L'isola di Nim : Recensioni della stampa

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gemini21
view post Posted on 6/4/2008, 17:27 by: gemini21




Altra recensione:

NIM È INTREPIDA, ALEXANDRA IL RITRATTO DELLE NOSTRE FOBIE IGIENISTE E TECNOLOGICHE

http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotiz...62&idsezione=13

Alla ricerca dell’isola di Nim(06/04/2008) - Con l’immaginazione si vorrebbe essere come la giovane Nim, ragazzina coraggiosa che balla e nuota con i leoni marini, si arrampica sui bordi del vulcano e passeggia davanti a un mare incontaminato. Ma è forse più facile identificarsi con Alexandra, la scrittrice di romanzi di avventura ritratto di tante fobie igieniste e tecnologiche: ha creato un personaggio letterario, Alex Rover, idolo dei bambini, eroe delle imprese più intrepide ma anche alter ego di una donna spaventata dal mondo, collegata all’esterno solo attraverso i suoi computer, tanto coraggiosa nelle avventure di cui scrive quanto terrorizzata alla sola idea di aprire la porta di casa. Alexandra vive in una bolla – la sua casa di San Francisco – e parla, litiga e si sfoga con il suo alter ego e coscienza critica Alex Rover. Cos’hanno in comune Nim e Alexandra, “una ragazzina che sa fare tutto e una donna che non sa fare nulla”? Un’amicizia nata via email e il coraggio di affrontare una sfida comune: Nim quella di cercare il papà biologo, appassionato di plancton perso in mare dopo una tempesta, e di difendere la sua isola dai turisti, Alexandra quello di rispondere alla richiesta di aiuto di Nim e superare tutte le sue fobie per raggiungere la ragazzina all’altro capo del mondo. Il film “Alla ricerca dell’isola di Nim”, nelle sale cinematografiche dall’11 aprile, è una favola ecologica nella quale si mescolano una natura incontaminata, le avventure di una ragazzina che si ritrova sola su un’isola dei sogni e quella di una scrittrice che deve ricorrere a tutto il suo coraggio – e a una provvidenziale spinta del suo alter ego – per osare varcare la soglia di casa, imbarcarsi su un aereo e intraprendere il viaggio verso Nim. Nim è la giovane attrice Abigail Breslin. Alexandra un’inedita Jodie Foster ironica e paranoica che stupirà Nim quando si presenterà nella sua isola – dopo aver viaggiato su aerei che non aveva mai preso, aver volato su un elicottero, essere stata presa per pazza, aver imbracciato i remi su una barchetta nel cuore della tempesta ed essere salvata in mare dalla stessa Nim, ignara del fatto che il suo eroe sia in realtà una scrittrice dall’immaginazione sconfinata ma terrorizzata da tutto. L’attore Gerard Butler interpreta il doppio ruolo di Jack, il papà di Nim, scienziato sorpreso dalla tempesta che non molla il suo bicchierino di plancton e fa di tutto per ritornare dalla figlia, e di Alex, l’ironico e scanzonato eroe che riempie le letture di Nim e le giornate di Alexandra. “Alla ricerca dell’isola di Nim” è una favola di avventura, una difesa della natura, la storia del ritorno a casa: quello di Jack verso la figlia e di Alexandra verso una vita vissuta in prima persona e verso una nuova famiglia. La casa di Nim è un’isola da paradiso dove la ragazzina vive col papà su una casa di legno, sugli alberi, in compagnia di un leone marino, di un’iguana, del pellicano Galileo e dei libri di avventura del suo eroe Alex Rover. È la casa sull’albero presente nei racconti delle favole ma attrezzata con pannelli solari, telefoni satellitari e un collegamento alla rete internet che non si interrompe mai, neanche in pieno uragano. Per Nim l’avventura è doppia: resta sola dopo la tempesta e deve difendere l’isola dall’attacco dei bucanieri che vogliono farne destinazione di turisti – macchiette grasse e grosse che inondano la spiaggia fin quando non vengono messi in fuga dagli sforzi della ragazzina, che prima schiera in campo i suoi amici animali e poi allestisce una finta eruzione che diventa esplosione vera di gas dal vulcano. Ci si diverte, nell’isola di Nim, in 94 minuti di avventura nella quale si può fantasticare di essere Nim su un’isola sperduta – in fondo cibo, telefono, computer e libri non mancano e la tecnologia è ovunque – ma anche ridere delle performance di Alexandra, che vive di fobie, mette in valigia scatole di zuppa che non potrà aprire e flaconi di disinfettante che all’aeroporto le saranno impietosamente sequestrati, supercittadina che all’improvviso si trova catapultata in un’avventura vissuta in prima persona. Il film è tratto dal libro “L’isola di Nim” della scrittrice Wendy Orr: “La storia di Nim – rilancia le sue parole il press book – parla dell’idea che tutti possiamo essere molto più coraggiosi di quello che pensiamo. Che si combattano i pirati, o che si debba attraversare la strada di fronte a casa nostra, siamo in grado di fare molto di più di quello che pensiamo”. La regia è dei coniugi Jennifer Flackett e Mark Levin. Le riprese, a parte gli interni realizzati in teatri di posa, sono state fatte sulle spiagge della Gold Coast di Queensland e nella foresta pluviale di Hinchinbrook Island, in Australia. Il film sostiene la campagna adozioni delle tartarughe del WWF Italia. Troppo idilliaco il senso della natura che le emerge? Troppo ambientalista ed eco-sostenibile per essere compatibile con la realtà? Il film è una fiaba giocosa che restituisce allo spettatore la magia del sogno. E cinema è anche sognare di vivere su un’isola sperduta ma non troppo, dove non ci saranno persone con cui parlare e animali pericolosi dai quali difendersi ma dove internet, paradossalmente, non si disconnette mai – a differenza di quanto accade nelle nostre case supertecnologiche.

Sabrina Bergamini
 
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17 replies since 4/4/2008, 15:52   522 views
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