Stasera in tv l’horror “Talos – L’ombra del faraone”Questa sera, alle ore 23:45, Rete 4 trasmetterà l’horror del 1998 “Talos – L’ombra del faraone” (titolo originale “Talos of the mummy”). La pellicola è diretta da Russell Mulcahy ed è interpretata da Jason Scott Lee e Louise Lombard. Nel cast anche un giovane Gerard Butler, maggiormente noto come il re spartano Leonida in “300″.
Egitto. All’inizio del secolo un archeologo scopre una nuova tomba contenente la mummia di un faraone, Talos. I partecipanti agli scavi muoiono uno dopo l’altro senza apparenti motivi. La scena si sposta a Londra, nell’anno 1999. Poco prima dell’allineamento dei pianeti del sistema solare, le bende della mummia di Talos spariscono dal British Museum, il luogo dove erano gelosamente custodite. Nei giorni seguenti la città è funestata da alcune morti inspiegabili. La polizia brancola nel buio temendo la presenza di un serial killer ma il detective Riley sospetta qualcosa di molto peggio: che la mummia sia, in realtà, viva…
In un momento della storia del cinema in cui i temi preferiti dagli sceneggiatori sembrano essere sempre desunti dal leggendario, era immancabile un altro film sul genere “mummie, maledizioni e affini”. Ma “Talos”, dell’anno 1998, precede e dunque non imita, il più celebre “La mummia”con Brendan Fraser. Ciò non vuol dire, però, che ci troviamo di fronte ad un bel film. Anzi! La pellicola rimaneggia e cita i quasi omonimi capolavori dell’horror, “La mummia” di Terence Fisher (1959) e l’altro “La mummia” (Karl Freund, 1932) ma lo fa presentandosi completamente sconnessa e in preda all’incoerenza. Persino le trovate ad alto tasso di suspence risultano essere eccessive fino all’inverosimile, fino all’ilarità. Ragion per cui, come anche il successivo film di Stephen Sommers, “Talos” rientra a pieno titolo più nel genere “avventura” che in quello “orrore”. A sostenere il mio modesto parere uno spiritello, un rotolo di bende maledette e un inadeguato tocco di trash.
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