A Ballerina's Tale, by phantomluver4ever1

« Older   Newer »
  Share  
sabrinta
view post Posted on 22/5/2008, 11:15 by: sabrinta
Avatar

He's a lion that I am proud to hunt

Group:
Moderatore globale
Posts:
8,505

Status:


ecco altri due capitoli ^_^

6.Nessuno avrebbe ascoltato,nessuno tranne lei

Meg non sapeva per quanto tempo era stata abbracciata a questo angelo perduto.Sapeva che sua madre l'avrebbe cercata presto,ma non le importò,quest'uomo aveva bisogno di lei più di chiunque altro fino ad ora.Mentre continuavano a star seduti lì abbracciati come se avessero paura di lasciarsi andare e svegliarsi da questo sogno,Meg cominciò a porsi delle domande su questo fantasma.Cosa gli era successo?Sicuramente queste lacrime non erano solo per Christine.

Dopo circa un'altra ora in cui stettero abbracciati,Meg seppe di dover ritornare altrimenti sua madre sarebbe venuta a cercarla.Guardò fisso nei suoi occhi,poi gli asciugò una lacrima e gli infilò alcune ciocche di capelli dietro l'orecchio.Si sentì come un coltello trafiggerle il cuore quando cominciò lentamente ad alzarsi.Egli guardò Meg confuso,come un bambino che non sapeva cosa avesse fatto di male.Meg gli sorrise.Lei non si sarebbe mai arrabbiata con lui per averle mentito riguardo l'essere un angelo.Capì la sua solitudine,condivise il suo senso di vuoto,comprese le sue paure di essere abbandonato,dimenticato,e comprese quasi tutto del suo tormento e delle sue lacrime.”Devo andare,”disse sorridendogli tristemente.”Si chiederanno dove sono.”

“Per favore torna da me.”chiese disperato prendendole la mano.Lei sorrise di nuovo con quel sorriso che la rendeva irresistibile agli occhi di chiunque la guardasse.Il cuore spezzato del Fantasma palpitò per un momento.

“Certo che tornerò,lo prometto,”disse Meg mormorando appena.Si tennero le mani strette finchè poterono,poi Meg tornò al mondo nel quale si era nascosta per quasi tutta la vita.

Quando Erik ritornò a casa cominciò a suonare la sua musica furiosamente.Non riusciva a concentrarsi,non riusciva a pensare.Sbattè le mani sui tasti producendo un suono orribile.Riusciva ancora a sentire il calore di Meg su tutto il corpo;poteva ancora sentire il suo profumo come se fosse seduta vicino a lui.Erik si alzò e camminò verso la riva del vasto,calmo lago.Meg lo aveva confortato quando sentiva che tutto il suo mondo stava crollando.Ora desiderava di non aver mai posato gli occhi su Christine.Lei lo aveva ferito più di quanto pensava fosse possibile,ma Meg era stata lì per asciugare le sue lacrime,per abbracciarlo quando aveva bisogno di qualcuno più di qualunque altra cosa.Nessuno l'avrebbe mai sentito piangere,tutti gli altri avrebbero arricciato il naso e sarebbero corsi via o avrebbero provato ad ucciderlo,ma non Meg,che aveva ascoltato il suo pianto e gli aveva mostrato compassione.Nessuno avrebbe ascoltato...nessuno tranne lei.Solo un emarginato poteva sentire,capire le sue lacrime come aveva fatto lei e quello era ciò che erano,due emarginati che non avevano nessuno,se non loro stessi.

Erik giocò con l'acqua torbida cercando di pensare per bene.Improvvisamente una canzone gli entrò in mente,una canzone che non riguardava la sua preziosa Christine,ma una piccola ballerina con il cuore pieno di oscurità:

Nessuno avrebbe ascoltato
nessuno tranne lei
ha ascoltato come solo gli esclusi fanno.

Costretto alla solitudine
Evitato dalla gente
Ho imparato ad ascoltare
Nel mio cuore buio ho sentito la musica.

Erik si alzò e si avvicinò al punto dove aveva appeso tutti gli schizzi e i dipinti che aveva fatto di Christine.

Desideravo insegnare al mondo
Alzarmi e vivere
Nessuno avrebbe ascoltato
solo io potevo sentire la musica

Rovistò nel mucchio di disegni per cercarne uno di Meg che ballava illuminata dalla luna sul tetto…somigliava all'Angelo della Notte.Sorrise al pensiero di Meg che danzava.

Poi alla fine,una voce nell'oscurità
sembrò piangere “Ti sento;
sento le tue paure,
il tuo tormento e le tue lacrime.”

Si avvicinò alla sua mini versione del palco dell'Opera Populaire;giocò con piccole bambole.Erik allora prese una rosa rossa dal vaso vicino,sentendone il dolce profumo.Si sedette pensando alla piccola ballerina che ispirava questa malinconica,ma bellissima canzone.

Lei ha visto la mia solitudine
Condiviso il mio vuoto interiore
Nessuno avrebbe ascoltato
nessuno tranne lei
ascoltava come solo gli esclusi ascoltano

Nessuno avrebbe ascoltato
nessuno tranne lei
ascoltava come solo gli esclusi ascoltano...

Meg tornò in fretta verso il palco sperando di non essersi persa.Non sapeva che ora fosse,ma la gente era ancora lì con delle espressioni sui volti che Meg non avrebbe dimenticato.La polizia era lì intorno cercando il Fantasma sperando di scovarlo e ucciderlo.Mentre Meg stava percorrendo di corsa un buio corridoio,una mano le afferrò il polso.Meg gridò.

“Sta zitta,bambina”mormorò severamente sua madre.

“Oh mamma,sei solo tu,”disse Meg sospirò rumorosamente.

“Dove sei stata,Meg?Non ti ho più visto da dopo lo spettacolo.”disse Madame Giry a bassa voce.

“Ero sul tetto,mamma.Dovevo allontanarmi da quell'orribile scena,”Meg rabbrividì.

“Non osare farmi una cosa del genere di nuovo,Marguerite Giry!Hai capito?”

“Si mamma,”disse Meg chinando la testa.Tornarono allora ai dormitori senza parlarsi.Si dissero 'buonanotte' e la stessa cosa accadde il giorno dopo.

Meg entrò silenziosamente nella sua stanza sperando di non svegliare Christine.Si tolse il costume e indossò la camicia da notte.Si spazzolò velocemente i capelli e li raccolse in una coda di cavallo.Si infilò a letto pensando a quello che era successo quella notte.Aveva promesso ad un assassino ricercato di andarlo a trovare di nuovo.Meg stava per addormentarsi quandò sentì sussurrare,”Meg.”Ella aprì gli occhi.Era Christine che in punta di piedi si avvicinò al suo letto e si sedette.

“Che c'è Christine?Va tutto bene?”chiese preoccupata.

“Sto bene e stanotte è stata la più fantastica delle notti!”Esclamò prendendole le mani.Sapeva di cosa Christine stava parlando,ma Meg recitò la parte della ballerina ingenua che era sempre allegra,felice,e una buona amica.

“Christine di che parli?Joseph Buquet è morto e tu dici che è stata una bella serata.Sei impallidita quando tutti noi abbiamo sentito il Fantasma durante lo spettacolo.”

“Lo so Meg,ma dopo...l'incidente Raoul e io siamo andati sul tetto.Ho capito di amarlo.Lui è venuto nel mio camerino dopo lo spettacolo per chiedermi di andare a cena con lui,io volevo andare,ma dovevo restare qui per le lezioni di canto.Dovevo andare con lui,Meg.Non dovevo restare così non avrei visto ciò che ho visto.”

“Ma quando eravamo sul tetto sapevo di voler passare il resto della mia vita con lui.Dovunque andrà io andrò.Ci siamo dichiarati amore lì sul tetto e ci siamo baciati.”

“Christine non credi di star andando un po' troppo veloce?Cioè,vi siete visti solo una volta dopo anni.”disse Meg cercando di cacciare indietro le lacrime.Odiava Christine perchè amava Raoul.Non perchè fosse gelosa,ma perchè Christine era irresponsabile e quando faceva una cosa non le importava a chi faceva del male.Sapeva che il Fantasma la amava più di qualunque altro uomo potesse amare una donna e ciò nonostante ha lasciato che il suo cuore andasse in mille pezzi.

“Ora promettimi Meg che non ti arrabbierai.”disse all'improvviso Christine.

“Cosa?”chiese Meg confusa.

“Promettimelo Meg per favore.Ne ho bisogno.Sei la mia migliore amica e non posso tenermelo dentro senza dirlo a qualcuno.”la supplicò.

“Lo prometto,”mormorò Meg.

“Meg,Raoul e io siamo segretamente fidanzati!Ci sposeremo presto spero.Me lo ha chiesto dopo avermi riportata qui.Oh non è eccitante,Meg?Sarai la mia damigella d'onore e ci saranno rose bianche ovunque,so che sono le tue preferite.”Meg non riuscì a rispondere.Christine stava per...sposarsi?Ciò non era un bene,non stava riflettendo,pensò Meg.

“Ma che vai pensando Christine?Non puoi sposare Raoul,non è sicuro.Il Fantasma lo scoprirà e tenterà di fare del male a te o a Raoul,forse a entrambi.Ricorda le mie parole Christine,non è sicuro.”disse Meg guardandola sconvolta.

“Meg mi hai promesso che non ti saresti arrabbiata.So quello che sto facendo.Non sono più una bambina.Raoul e io ci amiamo e lui mi ha promesso non mi accadrà mai nulla.”pianse Christine.

Non sapeva che tutto questo poteva portare ad una catastrofe?si chiese Meg.”Mi dispiace Christine.Ero sorpresa dalla notizia.Sono così felice per te Christine,”Meg le concesse un piccolo sorriso.

“Oh grazie,Meg.Sapevo di poter contare su di te.”così dicendo Christine abbracciò forte Meg.

“Certo Christine.”disse Meg.

Nei successivi tre mesi Meg salì di nascostò sul tetto per andare a trovare il Fantasma.Arrivava esattamente alle 11:30 e restava fin quasi all'1.Parlavano di molti argomenti e Erik voleva che Meg cantasse per lui per sentire la sua dolce voce.Erik provava a darle qualche consiglio per aiutarla a migliorare la sua voce,anche se questo lo addolorava perchè la situazione gli ricordava Christine.

La peggiore paura di Meg si avverò.Lui aveva ascoltato tutta la conversazione quando Meg era tornata nel suo dormitorio.Aveva pianto disperatamente e aveva sperato di avere Meg lì ad abbracciarlo.I due divennero amici molto velocemente.Avevano cercato così a lungo qualcuno che li capisse e quel giorno era arrivato quando Meg aveva sentito Erik per la prima volta nel camerino di Christine.

“Domani c'è il Ballo in Maschera,”disse Meg allegra.”Ci sarai?”

Lui rise.”Sappi fin d'ora che sarò lì,a guardare.Non succede niente in questo teatro senza che io lo sappia.”Meg rabbrividì.Era vero,lui sapeva tutto.

Meg capì che era tempo di tornare.Domani sarebbe stata una giornata movimentata;non sapeva ancora che la sua previsione era corretta.Cantò:

Devo andare
Si sta facendo tardi
Ci vediamo domani mio Angelo.

Lui rise di nuovo.Lei amava farlo ridere.Accadeva di rado,ma era un momento molto speciale per Meg.

“Buonanotte mia piccola ballerina,”gridò lui.


***

7.Il ballo di un angelo

Meg abbassò lo sguardo sulla maschera bianca che teneva in mano.Non era di porcellana,ma le ricordava ancora il Fantasma,che lei aveva ora il privilegio di chiamare 'Erik'.Meg aveva passato tutta la giornata nel camerino di una sarta per rendere perfetto il suo vestito.Era il primo ballo per lei e voleva ricordare questa notte per sempre.Il vestito di Meg diventava di minuto in minuto sempre più bello...perfetto.Aveva scelto di andare vestita da angelo con un vestito e una maschera bianchi.

Era finalmente arrivato il momento per Meg e sua madre di salire la grande scalinata nell'ingresso dell'Opera Populaire.Meg sembrava davvero un angelo e stava ridendo davvero per la prima volta dopo tanto tempo,era felice.Lì si stava cantando e ridendo e c'erano alcuni uomini che avevano bevuto un po' troppo champagne.

A Meg era stato chiesto qualche volta di ballare da alcuni giovani e affascinanti mecenati e aveva accettato riconoscente.Aveva temuto che nessuno le avrebbe chiesto di ballare e avrebbero prestato attenzione solo alle giovani belle e ricche donne con abiti spettacolari e piene di gioielli.Mentre Meg ballava aveva ricevuto dei complimenti per il suo vestito e per il suo modo di ballare,alcuni avevano anche detto che sembrava un angelo.Uno addirittura disse che si era innamorato di lei a prima vista,ma Meg sapeva che era tutto falso ef era solo un modo per sedurla e umiliarla.

Una volta che aveva finito di ballare con un giovane e bell'uomo,di nome Adrian,Meg andò a sedersi ad un tavolo vuoto per far riposare i piedi doloranti.Ascoltava la musica e vedeva tutte le coppie ballare con grazia.Era un mare pieno di maschere.Meg chiuse gli occhi per cercare di fissare questa immagine nella sua mente per sempre quando un uomo alto con dei pantaloni neri,giacca nera e una camicia bianca le arrivò furtivamente alle spalle e le cantò piano all'orecchio:

Mascherata!
Ogni faccia un'ombra diversa
Mascherata!
Guarda in giro,c'è un'altra maschera dietro di te


Meg aprì gli occhi.Riconobbe quella voce all'istante.Si girò piano e si trovò davanti una maschera.”Erik,”sussurrò.Lui sorrise.Il cuore di Meg perse un battito,Erik era capace di toglierle il respiro.Era così bello che Meg poteva immaginare tutto il suo viso perfetto.Poteva quasi togliere tutte le cicatrici,e modellare la sua pelle per rendere i suoi tratti simili a quelli di un angelo.

“Posso avere l'onore di ballare con questo bellissimo angelo?”chiese tendendo la mano.All'inizio Meg non riusciva a respirare.Ballare con Erik?Riuscì solo ad annuire lasciando che lui la guidasse sulla pista.Mentre danzavano parlarono poco,entrambi un po' nervosi.Meg sentiva di poter morire lì,in quel momento,tra le sue braccia.Una parte di lei voleva dire,'No' l'altra le diceva che aveva preso la giusta decisione.”Oh bene,non ci voglio pensare più,”decise.

Continuarono a ballare come cigni aggraziati dominando la pista da ballo.La gente poteva dire che fossero esperti ballerini e si potevano chiedere chi era quella misteriosa coppia.Tutti erano confusi,tranne una certa maestra di ballo.Lei sapeva chi era la giovane donna e sapeva anche chi stava ballando con sua figlia.Presto il ballo finì,sia Meg che Erik respiravano a fatica.Erik prese la mano di Meg e se la portò alle labbra facendo rabbrividire la ragazza non per la paura,ma per qualcos'altro.”Signorina,è stato un piacere ballare con una tale dea della bellezza,ma purtroppo devo andare,ho un impegno che mi aspetta,”disse sparendò nell'oscurità.

Meg tenne gli occhi nel punto in cui egli era sparito.”Ti stai divertendo mia cara?”Meg sussultò e si girò a fissare sua madre.

“Mi hai spaventato mamma,”disse Meg portandosi una mano al cuore.

“Mi dispiace mia cara io...”Madame Giry si interruppe quando la Morte Rossa in persona si palesò in cima alle scale.Meg lo guardò affascinata.Sapeva che era Erik,se lo sentiva.Egli cominciò a cantare:

Perchè così silenziosi,signori cari?
Pensavate che vi avessi abbandonato?
Vi sono mancato,signori?


Cominciò a scendere le scale.Tutti rimasero senza fiato dal orrore.

Vi ho scritto un'opera.

Tirò fuori una cartella piena di fogli di musica,schizzi di costumi di scena,schizzi delle scene,ecc.

Ecco qui,la partitura finita.

Lanciò la cartella sul pavimento di fronte ai due managers e sguainò la spada con un teschio sul manico.

Don Juan Trionfante!

Madame Giry prese la mano di sua figlia e la strinse forte.

I più cari saluti a tutti
Solo qualche piccola istruzione prima che la scena abbia inizio


Egli notò Carlotta in piedi e tremante.Il Fantasma cominciò a camminare puntando la spada verso di lei.

Carlotta deve imparare a recitare
non continuare a pavoneggiarsi sul palco.


Piangi stava in piedi di fronte a Carlotta spavaldamente,ma indietreggiò quando al spada puntò lui.

Il nostro Don Juan deve perdere un po' di peso
non è salutare per un uomo dell'età di Piangi


Il Fantasma tornò indietro verso i due managers,puntando la spada ora su di loro.

E i miei managers devono imparare che il loro posto è in ufficio
non nell'arte.


Il Fantasma vide Christine in fondo alla scalinata,era magnifica.Allora tirò indietro la spada e cominciò a camminare verso di lei.

Mentre la nostra star,la Signorina Christine Daae...
Senza dubbio farà del suo meglio
Lei sa,tuttavia
che se vuole eccellere
ha ancora molto da imparare
Se l'orgoglio la farà tornare da me,il suo maestro
Il suo maestro...


Tutti stavano guardando loro due in silenzio chiedendosi cosa stava succedendo.Il Fantasma la guardava con disappunto per averlo tradito.Notò l'anello che lei portava al collo e che si faceva beffe di lui.

Le tue catene sono ancora mie

Afferrò l'anello e,parlando,disse,”Tu mi appartieni!”

Il Fantasma strappò l'anello dalla catena e corse su per le scale.Meg continuava a guardarlo affascinata.Il Fantasma fece a tutti un inchino irridente e cadde in una botola.Meg sorrise al pensiero di Erik che progettava l'intera notte e che trovava il tempo per ballare con lei.Fu improvvisamente risvegliata dai suoi pensieri quando sentì la gente trasalire mentre il Visconte De Chagny saltava nella botola senza sapere quali segreti avrebbe conosciuto e quali orrori lo aspettavano lì.
 
Top
15 replies since 7/5/2008, 14:24   433 views
  Share