Qui ho una traduzione più precisa dell'intervista apparsa sul Guardian:
Il fisico tormentato
Ha interpretato guerrieri armati di spada e pazzoidi pistoleri. Ma Catherine Shoard ha scoperto che Gerard Butler è un eroe molto riluttante.
Catherine Shoard
o The Guardian,
o Thursday September 4 2008
Gerard Butler è in piedi davanti alla finestra dandomi le spalle, prendendo la mira con una pistola. Le sue muscolose gambe sono divaricate. I suoi bicipiti si tendono sotto il maglione, i deltoidi si flettono come delfini che cercano di morsicargli le orecchie. Il testosterone fluttua per la stanza.
Da questa angolazione, Butler fa un certo effetto. Si prova una certa affinità con i 1589 membri del gruppo Facebook "Gerard Butler E' Mio Marito - Ma Ancora Non Lo Sa". Così come per le circa 800 che si sono iscritte a "Gerard Butler Può Ingravidare Con Un Tocco", e "Gerard Butler Rende Sexy Anche La Deformità" (presumibilmente un riferimento al suo ruolo nel film Il Fantasma dell'Opera)
E poi si volta. Non sta tenendo una pistola, ma solo stringendo le dita attorno a una immaginaria. E il suo bersaglio? Deve essere qualcosa di terribile. Dopo tutto, il fusto che ha interpretato Attila l'Unno e Beowulf, che ha condotto i 300 Spartani oliati in battaglia indossando solo un mantello e un perizoma di pelle, non può sprecare la sua rabbia per qualcosa di insignificante, no? Sarà Grendel? Le orde persiane? In realtà si tratta di un paparazzo solitario e un po' bagnato che indugia sulla strada sottostante. "Maledizione, io odio quella gente", ringhia Butler, ritornando al divano e aprendo una Coca.
Gran parte della fama di Butler è basata sul suo fisico da fusto - gli addominali a tartaruga, la sua barba corta - ma l'aria minacciosa che emana sullo schermo non è presente nella realtà. Almeno non dal viso. Se proprio, sembra un po' smarrito. Metà del tempo, dice, la passa "cercando di mantenere un buon comportamento" con "meditazione, conversazione e trascorrendo 10 minuti al giorno a contatto della natura".
Strane cose lo tormentano. La violenza gratuita nei film lo fa sentire "vuoto dentro". "E' come quando stai mangiando una bistecca e improvvisamente ti senti la nausea", dice. "Pensi, è qualcosa di morto, e lo sto mettendo dentro di me". Urgh. Comunque, il nauseato carnivoro, il riluttante eroe d'azione, è qui oggi per promuovere RocknRolla, l'ultimo film di Guy Ritchie, in cui interpreta One Two, l'esuberante canaglia che si trova nei guai con il boss della vecchia scuola interpretato da Tom Wilkinson. Butler fa una gran pubblicità al film. Forse lo sta pure esagerando. Guy, dice, è un "genio". Recitare con il gruppo di attori è stato favoloso. "A volte mi davo un pizzicotto e dicevo, diavolo, sto recitando con Thandie Newton!'"
Nonostante le recensioni miste, è entusiasta del film perché gli da la possibilità di mostrare la sua gamma di attore. Sebbene sia un po' improbabile l'idea che un film di Ritchie possa fare questo effetto per chiunque, non ha tutti i torti. "One Two ha più sfaccettature dei personaggi che ho interpretato prima", dice. "Può essere un duro, ma può anche essere goffo, vanesio, imbarazzato e stupido". Per molti versi è la parte perfetta per Butler: un duro con il cuore tenero, dai modi ruvidi ma ancora abbastanza dolce da accontentare le avance gay di un amico.
Il suo essere scozzese è cruciale per il fascino di Butler, particolarmente negli USA. Il film 300 è stato in fin dei conti una specie di Braveheart greco. Il suo Re Leonida dava gli ordini in fluente scozzese, senza che il pubblico percepisse alcuna incongruenza. Negli USA chiaramente associano l'accento con guerrieri feroci, piuttosto che con Rab C Nesbitt. "In Scozia sono solo uno tra tanti", dice, "ma in America sono visto come molto forte e virile".
Gli chiedo se pensa che ci sia differenza tra ciò che rende gli uomini uomini a LA e a Glasgow. E' pensieroso. "Forse a Glasgow si cresce più in fretta. Devi affrontare più merda, più realismo. A LA è un mondo superficiale, perfetto. A Glasgow devi essere uomo - ma non significa che sei un uomo perfetto. Sei un uomo che non è capace di parlare dei propri sentimenti".
Butler è stato cresciuto dalla madre dopo la separazione dei genitori, e con lei è restato a Montreal per i primi due anni della sua vita. Non ha più avuto contatti con suo padre fino all'età di 16 anni, quando si sono incontrati in un bar. Butler si è trovato senza parole, ed è ritornato a casa dove ha pianto per tre ore. Sono diventati molto uniti, fino a che il padre è morto di cancro quando Butler aveva 22 anni.
Ha studiato legge alla Glasgow University, vincendo un apprendistato a Edimburgo, ma non gli piaceva molto: preferiva bere con gli amici (gli piaceva soprattutto saltare davanti alle automobili in corsa e spaccarsi bottiglie sulla testa). A 28 anni ha smesso di bere per sempre, e si è ritrovato licenziato dall'agenzia legale. Così è andato a Londra, ha fatto qualche lavoro strano, è andato in giro. Un giorno Steven Bierkoff lo avvicinò in un bar e gli chiese se aveva mai pensato di recitare, e gli offrì una parte in Coriolanus. Poi ebbe delle parti in film: Mrs Brown, Dracula, Attila, Tomb Raider: Cradle of Life e 300. Questi ruoli da duro sono stati inframmezzati da parti più tenere, come in Dear Frankie, in cui interpreta un finto padre per il figlio sordomuto di Emily Mortimer.
E adesso RocknRolla. Butler ha una parte notevole, ma si tratta di un film sopra le righe e un po' trash che difficilmente farà granché per la sua carriera. Forse Butler è arrivato a una specie di stallo. Nonostante il fisico che mantiene con cura, non sta ringiovanendo, e sembra avere una crisi di identità. Sembra sinceramente in difficoltà quando gli chiedo chi sono i suoi modelli e dove si vede tra 5 anni - non certo domande a trabocchetto - eppure non ha risposte. Dice qualcosa di vago sull'accettare la sua carriera, fare un viaggio spirituale, e che non ha fretta di avere figli. Vive da solo a NY, ma è stato messo in relazioni con molte donne, Naomi Campbell e Cameron Diaz incluse, ma nessuna a lungo.
Si sente solo? "Di sicuro ho i miei momenti. E' una cosa scozzese, la nebbia celtica. Tendo a stare troppo nella mia testa. A volte è molto pesante. In questo lavoro è più facile che succeda. Non sempre, ma il 95% delle volte. E' una spece di 'Non lasciatemi solo, vi prego'." Forse è questa vulnerabilità che tocca i suoi fans: il duro con il bambino smarrito dentro di sè. Lo straordinario seguito sulla rete (altri gruppi di Facebook includono Per favore imbocca la strada del mio corpo nudo,Gerard Butler e Gerard,voglio toccare il tuo 'Butler'...)sembra rispondere a più che il suo fisico.
Forse è troppo introspettivo, dice a un certo punto. "Sono cresciuto in una zona molto operaia di Glasgow", dice. "Ho lavorato per una importante agenzia di avvocati a Edimburgo. Poi ho fatto l'attore a Londra. Ora sto tra New York e LA. Ho abitato in tanti di quei posti che a volte è complicato sapere chi sono".
Qui invece c'è una bella intervista a proposito di Rocknrolla in cui Gerry torna a parlare della sua 'componente glasgwigian'(spero di averlo scritto correttamente) e di quanto sia entrata nel personaggio One Two...del suo accento scozzese e delle polemiche sull'accento irlandese in Psily( I tried...) dell'aspetto fisico in 300 ,irripetibile in altri film...
http://www.thenorthernecho.co.uk/leisure/3...k____n____roll/Sex and thugs and rock ’n’ roll
11:01am Thursday 4th September 2008
Actor Gerard Butler was able to draw on his upbringing in Glasgow for his latest movie, Rocknrolla, in which he plays a small time crook.
He talks to Steve Pratt about working with Guy Ritchie on the film and about an embarrassing encounter wife his wife, Madonna.
ACTOR Gerard Butler regrets saying it the moment the words leave his mouth. “Yes, Madonna stuck me in the bum,” he admits, before realising this will look a little peculiar in print.
What he means is that she gave him an injection in the bottom, having brought along “a bit of a medicine chest” to the set of new British movie Rocknrolla after he became ill.
The reason for her presence was simple – the iconic singer is married to the movie’s writerdirector, Guy Ritchie.
“Fortunately Guy was around. It happened in a Land Rover with me standing with the door open on one side and Guy standing guard on the other. Me with my pants half down and Madonna in the back seat jabbing me,” recalls Butler.
“It was a really interesting moment in my life, my career.”
Butler plays small-time crook, One Two, in Rocknrolla, a story of “sex, thugs and rock’n’roll” in London. He comes fresh from the US box office smash 300, in which he starred as Spartan King Leonidas, plus the romantic drama PS I Love You with Hilary Swank and children’s movie Nim’s Island opposite Jodie Foster.
He’s in a cheery mood, clearly happy to be part of the ensemble cast of Rocknrolla that also includes Tom Wilkinson, Mark Strong and Thandie Newton. His light-hearted storytelling reflects how he feels about the movie. “It’s a fun film, so I try to keep it light,” he says.
“I always think if someone gives a serious answer – and maybe this is something from childhood – the atmosphere kind of falls flat on its face.”
He knew to expect a certain rhythm and tone from a Ritchie film and knew there was a great script and great cast but “you always worry that it won’t come together and, for some unknown reason, won’t work,” he says.
“That’s been my experience, you think it’s got this, this and this. Then you see it and it has something else that brings it down.
Rocknrolla, when I saw it, worked. A rollicking good time, great fun, great characters.”
With a sequel a possibility, he says he’d love to “work with these guys again”.
The world of criminals isn’t entirely unknown to him. “I know gangsters anyway and there were always a couple hanging around set. Or ex-gangsters,” he says.
“The good thing about the guys in the film is that they’re small-time gangsters, they don’t hang around like the mafia. They’re like normal guys slightly on the other side of the law.
“Not everything they do is illegal, but quite a lot of it is. In some ways, they’re just like normal working class guys. They’re quite smart, streetwise, good people.”
His acting ambitions were put on hold while he studied law for seven years before returning to the stage in London. He doesn’t want to overstate his background but grew up in a very working class area where he came across criminal elements.
“Funnily enough, when I got into law in some ways I became even more involved because then you start going out and you’re in the club scene in Glasgow, so it’s real mixture of middle class and crazy people. Like gangsters and junkies.
“It’s all kind of thrown together, so I’ve knew a few criminals and a few gangsters but it’s never been a big part of my life. I don’t want to exaggerate that, but growing up in Glasgow endows anybody with a personality, for better or worse. There’s a lot of Glasgow in me and a lot in One Two.”
He retains his own accent in Rocknrolla, which is just as well considering his attempt at an Irish accent in PS I Love You. “I’ve had a bit of stick,” he admits. “A couple of people have said it wasn’t bad, other people said it wasn’t good. You know what? I tried.
“It’s like, was Mel Gibson’s accent in Braveheart perfect? No. Was it awesome he made a film about Scotland I was proud of?
Yes. So I’d forgive him anything for that.”
He and the other actors playing Spartans beefed up considerably for 300 but Butler has not maintained the intensive physical training.
“I couldn’t keep that up, it’s long gone,” he says. “If I walked about with that physique, I’d looked ridiculous in other roles I played. I just did a romantic comedy, most of your roles are Everyman. But physically, I couldn’t keep it up.”
Rocknrolla was physically demanding in some places but not compared to other things he’s done. He likes to ring the changes.
“Sometimes it’s a relief to go into an action film and deal with that, live in that realm and get away from perhaps the more involved acting roles. Likewise, after an acting role, it’s nice to base yourself in something with more character and humour that doesn’t involve pumping weights six hours a day.”
Perhaps the dodgiest scene involved being tied spreadeagled to a bed face down while a pair of sadistic Russian hitmen prepare to torture him.
“I do remember when they were jumping about they had proper big, old machetes and I was a little worried one of them was going to fall on top of me and the machete was going to go right through my brain. Stranger things have happened,” he says.
■ Rocknrolla (15) opens in cinemas tomorrow and is reviewed on page 11.
Edited by arielcips - 5/9/2008, 10:39