Il ponte tra di noi, ff ispirata al Fantasma dell'Opera(1221 visite )

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Sere Butler
view post Posted on 13/6/2008, 15:46




mamma miaaaaaaaaa erik massacralo!!! E massacra anche tutti quelli che si vendono a lui così facilmente!

Comunque... brava, brava, braviiiissima^^
 
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view post Posted on 14/6/2008, 16:14
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ok per ora è salva,ma si è fatta scoprire come una dilettante...Erik salvalaaaaa!! :occhilucidi: :occhilucidi: :occhilucidi:
 
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Elfa Nihal
view post Posted on 15/6/2008, 21:26




Mi ero persa un paio di capitoli ma ora ho recuperato

Che dolcezza Erik innamorato...romanticissimo!!!

E adesso che succederà??? Meg è in pericolo, dov'è Erik??

Bravissima come sempre Baby!!!
 
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babyphan
view post Posted on 17/6/2008, 18:27




Ecco un altro aggiornamento...Dovete scusarmi,ma in questa stagione ho meno tempo per dedicarmi alla scrittura...Grazie della pazienza!


-…Sono onorato che…nonostante la drammatica fine del nostro comune amico…lei abbia aderito al mio invito,visc…-
-Mi chiami Christine Daaè,monsieur Radaelli…-
-Alvise…-
-Monsieur Alvise…Io sono pronta a lavorare per lei,per questa stagione…ma è necessario però..Mi scusi,mi vergogno a essere così sfrontata…è necessario che lei mi versi un anticipo sul contratto…e mi aiuti a fare arrivare quei soldi in Francia…-
-Siamo già perfettamente d’accordo,madamoiselle…Io ho una sola parola…-
Christine era seduta davanti alla scrivania del direttore della Fenice,nel cui sobrio studio era stata ricevuta -ospite attesa- e accolta con grande e sincera emozione.
L’uomo si chinò a baciare la mano che la giovane donna gli porgeva,come a suggello del patto.
Quindi la invitò ad alzarsi e a seguirlo in teatro.
-Avete già un alloggio in città?...-
-Preferirei,se possibile…alloggiare nelle vicinanze del teatro…o anche…-
-Ma certo madamoiselle!- la prevenne lui,entusiasta – Sarete nostra ospite qui…nella loggia degli artisti…Venite,vi mostrerò io stesso le vostre stanze…-
La soprano era emozionata:non entrava in un teatro da…da quella notte,quella notte terribile della catastrofe e dell’addio.Quando era accaduto tuto e il contrario di tutto.
Per tutta la vita erano state le pareti di un teatro a crescerla,era stata la ‘voce’ del teatro ad accompagnarla sulla via della vera bellezza…
Poi era arrivato il successo…il sipario si era sollevato su di lei,le mille mani di un pubblico entusiasta avevano applaudito il suo trionfo…
Ed era arrivato l’amore…
Un amore splendido e luminoso,come la luce di quel brillante incastonato sull’anello di fidanzamento…
Christine sorrise piano,e giocherellò con la fede…
Il sorriso però le si spense,lo sguardo vagò nella stanza,si fermò sullo specchio della toletta…
E dov’era ora ‘quell’ anello?
Dov’era la ‘voce’?
Dov’era il suo ‘angelo’…?
Christine non immaginava nemmeno lontanamente quanto quell’angelo fosse vicino,pronto a vegliare su di lei,come sempre…


La soiree era finalmente terminata.
Meg si era abilmente eclissata in attesa che il teatro si svuotasse,lasciando pure che gli spettatori si lamentassero per l’assenza di assistenza.Voleva essere licenziata,doveva esserlo.
Finalmente si era recata all’uscita del personale,sbadigliando come appena sveglia.
-Ehi tu! Ragazzo! Moriss!-
-Ah oui?...perdonnez moi,monsieur…- si giustificò goffamente,sperando di essere credibile.
-No,non ti perdono affatto:stasera sei stato un disastro…E del resto,per essermi stato presentato da quell’impiastro di Tonio…
Meg abbassò la testa fingendo mortificazione e imbarazzo.
-Tieni,questa è la paga per questi due giorni…se ci sarà ancora bisogno di te…te lo faremo sapere…-
Meg prese i soldi,ringraziò appena e scappò via.
Raggiunse la stanzetta dove alloggiava e si liberò di quei panni maschili,appallottolandoli e nascondendoli nel fondo del guardaroba…
Poi sedette sul letto,pensosa.
Che cosa doveva fare?
Agire,secondo i programmi…questo le premeva più di ogni altra cosa.
Agire per non pensare,per non dubitare…
Sollevò lo sguardo.Accanto al canterano,vide una rosa,appoggiata in un vaso.
Corrugò la fronte,si guardò intorno,il viso le si rischiarò…
Era stato lì,forse?
Si alzò di scatto dal letto;la luna disegnava sulla parete una sagoma d’uomo.
-Sei tu!?-
Ma l’ombra si materializzò in ben altri…
-Spiacente di deludervi…mia cara!-
Era Guermantes!
Meg cercò di infilare una mano nel cassetto,per prenderne la pistola di Raoul che ancora portava con sé.
-Ferma…Che volete fare? Ancora pensate di spararmi?-
-State alla larga da me:io vi odio…- aveva l’arma tra le mani,si sentiva più tranquilla.
Lui non avanzò oltre,ma sul viso aveva un ghigno indifferente.
-Siete una sciocca…Ancora non avete capito che avete sbagliato barricata? È dalla mia parte,che dovreste stare!-
-Andate via!- gli intimò lei -Non voglio ascoltarvi!-
-E invece fareste bene a farlo…Se mi deste una mano…un piccolo aiuto…Io vi ripagherei…-
-Ah si? Credete di potermi comprare? E con cosa? Col denaro delle taglie?-
-Anche se sporco..il denaro ha sempre un buon odore…-
-Non so che farmene,io…-
-Ah certo…Voi invece pensate all’amore,non è vero?...Il vostro grande amore:e dov’è adesso?Perchè non è qui,al vostro fianco,il signor Dravic?-
Meg lo guardo furente.Poi rispose,un po’ imbarazzata:
-E’…è a Trieste…-
-Madamoiselle Giry…mentite malissimo…peggio di vostra madre:non è a Trieste e non è il signor Dravic…E’ un folle assassino che vi ha circuito! E che mentre voi siete qui a difenderlo,magari è intento a…consolare qualcun'altra!-
Questa volta Meg lo avrebbe fulminato con gli occhi.
Ma lui sollevò le spalle e continuò:
-Sapevate che da stamane la vostra amica Christine Daaè alloggia al teatro la Fenice?...-

Basta…perché continuo ad ascoltarlo? Perché ogni sua parola è un colpo di coltello che mi scarnifica il cuore? Egli è solo un bastardo…
Bastardo…come me…
Oh Dio! Perché continuo a pensarlo! A pensare che questo individuo potrebbe essere…

-Non dite nulla?...forse la vostra sicurezza comincia a incrinarsi…? Perché non provate a fidarmi di me,madamoiselle:tutto sommato,potrei essere vostro padre…data l’età!-
Quest’ultima affermazione fu come una staffilata sul volto.
-Uscite! Uscite o chiamo aiuto! Andate via,monsieur Guermantes:io non starò mai dalla vostra parte,capite? Andate viaaa!!!-
E armò la pistola,puntandogliela contro con feroce determinazione.
L’uomo pensò che era meglio battere in ritirata.
Era convinto che comunque le sue parole avrebbero portato frutto,presto o tardi…

Meg crollò a sedere sul letto in lacrime,poi si volse a guardare la rosa bianca nel vaso di fiori;la prese tra le mani ,domandandosi ancora cosa credere,cosa sperare…
Poi la strinse,disperata,schiacciandone i petali e lasciandola cadere a terra…

Erik rientrava nel suo nascondiglio,dal canale,quando un sibilo prolungato e familiare lo mise in allarme.
Attraccò alla riva e si guardò intorno nel buio;quindi ripetè il verso,in attesa.
Finalmente dal buio sbucò qualcuno:
-Padrone!-
-Nadir!...come mai così presto?-
-Purtroppo padrone…una parte del piano è andata a monte…- e brevemente il servo aggiornò Erik dell’incontro avuto a Trieste.
-Io non vi avrei mai tradito,padrone. Ma hanno parlato con uno dei vetturini…che gli ha raccontato che voi eravate partito già da una settimana...anche se non conosceva la destinazione…-
-E allora tu li hai condotti qui…- ribattè Erik,con tono glaciale e disilluso.
-No,signore…Vedete il conte non cercava voi:cercava madamoiselle Meg…-
I due uomini si scambiarono uno sguardo esplicito.
Nadir abbassò la testa.
Quindi soggiunse con una leggera venatura di imbarazzo nella voce:
-Non trovandola a Trieste..si è ricordato che sarebbe voluta venire qui,alla Fenice…-
-Ah si? E tu gli hai confermato l’informazione?-
-Io sono fuggito appena ne ho avuto l’occasione:e da inseguito…sono diventato inseguitore…- questa volta c’era una punta d’amor proprio compiaciuto,nella sua voce.
Erik ancora una volta lo guardò negli occhi;e Nadir sostenne il suo sguardo.
Allora il padrone poggiò le sue mani sulle spalle dell’ometto e dichiarò:
-Hai agito per il meglio…-
-Grazie…- e Nadir chinò la testa,confortato.
 
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spands72
view post Posted on 18/6/2008, 11:17




meno male che Nadir stà bene!!
Guermentes invece lo strozzerei volentieri, che serpe di uomo (e gli ho fatto un complimento a chiamarlo uomo!!)
bellissimo!!
 
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view post Posted on 18/6/2008, 17:54
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CITAZIONE
E che mentre voi siete qui a difenderlo,magari è intento a…consolare qualcun'altra!-
Questa volta Meg lo avrebbe fulminato con gli occhi.
Ma lui sollevò le spalle e continuò:
-Sapevate che da stamane la vostra amica Christine Daaè alloggia al teatro la Fenice?...-

:angry: :angry: :angry: :angry: non lo sopporto!!quasi quanto non sopporto Christine...!!!
CITAZIONE
Io sono fuggito appena ne ho avuto l’occasione:e da inseguito…sono diventato inseguitore…-

ma che bravo il nostro Nadir!! ^_^

bel capitolo baby!nonostante l'estate spero posterai presto :occhilucidi:
 
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babyphan
view post Posted on 24/6/2008, 17:19





Quella mattina Meg,vestita col suo vestito da giorno più grazioso bussò piano alla porta della direzione del teatro Apollo.
Le andò incontro,sfoderando un galante sorriso,l’usciere:
-Desiderate,signorina?-
-Ho bisogno di vedere monsieur Sillani…-
L’uomo,dall’accento della giovanetta,comprese trattarsi di una straniera e ciò sembrò accrescere il fascino della nuova venuta ai suoi occhi.
-Ve lo cerco subito…se intanto volete accomodarvi…- e indicò una panca vuota addossata alla parete,piuttosto squallida in verità,di quell’ingresso degli artisti.
Mentre Meg sedeva,l’altro si addentrò in fretta verso il palcoscenico:probabilmente la compagnia stava provando.
Difatti,prolungandosi l’attesa,la ballerina,spazientita si mise sulle tracce dell’usciere,ritrovandosi dietro le quinte del teatro:sulla scena Sillani interpretava un esilarante quadro da ‘Arlecchino servitore di due padroni’.
Meg seguì divertita la scena.ne conosceva già la versione francese,quindi non ebbe difficoltà a coglierne i lazi e le battute,benché recitate in italiano.
La sua risata cristallina non mancò di giungere alle orecchie dell’attore che,sollevato il viso,la riconobbe con una breve occhiata ,le sorrise e quindi,recitata la battuta finale,chiamò la pausa per sé e la compagnia.
-Oh…signorina Margherita…- le disse ammiccando,andandole incontro a braccia aperte.
-Signor Ernesto…- gli sorrise Meg.
-Non mi aspettavo più di vedervi qui…-
Meg si morse le labbra.
-Significa che…forse è tardi per chiedervi…-
Ma l’uomo la stava abbracciando con paterno affetto,e la rassicurava.
-Se volete,io sono a disposizione… sempre per voi…-
Così dicendo,la sospinse affettuosamente verso il camerino,invitandola a sedere e spiegarsi meglio.
Pochi minuti dopo i due si congedavano dandosi appuntamento a quello stesso pomeriggio per la presentazione al direttore della Fenice.
-Siete sola,Meg? Non volete fermarvi da noi?- le disse trattenendola Sillani.
Ma la ballerina declinò,rimandando all’incontro –proficuo si sperava- di quella sera.
Intanto,con la coda dell’occhio aveva ben visto la signora Sillani indossare velocemente un soprabito e uscire con disinvolta noncuranza dal back stage…

Venezia,tra canali,calli e rii era un dedalo per chi non la conoscesse;ma Meg era troppo determinata per lasciarsi sfuggire la preda.
Un colpo di fortuna le consentì anzi di trovarsi proprio di faccia alla fuggitiva.
-Inutile affrettarsi,signora Lucia…il vostro amico è già al corrente della mia presenza qui!-
Lucia Sillani sobbalzò,impallidì d’apprima,diventando quasi terrea;poi l’imbarazzo le accese il volto e una rabbia sorda,incapace di esplodere,sembrò soffocarla.
-Ebbene? Siete senza parole stavolta?- la sfidò la giovane perseguitata.
Sul viso della donna si dipinsero il dolore,la vergogna,la paura:
-Vi prego…vi prego…- la supplicò sollevando le mani come a volerla zittire.
-Mi pregate?...-
La donna sospinse Meg per un vicoletto poco frequentato,con uno strattone che colse alla sprovvista la giovanetta.
Dietro l’angolo la ballerina cercò di reagire,era pronta a infierire:ma inaspettatamente Lucia scoppiò in un pianto dirotto…
Un pianto che meravigliò Meg,bloccandola.
-Sapevo che questa cosa sarebbe venuta a galla prima o poi…lo sapevo…e da una parte ci speravo,sapete? Ci speravo quasi…Almeno mi sarei definitivamente liberata di quell’essere,della sua viscida presenza nella mia vita,delle minacce,dei ricatti…ma poi? Avrei perso Ernesto…Lo avrei perso per sempre!-

Il discorso della donna procedeva sconclusionato,e doloroso insieme.
Meg la osservava:contrariata,perplessa,addolorata ma diffidente insieme.
-Ma da quanto tempo dura…?- finì per chiedere,nella speranza di comprendere tutto,finalmente.
Qualcuno passava,Lucia si ricompose in fretta,asciugando le lacrime e irrigidendosi nel suo soprabito scuro.Il suo sguardo vagava lontano,a ricordare il passato…
Era cominciato a Parigi:Guermantes l’aveva avvicinata con la scusa di provare ammirazione per lei,l’aveva circuita,poi -di fronte alle sue resistenze- si era fatto riconoscere come quello sbirro che era e l’aveva minacciata di arrestare Ernesto,di cui sospettava qualcosa.
-Una volta in galera,so come fargli recitare la parte intera…e con i connotati cambiati difficilmente tornerebbe a presentarsi sulla scena…-
Aveva ceduto,sperando fosse solo quello…solo cedere a un bieco desiderio carnale…
Ma no! Quello era stato solo l’inizio….
In seguito il ricatto si era fatto più subdolo:rivelare il tradimento a Ernesto,magari ventilargli che il nascituro che all’epoca portava in grembo…chissà… E costringerla a tradire:tradire,tradire,tradire!
-Ma allora…eravate voi l’informatrice?-
-No…non io sola…ma:che cosa credete?perchè quell’assurda gelosia? Perché fare il vuoto,terra bruciata intorno a mio marito?...per salvare lui e i suoi amici…Tenendoli lontani io facevo l’unica cosa possibile per salvarli,senza tradirli…senza tradirmi…
Meg scuoteva la testa,pensava a sua madre…
-Mio Dio quanto dolore…quanta pena…-
Poi riflettè.
-Allora…anche a Marsiglia…e dopo a Porretta…Ma… ma avete messo a repentaglio la vita di Ernesto,proprio voi?!?...e dite di amarlo?-
-Eravamo d’accordo che non gli sarebbe stato torto un capello…ma so che lui…-
-Lui ha tentato di salvarmi la vita,madame…-
Lucia abbassò il capo.
Tacque,annichilita dalla sua vile impotenza.
-Se fosse morto…avrei ucciso Guermantes con le mie mani…- disse poi,rialzando la testa,con voce di gelo.
Meg sollevò le spalle.No,non le credeva,non si fidava.
-Dov’è? Perché non lo denunciate ai patrioti?- le chiese,con franca spregiudicatezza.
Lucia sorrise come un po’ fuori di sé.
-Saperlo…-
-E allora? Dove stavate andando?- la aggredì Meg,incredula.
L’attrice sollevò le spalle,spiegò:
-Il sistema è sempre lo stesso…debbo andare a sedermi al tavolino di un caffè o accendere una candela in una cappella…o …sedermi nel palco tal dei tali di un teatro…Lui mi vede e sa…-
-E questa volta? Dove eravate diretta?-
-Al caffè Mondrian…-
La ballerina riflettè.
-Ebbene…andateci…-
-Avete detto che…-
-Andate! Non deve sapere che io so di voi…deve credere che siate ancora dalla sua parte…-
Il tono di Meg era determinato,fermo.Lucia Sillani eseguì.


Alvise Radaelli si chinò sulla mano che la giovane ospite gli porgeva osservandola un po’ da sotto in su;aveva un volto familiare,ma non poteva riconoscerla dal momento che l’unica volta che si erano incrociati,in un contesto piuttosto agitato,era stato al ballo in maschera di San Marino.
-Sono lieto di conoscervi,madamoiselle…Ernesto mi accennava che…avete lavorato all’Opera..-
-Non lavorato,Alvise:questa giovanetta è nientemeno che la figlia di Madame Giry,la direttrice del corpo di ballo…-
-Oh,certo certo…- sorrise quello,trattenendo l’amico dal continuare.
Un sorriso di circostanza,in realtà.
Il direttore Radaelli non era un esperto di danza.
E il suo teatro puntava tutto sul melodramma,più che sui balletti…
-Madamoiselle…dirigo il teatro e sarei lieto di avervi tra di noi,ma…debbo chiedervi di sottoporvi a un provino con la nostra maestra,la signora Grisi…-
-Madame Grisi?..oh,ma io…-
Meg era imbarazzata.Danzare davanti a una delle più famose ballerine del balletto romantico…Carlotta Grisi …’Giselle’…
-Venite…il corpo di ballo sta provando proprio ora e…magari potrete parlare con la signora e…
Il direttore la introdusse in platea.
In palcoscenico un gruppo di dieci ballerine si esercitava al suono di un pianoforte verticale,cui era appoggiata una donna anziana ma ancora estremamente affascinante la cui voce sottile ma perentoria sembrava scandire ogni mossa,ogni passo eseguito dalle giovani artiste.
La maestra percepì subito la presenza degli intrusi,nel buio,nonostante il direttore fosse stato il più cauto e silenzioso possibile.Si beccò una guardataccia di rimproverò che lo ammutolì definitivamente…
Attesero che la prova finì.I due uomini abbastanza annoiati e spazientiti,Meg rapita dalla bellezza di quelle coreografie e dalla grazia di chi le eseguiva…
Finalmente anche le luci in sala furono accese e le ballerine congedate.La signora allora si volse al direttore con evidente sussiego e disse:
-Immagino volevate parlarmi di qualcosa,signor Radaelli…-
-Si- balzò in piedi quello –Ehm,si tratta di questa giovane…una promessa del teatro dell’Operà,ma…voi sapete in Francia…-
Mentre l’uomo si affannava,la maestra squadrò dalla testa i piedi Meg con aria ostile.
-Mi spiace,direttore…siamo al completo…- troncò a un tratto corto.
-Ma…signora,madamoiselle Giry ha bisogno di…-
A sentirne pronunziare il cognome,la signora Guidi cambiò espressione,guardò con maggiore attenzione la giovanetta.
-Avete detto?-
-Madamoiselle qui…-
-No,voi…- disse rivolgendosi direttamente a Meg – Avete bisogno di lavorare? Come mai?-
-In Francia…ho perso tutto ciò che avevo madame,affetti,lavoro…ora avrei bisogno di ricominciare…-
-E…vostra madre?-
Meg chinò il viso di lato,per trattenere la commozione.
Sillani si avvicinò alla Guidi e le sussurrò poche parole,brevi ragguagli.Con un gesto sempre un po’ teatrale,la donna lo zittì,quindi sollevò piano il volto di Meg per osservarla meglio.
-Da quanto tempo non danzate?-
-Circa un anno…-
-Ve la sentite di affrontare un provino,qui…ora…?-
Meg deglutì confusa,imbarazzata.
In quella un fruscio attraversò tutto il sipario e una mano invisibile sembrò sfiorare i tasti del pianoforte…
O forse Meg aveva sognato?
Non poteva tirarsi indietro,non ora.Aveva promesso a Erik…gli aveva chiesto di fidarsi di lui..Dunque avrebbe danzato.

Uscì dal camerino dove aveva indossato tutù e scarpette piuttosto incerta.
Le sembrava che nulla di quel mondo artefatto le appartenesse più,le sembrava che il suo corpo fosse costretto ad agire contro la sua vera natura…
Poi,entrata sul palcoscenico,a un cenno della Grisi si levò una musica carica di suggestione;la eseguiva la voce pura di un violino e cantava la malinconica storia di un cigno che si addormenta per sempre…
Meg eseguì la coreografia con dolce abbandono e con quella grazia che le era innata.
Sospesi,rapiti,Radaelli e Sillani erano pronti a esplodere in applausi alla fine della esecuzione,ma la signora –nonostante una malcelata soddisfazione – fu più cauta e, col solito tono che teneva a distanza,sentenziò.
-Siete un po’ arrugginita,mia cara…e si vede.Ma avete fatto un’ottima scuola…-
-Grazie signora…-
-E’ chiaro che non potete aspirare a ruoli di etoile…ma posso inserirvi nella prima fila…per ora…-
Meg chinò il capo,stanca ma soddisfatta.
-Andiamo maestro?- disse poi la Grisi,cercando il suo consueto accompagnatore. –Maestro?-
Da una quinta arrivò trafelato un anziano signore.
-Scusatemi…scusate ho tardato…-
La maestra corrugò la fronte,dubbiosa:chi aveva sonato poc’anzi per tutti loro?
Correndo a cambiarsi Meg aveva il sorriso sulle labbra:lei sapeva bene chi era stato!
 
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spands72
view post Posted on 25/6/2008, 09:37




anche noi sappiamo chi ha suonato!!! che bello!! che romantico. e soprattutto che brava Meg a non farsi sfuggire l'occasione di chiarire le cose con Lucia Sillani, vediamo se un pochetto di doppio gioco metterà in difficoltà il verme!!
bellissimo come sempre!
 
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view post Posted on 26/6/2008, 10:33
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He's a lion that I am proud to hunt

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anche noi sappiamo chi ha suonato!!! che bello!! che romantico.

ooh si!!non la perde mai d'occhio e questo ci rassicura :occhilucidi:
 
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Sere Butler
view post Posted on 26/6/2008, 11:58




uuuuuuuuuuh è Erik!!! che uomo!!! bellissimi anche questi due capitoli, sei bravissima come sempre! la storia è complicatissima ma non perdi mai il filo, brava!
 
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babyphan
view post Posted on 8/7/2008, 08:18




E’ qui di certo...E’ qui che veglia su di me…presto lo riabbraccerò!

Da un camerino adiacente si alzò improvviso un richiamo,inatteso,che fermò la corsa di Meg:
-Angelo…!-
Christine era là;era là e aveva riconosciuto la mano divina di Erik sfiorare le corde del violino.
Era là e lo chiamava.
Addossata alla parete,col cuore che le batteva vorticosamente in gola,Meg attese.
-Christine…- rispose in un sussurro la voce di Erik.
Senza sfumature,come distaccata,lontana.
-Fermati…fermati un attimo…- gli chiese con tono quasi supplichevole la voce della soprano.
-Christine…- ripetè allora lui,e questa volta nel suo tono Meg avvertì una incrinatura,come l’eco di un sospiro…
Erik era stato trattenuto da quel richiamo,se l’era trovata davanti improvvisamente.
Ora rimaneva immobile a guardarla,con sguardo indecifrabile.
-Ti ho sentito suonare…sapevo che eri tu,anche senza vederti…riconosco il mio angelo della musica…- gli disse ancora lei.Nei suoi occhi un velo di rimpianto,un sorriso vago sulle labbra.
-Il tuo angelo…lo sono stato,tanto tempo fa…-
-Si…e vegliavi su di me,guidavi i miei passi nel buio…-
-Guidavo i tuoi passi ‘verso’ il buio…nelle tenebre in cui volevo che mi fossi compagna…- la corresse lui.-…e non ero un angelo,Christine…ero un fantasma…uno spirito,e tu la mia voce…-
La soprano avanzava verso di lui.Ora erano faccia a faccia.
-Uno spirito e una voce,uniti insieme…- ripetè lei.
Meg tremava al di là del muro.
Immaginando ciò che non poteva vedere…
-Uno spirito già…- Erik si scostò,le volse le spalle -ma purtroppo io sono un uomo…paradossalmente proprio nel momento in cui me ne hai dato riconoscimento...hai anche spezzato il legame che c’era tra noi…- ammise,guardandola di nuovo.
-Oh ..io sento ancora il tuo richiamo…e mi manca la guida del mio angelo della musica…-
Lacrime di rabbia e di paura bruciavano negli occhi di Meg,incapace di oltrepassare il muro,incapace di ascoltare ancora.
-Tu non sei più una bimba smarrita…non lo sei più da tempo-le ribattè severo Erik -ho sbagliato anche a crederlo…a credere d’aver deciso per te…Quella che mi ha schiuso le porte della vita…era una donna…una piccola donna consapevole…-
Christine stava per aggiungere qualcosa,ma lui la tacitò col gesto della mano.
Poi concluse:
-Una donna consapevole che mi ha restituito alla morte,voltandomi le spalle…No,Christine:la stagione del nostro amore s’è conclusa…sfiorendo prima ancora di nascere…-
-Oh no…-esclamò,con un sospiro la soprano.
Lui la guardò con una dolce pacatezza.
-Conosco quell’espressione…è la stessa che avevi quando mi hai guardato un’ultima volta,prima di scomparire con lui,sulla gondola…-
Christine gli gettò le braccia al collo,in lacrime:
-Oh se solo tu non avessi commesso quei delitti terribili…io…io avrei potuto…-
-Sssh…-le disse lui,carezzandole i capelli,teneramente consolandola.
-Ora sono di nuovo sola…Raoul mi ha lasciata…forse mi ha anche dimenticata…Tu invece sei qui,mi sei sempre accanto…Uno spirito,una voce…-

Meg non resistette più.
Si strappò a quella tortura,prese le sue cose,si diresse fuori,uscendo quasi di corsa,come una ladra in fuga dal teatro.
Non potè sentire la conclusione di quel dialogo.
Ma forse avrebbe fatto poca differenza…

-Io non ho più voce,Christine…la musica è morta in me…quella notte…- Erik pronunciò queste parole amaro,poi la scostò da sé.
-E allora? Allora perché sei qui?...questo è un tempio della musica e tu…-
-Sono qui per saldare alcuni conti sospesi.E nessuno deve saperlo…- un bagliore di ghiaccio si accese nello sguardo dell’uomo.Un comando severo.Christine chinò il capo,assentendo.
E quando lo rialzò,Erik era sparito…

Correndo a perdifiato Meg aveva raggiunto a piedi il suo alberghetto.
Salì in camera,desiderosa di gettarsi sul letto e sfogare la tempesta di sentimenti che albergava nel suo cuore.
Aprì la porta e intravide ancora una volta qualcuno di spalle ad attenderla.
Era così furiosa da essere quasi cieca.
Senza riflettere si gettò sulla piccola pistola che teneva per sicurezza sotto il cuscino e la puntò sull’intruso,prima che questi potesse neppure fiatare:
-Alza le mani ed esci prima che ti uccida!-
-Madamoiselle?!?- Nadir era sorpreso più che spaventato.
-Nadir?!...-
-Che vi succede?...- le domandò l’orientale.Era evidentemente molto più turbata di quanto l’incontro potesse provocare.
Meg gli volse le spalle,tentando di celare il suo tormento.
-..Credevo foste un’altra persona…- si giustificò poi.
E raccontò brevemente di come aveva riconosciuto Guermantes e scoperto il tradimento di Lucia Sillani.
Sorvolò sui particolari del colloquio con Guermantes.
Ma non nel suo cuore…dove quei particolari erano altrettanti flagelli che laceravano la sua anima sconvolta da quello che s’era lasciata alle spalle.
Nadir,un po’ imbarazzato,sedette accanto a lei.
-Madamoiselle…se sono qui è perché voi possiate contare su di me…sarò il vostro tramite…voi capite?-
Meg sollevò gli occhi su di lui:
-Già..il tramite…voi,io…siamo solo degli strumenti,vero Nadir?-
L’orientale corrugò la fronte,interrogativo:
-Che intendete dire,madamoiselle…?-
-Nulla.- soggiunse lei,scuotendo le spalle.Poi si alzò,ricomponendosi.
-Andate pure…a riferire le ultime notizie al vostro padrone…- disse con un sospiro – E rassicuratelo:tutto procede secondo i suoi piani…-
Nadir indugiava a congedarsi.
Avrebbe voluto rasserenarla in qualche modo,ma non comprendeva il motivo di quella assurda scena.
-Allora…vado.Se avete bisogno di me…-
Ma era come se parlasse al muro.
Meg,lo sguardo fisso sul canale,oltre la finestra,non lo ascoltava più.

 
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spands72
view post Posted on 8/7/2008, 11:03




povera Meg, ha frainteso, dopo tutti i tentennamenti che ha avuto Erik chi le può dare torto! quella che non sopporto è Christine, lacrimevole.. ahhh la strozzerei volentieri, :bash: ha scelto cosa vuole ancora... la botte piena e la moglie ubriaca!! non la reggo!
spero che Nadir spinga Erik ad un chiarimento con Meg!!
bellissimo grazie!!
 
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view post Posted on 8/7/2008, 11:04
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He's a lion that I am proud to hunt

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CITAZIONE
-Oh se solo tu non avessi commesso quei delitti terribili…io…io avrei potuto…-
-Sssh…-le disse lui,carezzandole i capelli,teneramente consolandola.
-Ora sono di nuovo sola…Raoul mi ha lasciata…forse mi ha anche dimenticata…Tu invece sei qui,mi sei sempre accanto…Uno spirito,una voce…-

ma cosa...come osa... :angry: :angry: :angry:

povera Meg,tra questo e Guermantes è sconvolta...


grazie babyphan,mi è mancata tanto la tua bellissima ff!! ^_^
 
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themanyoulove
view post Posted on 8/7/2008, 21:11




Sei tornata per regalarci questo capitolo così breve?
 
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Sere Butler
view post Posted on 8/7/2008, 21:47




ti prego aggiorna presto!!!!!!!!! Non puoi lasciarci così, è crudele! Bellissimo chap, anche se tristemente breve!
 
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144 replies since 4/4/2008, 22:17   2205 views
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