron Diaz non c'è stato niente,sono solo amici.
E infine dice che non è ancora pronto a sistemarsi.
"I want to have more adventures,wherever they may take me"
 
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Cecilia76
view post Posted on 10/9/2008, 15:19




CITAZIONE
"I want to have more adventures, wherever they may take me"

What about an unbelievable adventure in Imola? :fisch:
 
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gemini21
view post Posted on 10/9/2008, 16:53




Mi piace come ha accolto il giornalista :lol::lol:
 
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view post Posted on 11/9/2008, 11:23
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CITAZIONE (gemini21 @ 10/9/2008, 17:53)
Mi piace come ha accolto il giornalista :lol::lol:

è vero,sono morta dal ridere :lol:
 
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view post Posted on 16/9/2008, 12:13
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Questa è la traduzione dell'intervista comparsa su Men's health:

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‘Non ci sono regole’

Una decina d'anni fa, Gerard Butler ha abbandonato la carriera di avvocato per le lezioni di recitazione. La decisione ha cambiato la sua vita. E, cosa più importante, ha cambiato l'uomo.

“Che cosa stavo pensando?" dice Gerard Butler.

La star del nuovo film di Guy Ritchie RocknRolla è in piedi al centro di un cortile medioevale a Edimburgo, Scozia. Sta piovendo. Guarda il palazzo dove lavorava quando faceva l'avvocato, una vita fa, prima che recitare gli cambiasse l'esistenza. Il 38enne per un attimo sembra come un personaggio dei suoi film epici - eroico e tragico, statuario e pensieroso - mentre le gocce di pioggia lo avvolgono.

“So che era quello che dovevo fare. Ma allo stesso tempo, che cosa stavo pensando?" La sua voce si perde.

Butler era un ragazzo dall'intelligenza acuta. E' stato presidente della Società di Legge dell'Università di Glasgow. Dopo il college trovò lavoro presso una prestigiosa agenzia di avvocati. E' stato uno dei pochi a sfuggire dalla Glasgow operaia e fare qualcosa di successo.

Il problema era che era tremendamente infelice.

“Bevevo tutto il tempo. Odiavo la mia vita.” Si guarda i piedi, mentre la sua voce profonda dall'accento scozzese riecheggia tra i palazzi circostanti.

Poi una notte, nel 95, Butler vide una rappresentazione teatrale di Trainspotting all' Edinburgh International Festival e improvvisamente si sentì vivo. Non voleva più essere un avvocato.

“Una settimana dopo ho fatto i bagagli e mi sono trasferito a Londra per diventare un attore. Non avevo conoscenze, non avevo esperienza, non avevo preparazione e non avevo prospettive", ride.

Il vecchio adagio "chi non risica non rosica" si dice sempre in retrospettiva, quando la grande scommessa ha avuto successo. E la scommessa di Butler l'ha avuto. Dopo aver partecipato a film come The Phantom of the Opera, e Lara Croft Tomb Raider: The Cradle of Life, la sua carriera è stata l'invidia di tutti salvo forse le megastar.

Ma immaginate la sua situazione 13 anni fa. "Tutti ridevano di me. Pensavano che avessi gettato al vento la mia carriera".

Che cosa porta un uomo a correre un simile rischio? Come fai a sapere che è una buona idea? Come ci riesci?

Butler si ferma e si mette le mani in tasca. "Ciò che accade è che l'universo cospira", dice. "Una volta che prendi la decisione di fare qualcosa, l'universo comincia ad aiutarti". Sta parafrasando una famosa idea attribuita a Ralph Waldo Emerson.

E nel caso di Butler ha funzionato. Dopo un anno di studi, ha ottenuto un ruolo nella stessa produzione di Trainspotting che aveva visto l'estate prima.

LAVORARE
Avere talento aiuta, ovviamente. E anche se il talento a Butler non manca, crede che il talento da solo non abbia senso. “Ci sono tante persone che hanno molto talento, ma si capisce che non ce la faranno perché non lavorano abbastanza duro".

In altre parole, l'universo cospira solo se ci credi veramente. Se sei disposto a lavorare sodo.

Nel tempo, dice Butler, talento e duro lavoro diventano indistinguibili. Si può lavorare duramente per migliorare in qualcosa, imparare ciò che va e ciò che non va, acquisire le abilità necessarie. E se hai successo, le persone si complimentano per te per il tuo talento.

Se c'è una lezione da imparare da questa grande scommessa, non è che bisogna correre grossi rischi in modo irresponsabile, ma che devono essere corsi quando è il momento appropriato - cioè quando si è motivati per fare il lavoro che ci vuole perché il gioco valga il rischio.

Scavando un po' più a fondo nella decisione si rivela un'altra importante forza : la disperazione. "Devi capire che ero completamente fuori controllo. Se non fossi stato così perso e pazzo, sarei ancora un avvocato. La disperazione è un segno che qualcosa non va, che la tua vita ha bisogno di qualche grande cambiamento.

"Non bevo da più di 10 anni", continua. "E' così che è cominciato a cambiare tutto per me. Ho capito che cosa dovevo fare per avere successo e felicità nella vita". Accettare il suo desiderio di fare questa follia ha messo fine al suo bisogno di anestetizzarsi dalla sua vita. Quello che agli altri sembrava folle - abbandonare una carriera responsabile per seguire un sogno - è stata in realtà la cosa più sensata che abbia fatto. Lo ha fatto andare avanti.

“Sapevo che trasferirsi a Londra era un grosso rischio. Ma mi sono detto: io miro alle stelle. Mi preoccuperò dei dettagli più tardi."

OBBEDIRE AI PROPRI PRINCIPI
L'ironia della sorte è che Butler è diventato famoso per interpretare personaggi che a loro volta saltano prima di guardare.

One Two, il criminale di strada affascinante che è al centro di RocknRolla, è il tipo di uomo che non ha problemi a rubare milioni di dollari in pieno giorno. Se solo fosse capace di avviare la macchina...

“Quando abbiamo fatto quella scena in cui cerchiamo di rubare la macchina abbiamo dovuto improvvisare un sacco, ed ogni volta me la facevo sotto dal ridere". La scena, in cui due ladri di auto stanno chiedendo aiuto su come accendere la macchina che hanno appena rubato, ha una specie di assurdità tra Pulp Fiction e Snatch. E' l'umanità del film, le stranezze e le insicurezze dei personaggi, che lo rendono più di un semplice e prevedibile film d'azione."

Nel suo ruolo più famoso, Re Leonida in 300, Butler interpretava un uomo che si assumeva enormi rischi, un re con un esercito di 300 soldati che si rifiuta di inchinarsi di fronte a una sovrastante forza nemica. Qualcosa nel film ha toccato un punto sensibile nel pubblico maschile di tutto il mondo.
Oltre ad aver ottenuto un grande successo al botteghino ha anche dato origine a orde di fan club dedicati al film, al suo personaggio principale e a Butler stesso.

“Si esce così esaltati da quel film che si sarebbe pronti a morire per i propri amici o per il proprio paese o qualunque cosa", dice Butler. "Tipo,'voglio combattere per il parcheggio! Ucciderò qualcuno. Questo è il mio parcheggio!’

"Sai, anche i generali devono seguire le regole", continua. "Tutti lo facciamo, nella vita e sul lavoro. Ma questi tipi erano così 'Sappiamo perché stiamo combattendo e non ci importa di altro. Non ci sono regole, solo principi'".

E in un mondo moralmente incerto, dove ogni principio può essere sminuito e razionalizzato, è un'affermazione nuova: ora immagino che dobbiamo morire, perché i nostri principi ci dicono che non dobbiamo inginocchiarci.

TROVARE LA PROPRIA ENERGIA
“Questa città è magica. Guarda quel castello". Butler indica a sud il Castello di Edimburgo, un gigantesco monumento di pietra tagliata e parapetti che domina la città.

“Le case si fermano a una certa di stanza dal castello", spiega. "Era per motivi di sicurezza. Era la distanza più lontana che si poteva raggiungere con un arco. Prima che inventassero l'arco lungo, naturalmente". Va avanti a spiegare la storia dell'arco lungo, come ha cambiato la natura della guerra, come gli uomini fossero allevati per nient'altro che usare quelle enormi armi.
Certo, Gerard Butler sa molto di tecniche di guerra medievali.

Mentre camminiamo, indica i punti di riferimento geografici. Sembra esserne affascinato; parlarne lo riempie di energia.

“Amo tutto degli scozzesi - il loro calore, l'umorismo, il loro potenziale di violenza". Butler è uno dei pochissimi attori scozzesi che sono riconosciuti come star internazionali. E' una lista molto breve che include Ewan McGregor e Sean Connery. Ne va molto fiero.

Mentre passeggiamo per la città, si sente molto vivo. Entra nei negozi per parlare con i negozianti. Compra cose di cui non ha bisogno. Cammina dietro i banconi. Finge di rubare un telefono. Firma magliette. Racconta storielle. Canta. Impreca nel suo accento scozzese. Corre attraverso il traffico. Dà pacche sulle spalle a degli uomini. Sorride furbescamente alle donne. Fa domande a dei completi sconosciuti sulla loro vita.

Butler è stato cresciuto da una madre single a Glasgow, a circa un'ora di treno. Tra i due e i 16 anni non ha visto suo padre. Se prova un certo risentimento per questo lo nasconde bene, e invece parla molto bene di sua madre.“ Ha sacrificato tutto per me e i miei fratelli. Sono andato a fare una passeggiata con lei ieri sera. Stavamo guardando delle case in un quartiere carino, e lei ne ha indicata una dicendo 'Guarda il garage di quello. E' più grande della casa in cui sei cresciuto'". C'è dell'orgoglio nella sua voce, orgoglio di aver superato momenti difficili.

“Nessuno di Glasgow si dedica alla recitazione", continua. "Venivi visto come uno strano se volevi fare l'attore. Ma a me non importava. Era quello che volevo fare".

Mentre lo dice, sta scivolando lungo il marciapiede bagnato,come uno sciatore, sui talloni. Si ferma e si volta verso di me. "Ma è un posto fantastico in cui crescere. Ogni giorno giocavo con gli altri ragazzini. Ci divertivamo moltissimo, facevamo cose folli, pericolose. Correvamo sempre sulla ferrovia e ci sporgevamo dai dirupi.”

Si volta e ricomincia a sciare lungo il marciapiede. Non è sorprendente che un uomo che capisce così perfettamente il potere trasformante di affrontare grandi rischi goda anche di quelli piccoli.

Scivola quasi per 3 metri e per un momento sembra perdere l'equilibrio, poi all'ultimo secondo si raddrizza.

“Ha! L'hai visto?" dice, sogghignando. "Guarda, ora lo rifaccio".


Posso dire che questa intervista è...FANTASTICA!!!

E LUI DI PIUUUU'!

Edited by sabrinta - 16/9/2008, 15:42
 
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Sere Butler
view post Posted on 16/9/2008, 13:21




quest'uomo è un grande, non c'è che dire!!!
Rischiare tutto, mollare il lavoro così per inseguire il suo sogno!
E meno male che l'ha fatto, aggiungerei!!!
 
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787 replies since 3/4/2008, 12:42   17603 views
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