Il ponte tra di noi, ff ispirata al Fantasma dell'Opera(1221 visite )

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boleroazul
view post Posted on 29/4/2008, 21:59




riquoto pure io..ANCORAAAAAAAAAA
 
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babyphan
view post Posted on 2/5/2008, 13:36




Christine terminò la sua esecuzione tra gli applausi entusiasti del pubblico.
Subito le si avvicinò un elegante gentiluomo,dal sobrio costume rappresentato solo da una mascherina nera:
-Permettetemi di farvi per primo i miei complimenti! – disse sollevando la maschera e presentandosi –Sono Alvise Radaelli,il direttore del teatro La Fenice di Venezia…-
-Oh…io,sono grata…-
-Madame Daaè ora è un po’ stanca,signor Radaelli…- si intromise Piangi. –Lasciate che si ritiri un attimo…sarà tutta vostra tra pochi minuti…Venite viscontessa…- disse poi sospingendo Christine verso i camerini del piccolo teatro.
-Un momento!- Erik si frappose al loro cammino –Madame Daaè sarà così gentile da acconsentire a un altro piccolo bis…E da onorarmi di accompagnarla personalmente…-
Aveva il violino tra le mani e nella voce un tono che sembrava non consentire rifiuti.
Piangi era molto contrariato.Christine però non seppe dire di no.Chinò il capo imbarazzata ed emozionata:
-Certo monsieur Dravic…- e ripresero posto al centro della scena.
Meg intanto cercava affannosamente i suoi amici italiani:aveva il tempo di una canzone…
Dove potevano essere?
Guardava tra i palchi,esitante,ansiosa…Le sembrò di intravedere Guido in uno di essi,cercò di raggiungerlo.
A un tratto le si affiancò nuovamente Michele:
-Finalmente!- le soffiò all’orecchio –Ma dove eravate finita…- Le infilò la mano sotto il braccio:-Ora non potrete più sfuggirmi!- le disse ridendo.
Meg si divincolò.
-Vi prego,lasciatemi!-
-Che vi prende?- domandò l’altro sorpreso,ma senza lasciare la presa.
-Lasciatemi ho detto!-
Il trambusto attirò finalmente l’attenzione degli altri amici presenti.I due giovani si trovarono presto circondati da altri invitati,che a uno a uno si scoprirono essere Guido,Raimondo,Andrea.
-Ebbene? Che sta succedendo?-
-Oh meno male signori:Christine corre un terribile pericolo!-
-Madame de Chagny? Sta cantando,in questo momento…-
-Non dobbiamo permettere a Piangi di portarla via con sé…non so bene cos’abbiano in mente..ma tenteranno di rapirla!-
-Ma…è impossibile:come possono permettersi…- insorse Michele,fingendosi oltraggiato dall’idea.
-Smettetela.voi siete in combutta con loro!- lo accusò Meg.
Guido lo guardò sospettoso poi adunò i suoi e insieme scesero nella sala.
-Andrea:tu resta con questo giovanotto…- tenne però a specificare.
-Ma…- protestò quello,ma un’occhiata di Guido sembrò placarne ogni resistenza.


Meg affiancò il conte di Scandiano.
-Dobbiamo impedire che Christine si allontani dalla sala...Erik…ehm..monsieur Dravic ha già fatto molto,ma se non interveniamo…-
Guido la guardò con diffidenza.
Poi completò il suo discorso con parole che la ferirono:
-Se non interverremo? Procederà secondo il suo solito?...Forse ha dimenticato che qui non siamo nel suo covo?
-Io…non capisco che intendete…-ribattè sorpresa e amareggiata la giovane donna.
-Temo che invece voi comprendiate fin troppo bene…ma di questo parleremo in un altro momento!-


Non appena trillò l’utima nota della romanza eseguita da Christine,Guido e Raimondo le furono ai lati.
Guido ordinò sottovoce a Meg:
-Prendete la vostra amica e andate subito a palazzo Santacroce…Raimondo baderà a voi.-
-Si…- annuì Meg,ma cercò con lo sguardo Erik che,terminato di suonare,sembrava essere stato ingoiato dal buio e dal pubblico.
Anche Christine si guardava intorno smarrita e istintivamente spaventata.
-Vieni!- le disse l’amica –Dobbiamo andare via di qui!- e presala per mano la condusse verso l’ingresso.
Il conte di Santacroce fece loro strada e in fretta a piedi giunsero finalmente a Palazzo.
-Qui non avrete nulla da temere!- le rassicurò Raimondo.
Ma Christine voleva sapere cosa stesse succedendo;e supplicò Meg di restare nella sua stanza,chiudendo a chiave la porta,e di ragguagliarla,finalmente.
Meg più che raccontarle le cose,lasciò che lei domandasse cosa fosse successo,rispondendo a monosillabi,il viso schiacciato contro il vetro nella speranza di vedere qualcuno…
Si domandava cosa stesse succedendo a teatro,spaventata all’idea che Erik potesse commettere qualche gesto eccessivo…
Non sbagliava in realtà.
Egli voleva riuscire a mettere le mani su Guermantes,o quantomeno su Michele,suo complice.
Intuì che il primo,vista la piega diversa che aveva preso la serata,si sarebbe dileguato in fretta;fece cenno a Nadir che restava di guardia fuori di intercettarlo,se fosse possibile.
Lui invece si diresse nel palco dove aveva intravisto il giovane attore.
Vi entrò e –incurante della presenza di Andrea Bonsanti- afferrò alla gola il malcapitato giovane costringendolo contro la parete:
-Tu adesso mi renderai conto di quello che hai fatto!-
-Scusate…non capisco…-si divincolò quello.
-Davvero?...credevo lo parlassi bene il francese…a cantare sei bravissimo!-
Michele impallidiva,terrorizzato.
Andrea tentò di fermare quel demonio vestito di nero,così forte e implacabile…
-Smettetela…smettetela… lo ucciderete…-
In quella entrò nel palco Guido;aveva una pistola in mano e la puntò contro Erik.
-Lasciatelo immediatamente,signor ‘Dravic’…qui siamo nella libera repubblica di San Marino,non nei sotterranei dell’Operà di Parigi!-
Colui che era stato il fantasma dell’opera si volse a guardarlo;uno sguardo di odio e sdegno.
E per un attimo sembrò non voller mollare la presa.
Ma Guido fece scattare il caricatore e gli puntò l’arma direttamente alla tempia.
-Idiota!- sibilò furibondo allora quello,lasciando andare Michele,che cominciò a tossire,affamato d’aria.
-No…non idiota! Umano,monsieur…che volevate fare? Ucciderlo?-
-Fargli sputare la verità:questo vostro buon amico era in combutta con il vostro peggiore nemico…Volevano rapire le gentili ospiti…-
-Non è vero!- gridò Michele,impetrando attenzione.
-Non mentite!- lo richiamò severo Guido.
-Ascoltate…non credevo di fare nulla di terribile…quell’uomo mi aveva chiesto di indicargli le persone che avevano viaggiato con la nostra compagnia…Credevo fosse una specie di poliziotto e..loro sono ricercate…- il giovanotto affastellava scuse.
-Ma che dici?...-lo rimproverò con disprezzo Andrea.
-Dov’è ora Guemantes?- gli chiese invece diretto Guido.
-Come posso saperlo…sarà fuggito…-
In quella una voce,un grido lacerò l’aria:
-Padrone!-
Erik non attese oltre,con un balzo scavalcò la balconata del palco e si calò nella platea ormai vuota
Quindi corse fuori.
Nadir non era riuscito nell’intento.
-Perdonatemi padrone…non sono più l’uomo di prima…-disse cercando di rialzarsi.
-Sei ferito?- gli chiese Erik,preoccupato.
-No….- l’orientale era mortificato- Ma non perdete tempo con me….
-Dov’è andato?-
-A palazzo,credo…Anche le signore,sono là…-
Sopraggiungevano anche gli altri.
Stavolta Erik non li aspettò,ma balzando su una calesse, fermo lì davanti, frustò il cavallo al galoppo incurante di ogni richiamo.


-Mio Dio,Meg…ma perché vogliono rapirci?-
-Non lo so,Christine…posso solo intuirlo…una sorta di vendetta,credo…-
-E lui…lui mi ha salvata?- domandò ancora,insistendo.
-Non vuole altro che il tuo bene,Christine…- le confermò pacatamente l’amica.
Ma ecco,il suo sguardo scorse qualcosa muoversi in giardino,il cuore le battè.

E’ lui!

-Sta arrivando!- esclamò verso la soprano. E si mise in ascolto vicino alla porta.


Probabilmente non sa che siamo qui…

-Aspettami con la porta chiusa…vengo subito…-
Ma prima di uscire Chrisyine le porse una rivoltella:
-Aspetta….prendila,è di Raoul…-
-Meglio che la tenga tu…-
-Non saprei nemmeno usarla…-ammise la giovane viscontessa.
Meg uscì silenziosa nel corridoio e andò verso la propria stanza:forse Erik credeva di trovarla lì…
La porta infatti era accostata;la schiuse piano.
Qualcuno di spalle armeggiava davanti alla cassettiera.
-Chi siete?- lo affrontò la fanciulla,facendolo sussultare.
Lui si volse a guardarla:era un uomo grosso,dall’aspetto tozzo,sgradevole.Un uomo che lei aveva già visto bene:Aquilles Guermantes!
-Toh la guastafeste che mi si mette sempre contro!- dopo il primo sussulto di sorpresa il losco individuo aveva riacquistato presto la sua arrogante sicurezza,avanzando indifferente verso di lei.
Meg gli puntò contro la pistola:
-State fermo…e con le mani alzate!-
-Oh…un’arma nelle vostre manine? Siete ancora in grado di reggerla?-
-Sono anche in grado di usarla…-mentì Meg.
-Sparare a me?...ma perché? Voi dovreste anzi essere dalla mia parte…-
-Tacete!-
-…in fondo siamo quasi parenti…ho conosciuto molto bene,la vostra povera mamma…-
Meg lo guardò con ribrezzo:quell’uomo poteva essere suo padre…
-Oh…vedo che ne siete al corrente…Non negate…-
-Non voglio ascoltarvi:adesso darò l’allarme e sarete consegnato a chi di dovere!-
-Si certo…date l’allarme…Cosa credete,che liberandovi di me la vostra vita migliorerà?Nessuno si interessa a voi,piccola sciocca:siete solo una damina di compagnia al seguito dei Visconti…una amica della grande soprano dalla voce di zucchero che ha ingolosito persino il cuore della belva!-
-Ma che cosa dite?-
In quel momento si udirono passi concitati nel corridoio.Approfittando della distrazione di Meg,l’uomo si fiondò fuori dalla finestra in un’ trambusto di vetri rotti.E prima che Meg raggiungesse il terrazzo e provasse a usare la pistola era sparito nel buio.
-Attenti…è quaggiù! – gridò qualcuno nel giardino.Stavano finalmente arrivando gli altri…
Meg uscì nel corridoio:la porta della stanza dei Visconti era aperta!
Vi corse…entrò trafelata…
Christine era in lacrime,abbracciata a EriK!

 
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gemini21
view post Posted on 2/5/2008, 14:10




Ecco... Meg affronta tutto il casino e Christine è quella che viene consolata! :bash: :bash: :bash:
 
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view post Posted on 2/5/2008, 16:11
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CITAZIONE
Vi corse…entrò trafelata…
Christine era in lacrime,abbracciata a EriK!

:o: :o: :o: :o: ma che nervi proprio gli ultimi due righi!!
Babyphan questa si chiama crudeltààààà :angry:
 
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babyphan
view post Posted on 5/5/2008, 14:22




Posto un pezetto di ff che conclude un po' l'ultimo capitolo:chiedo venia!



-Madamoiselle! Madame! State bene?-
Anche Raimondo entrava trafelato nella stanza,mentre Christine si scioglieva dall’abbraccio di monsieur Dravic in tempo per non dare nell’occhio.
Meg era rimasta sulla porta.Il cuore stretto in una morsa di gelo e incredulità.
Tuttavia rassicurò il padrone di casa,ma poi soggiunse:
-E’ scappato dalla mia terrazza…distruggendo la vetrata!-
-Oh madamoiselle…dirò alla servitù di preparare subito un’altra stanza…Ma l’importante è che quel manigoldo non vi ha fatto del male…-
Sopraggiungevano intanto Guido,Andrea,trafelati e delusi:
-Ebbene?- domandò loro Raimondo.
-Niente:dileguato!-
Erik ghignò,sprezzante.
-Che avete da ridere,signor Dravic?-
-Rido dei vostri infantili tentativi di tener testa a quell’individuo!-
Guido avanzò verso di lui,sollevando il mento provocatoriamente:
-Non mi pare che voi siate riuscito meglio…-
Erik raccolse la sfida,guardandolo fiero:
-Se fosse per me,sarebbe già stato schiacciato come una serpe!-
-Sapete bene che i ‘vostri’ metodi non sono i miei!-
-Sta bene! Del resto lui è ‘vostro’ nemico,non mio!-
Meg tentò di farli ragionare:
-Io credo che sia il nemico di tutti noi…e soltanto se combattiamo dalla stessa parte,lo batteremo!-
-E’ così!...-
-Ma certo!- dissero quasi all’unisono Raimondo e Christine.
In quella sulla porta comparve il maggiordomo:
-La stanza di madamoiselle è pronta…-
-Ah si,venite Margherita,vi accompagno…-
Meg diede un ultimo sguardo al di sopra delle spalle ai due contendenti.
Sembrava che si fossero calmati.
Uscivano dalla camera di Christine affiancati,come se volessero decidere insieme il da farsi;ma alla giovane andando via sembrò di udire la voce di Guido sibilare,velenosa:
-… io i nemici li guardo negli occhi!Non si può essere il nemico di uno spettro senza volto!-
La fiamma della distruzione accese gli occhi di Erik;poi il sarcasmo prese il sopravvento e un ghigno innaturale e spaventoso uscì dalle sue labbra.
Ma ormai il conte le aveva già indicato le scale da salire per accedere alla nuova stanza.


La notte sembrava non dover mai finire.
Meg sedeva davanti alla piccola toletta della nuova stanza.Indossava la camicia da notte e spazzolava stancamente i capelli,pensando…
-Cosa credete,che liberandovi di me la vostra vita migliorerà?Nessuno si interessa a voi,piccola sciocca:siete solo una damina di compagnia al seguito dei Visconti…una amica della grande soprano dalla voce di zucchero che ha ingolosito persino il cuore della belva…-
Le odiose parole di quell’uomo senza sentimenti l’avevano offesa;ma poi,entrando nella stanza di Christine….sorprenderla tra le braccia di Erik…
Ma non potrò mai essere complice di quell’essere abietto…Oh mio Dio…fa’ che nemmeno una goccia del suo sangue sia passata nelle mie vene…
Con un rimpianto inconfessabile pensò invece a Guido.
Era un uomo schietto,leale.Era pronto a battersi per la causa giusta…
…Il padre che ho sempre sognato…
Eppure quando aveva soffiato in volto ad Erik il suo incomprensibile disprezzo…lo aveva odiato!
Erik…Erik…Ad ogni colpo di spazzola una immagine dell’uomo che amava rincorreva l’altra…
Improvvisamente le sembrò di vederlo davanti a lei,nello specchio.
Sussultò.
Poi capì e si volse verso la porta:lui era sulla soglia,che la guardava…
-Erik!-
Si alzò e gli corse incontro.
L’uomo le aprì senza parlare le braccia e la strinse forte a sé.Quindi si chinò a cercarle le labbra e la baciò.Non il solito bacio assetato che preludeva alla passione carnale;un bacio intenso e distaccato insieme.Un bacio d’addio…
-Che succede?- gli chiese lei,quando pacatamente lui se ne staccò.
-Debbo andare via…-
-Perché? Dove?-
-Non posso trattenermi oltre….- disse staccandola ora da sé con quella energia torva che lo caratterizzava. –Nadir mi aspetta al passaggio sotterraneo…
-Ma perché vai via?-
-Nadir ha trovato Piangi strangolato sul suo piano…-
-Oh…-
-Naturalmente già sai a chi si darà la colpa…
-Ma non è vero!- esclamò lei,di slancio.
Negli occhi di lui una luce di grata tenerezza.Poi una amara risposta:
-Vero o no,in questa casa non posso rimanere… probabilmente mi stanno già cercando!-
-Nessuno ti cercherà qui…-lo trattenne lei,tenera,cingendogli il collo con le braccia.
Lui si chinò a baciarla di nuovo.
-Portami con te!la valigia è gia pronta….- gli sussurrò lei all’orecchio,mentre l’uomo piano le baciava i capelli,la spalla,il collo.
-No..non è possibile….-
Lei insistè:lo sentiva vicino come non mai…
-Ho già viaggiato con voi…ricordi quei giorni,sull’Appennino?-
-Non li dimenticherò mai.- fu la risposta di lui.Il tono solenne di un giuramento,la voce calda del rimpianto.
-Oh Erik…non voglio separarmi da te…-Meg gli si strinse contro.
L’uomo sospirò:
-E’ l’ultima volta,te lo prometto.Ci rivedremo molto presto Meg…-
Le sollevò ancora il viso con le grandi mani e si chinò a baciarla come prima.Un bacio interminabile,straziante…
-Addio!-
E sparì,oltre la soglia,nel buio.

Edited by babyphan - 5/5/2008, 15:30
 
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gemini21
view post Posted on 5/5/2008, 14:26




NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!! :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto: :pianto:
 
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Elfa Nihal
view post Posted on 5/5/2008, 15:06




Cioè resto indietro di due capitoli e mi ritrovo con Erik che se ne va????
Ti prego Nooooooooooooooooooooooo ..... Meg seguilooooooooooo

 
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spands72
view post Posted on 5/5/2008, 16:11




ma no! ma come... lui và via!! :bye: :bye: :bye: (troppo distrutta per commentare...., la sua partenza mi lacera)
 
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view post Posted on 5/5/2008, 18:57
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ma come??ma dove va??ma portati Meg!!uffa... :sniff: :sniff:
 
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babyphan
view post Posted on 9/5/2008, 14:55




Va’ via…Io lo amo…e lo lascio andare via così…No!No!

Le tornavano in mente le parole di sua madre,la sua amara rassegnazione alla separazione dall’uomo che amava.E si convinceva ogni minuto di più che non avrebbe fatto come lei;lo avrebbe seguito,in un modo o nell’altro…
Legò velocemente i capelli,infilò i soliti abiti maschili che le servivano per andare a cavallo,raccattò il bagaglio frettolosamente e via,uscì dalla stanza.
La casa sembrava addormentata.Ma Meg non si illudeva:dal piano di sotto venivano rumori indistinti di una agitata concitazione.
Come avrebbe fatto ad uscire,a raggiungere i fuggitivi?
Si guardò intorno…poi pensò alla sua vecchia stanza,dove il balcone non poteva certo essere stato riparato.
Scivolò con quanta più cautela potesse lungo le scale.Aprì piano la porta :come pensava…Un vento gelido entrava dalle lastre infrante:pestò i vetri rotti,dimenticando ormai ogni prudenza e credette di essere finalmente fuori controllo,quando una sagoma si profilò nello specchio della porta,chiamandola:
-Dove state andando,Margherita!-
Era Guido.Che avanzò verso di lei,cercando di trattenerla.
-Lasciatemi,vi prego…Voglio andare via…-
-Non sapete quello che fate…Là fuori si aggira un assassino…Piangi è stato strangolato!-
-Se alludete a Guermantes l’ho già incontrato…e me la sono sempre vista da sola,con lui!-
-...Margherita…non parlavo di Guermantes…- la corresse severo lui.
-No? E di chi allora? …chi accusate?-
Guido sembrava volerne penetrare la mente con lo sguardo,che s’era fatto inquisitorio,sospettoso:
-Voi lo sapete bene,temo…Un uomo che conosce solo la legge della cieca violenza…-
-No,monsieur…non solo quella legge:anche quella dell’amore e della vera bellezza…Ed io lo seguirò!- così dicendo Meg diede uno strattone alla sua borsa,per rimpossessarsene.
Il bagaglio si aprì e ne cadde un involto,che rotolò proprio ai piedi di Guido.
-Ma cosa?...-
Meg capì di cosa si trattava,ma capì anche che doveva approfittare di quell’ inatteso disimpegno,per fuggire.
-Addio!- gridò e gettata la borsa di sotto,si lasciò cadere anche lei.
-Aspettate!-
Troppo tardi…
Rialzandosi,benché contusa,la ballerina riprese il suo bagaglio e fuggì via,verso le scuderie.
Ne uscì poco dopo in sella alla sua cavalcatura preferita e – spronatala al galoppo – si diede all’inseguimento dei fuggitivi.


-Che succede?- domandò Raimondo entrando trafelato dalla porta spalancata. –Luigi,Salvatore!...inseguitela,fermatela! Soggiunse poi rivolto agli stallieri che –mezzo addormentati,erano usciti ancora coi pantaloni tenuti su dalle mani a vedere che succedeva.
-Guido?!-
Il conte di Scandiano non lo ascoltava:ai suoi piedi si era improvvisamente aperto un baratro…un baratro di ricordi che aveva voluto seppellire nei recessi più remoti della sua memoria,rifuggendoli come inconsci sensi di colpa per quello che non era stato…
Ma lo avevano inseguito fino lì,fino alle soglie della vecchiaia e dell’oblio:gli si paravano davanti,uno dopo l’altro…lettera dopo lettera…L’incontro con questa giovanissima,splendida etoile…l’amore,inatteso e respinto inizialmente,di fronte alle istanze della lotta per la libertà…e poi …poi l’abbandono,la passione…Momenti irripetibili,vissuti nei sotterranei di un teatro…
Riconosceva una a una le sue lettere,Guido.E negli occhi le lacrime a lungo trattenute ardevano come la brace sotto la cenere.
-Che succede amico mio?- gli chiese Raimondo,vedendolo così turbato.
L’anziano patriota scosse la testa,commosso.Incapace di rispondere.
E poi…
Poi tra le mani gli capitò ‘quella lettera’…
Sul suo volto avresti letto l’incredulità,l’offesa,il ribrezzo…la gioia strozzata e calpestata…
Infine un livido furore di morte…
-Guido?- lo scosse ancora Raimondo.
-Bisogna seguire quella ragazza…ora,subito!-


Meg aveva raggiunto il luogo da cui iniziava il passaggio segreto,ma non ne ricordava bene l’imboccatura.
Avvertì dei cavalli avvicinarsi.
La stavano già cercando,presto avrebbero trovato le sue tracce…
Smontò da cavallo e si nascose alla meglio nel fogliame di un giardinetto.
Gli inseguitori superarono, senza notarla,il nascondiglio e passarono oltre.
Allora la giovane donna uscì dal suo precario ricovero e febbrilmente cercò l’ingresso segreto.Sarebbero tornati…avrebbero trovato lei e,magari…
Eccolo finalmente!
Rimontò a cavallo e scomparve in una galleria di rami e pietra.


Erik e Nadir erano quasi giunti all’estremità opposta del passaggio.
Procedevano con cautela.
Il passaggio segreto era ingannevole,insicuro.E non così segreto come pensavano…
Fu Erik a percepirlo per primo;guardò Nadir,torvo.
-Qualcuno ci segue…- confermò il servitore.
-Occupatene tu….Ci vediamo dove sai,tra due ore…-
-Si padrone…-
Mentre Erik si allontanava,Nadir smontò da cavallo e si nascose,pronto all’agguato.
L’inseguitore si avvicinava intanto,galoppando incauto.
A un tratto,il cavallo ebbe uno scarto inaspettato,proprio quando Nadir stava per lanciare il suo micidiale strumento di morte.
Il laccio colpì il malcapitato alla testa.Il cavallo impennò,il cavaliere cadde con un grido,e una pioggia di capelli biondi lo rese riconoscibile agli occhi dell’inseguito.
-madamoiselle…-
-Nadir!...
L’ometto si affrettò a soccorrerla,aiutandola a rialzarsi.
-Sia lodato Allah…che cosa stavo per farvi…- sospirò lui,incredulo.
-Erik? Dov’è?..- domandò invece lei,trafelata.
-Mi precedeva…Ma a voi? Che è venuto in mente?-
-Voglio stare con lui,nadir,capite?...io lo amo!-
L’orientale scuoteva la testa:
-E’ una follia…-
-Non è vero…e voi lo sapete:il mio posto non è in quella villa…il mio posto è al suo fianco…-
Nadir bofonchiò,ammettendo:
-Dovrebbe capirlo anche lui…-
-Lo capirà…se mi permetterete di seguirvi!-
-No…non mi chiedete questo:egli cosa vi ha detto?...di aspettarlo?-
-Si…-
-Allora,ubbiditegli…-
Meg scosse la testa,con un sorriso.
-Io non sono un servitore,Nadir…perdonatemi:io lo amo! Non gli ubbidirò,farò quello che mi detta il cuore!-
Nadir sbuffò,spazientito.
-Vi prego… lo sapete che ho ragione…- insistè lei.
Nadir scuoteva il capo,contrariato.
-Non vi chiedo nulla…solo lasciate che vi segua…-
L’orientale seguitava a scuotere la testa,ma c’era poco da fare:
-Siete testarda…- disse cedendo,infine.
-No:sono innamorata!-
-Appunto…-

 
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gemini21
view post Posted on 9/5/2008, 15:07




CITAZIONE
-Siete testarda…- disse cedendo,infine.
-No:sono innamorata!-
-Appunto…-

Ecco! :lol:
 
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view post Posted on 9/5/2008, 15:54
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CITAZIONE
-Voglio stare con lui,nadir,capite?...io lo amo!-
L’orientale scuoteva la testa:
-E’ una follia…-
-Non è vero…e voi lo sapete:il mio posto non è in quella villa…il mio posto è al suo fianco…-
Nadir bofonchiò,ammettendo:
-Dovrebbe capirlo anche lui…-
-Lo capirà…se mi permetterete di seguirvi!-

quanto mi piace la Meg decisa!!ewwai,al seguito di Erik con Nadir a tenerla d'occhio :occhilucidi:
 
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spands72
view post Posted on 9/5/2008, 16:58




Meg alla riscossa!!!
e cosa vuole fare il signor conte..., pregusto già il momento quando Erik si troverà davanti Meg... e vaiiiiii
 
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Elfa Nihal
view post Posted on 9/5/2008, 18:13




CITAZIONE
Io non sono un servitore,Nadir…perdonatemi:io lo amo! Non gli ubbidirò,farò quello che mi detta il cuore

----

-Siete testarda…- disse cedendo,infine.
-No:sono innamorata!-
-Appunto…-

Evvvivaaaaaaaa !!!!

Bellissimo questo capitolo, bellissimo davvero !!!!
 
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*Opera Ghost's Lover*
view post Posted on 11/5/2008, 14:12




Finalmente mi sn rimessa in pari!!
è bellissima questa fanfic continua così babyphan! bravaaa!
 
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144 replies since 4/4/2008, 22:17   2205 views
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