From my solitude, by Nade-Naberrie

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view post Posted on 7/5/2008, 14:31
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Questa ff -che potete trovare qui - racconta la vicenda dal punto di vista di Erik...spero vi piacerà.

1.Il debutto della Piccola Lotte

Ad essere sinceri,lei non provava alcun interesse per me all'inizio.

Stavo tornando al mio solito posto nel palco cinque a lasciare un piccolo segno della mia gratitudine per la generosa Madame Giry,che ancora una volta aveva provveduto a lasciare il mio posto riservato e il salario pagato in tempo.Mentre scivolavo nel umido,buio passaggio dietro le mura della cappella,per la prima volta udii la sua vocina,che tremava leggermente mentre mormorava quella che io pensavo fosse una qualche preghiera.Sbuffai piano,continuando per la mia strada;la mia fede in un Dio benevolo e compassionevole era stata distrutta quando aveva gettato la prima immeritata disgrazia sulla mia carne quasi vent'anni prima. Se un Dio di questo tipo fosse esistito,perchè mi avrebbe maledetto così?Cosa avevo fatto per meritare un destino così crudele?
Il sangue mi salì alle guance a quel pensiero,e la mia mano si mosse istintivamente alla liscia maschera d'avorio che copriva il lato destro del mio volto. Una volta che fui convinto che fosse ancora ben a posto(ora realizzo che era superfluo,nessuno poteva vederla comunque),continuai a camminare nell' oscurità attraverso i passaggi nascosti dell'Opera Populaire ,senza ulteriori episodi di cui parlare.Madame Giry era via da qualche parte,così ne approfittai per lasciarle un ventaglio color cremisi bordato di pizzo nero,che la Contessa DeBleuc aveva lasciato nel palco otto due notti prima.Tornando nella mia dimora,quasi mi lanciai su quel pomposo di Piangi,ma era così in preda ai fumi dell'alcool che non si curò di me,e così scivolai nel corridoio più vicino senza essere notato.

Ma quando raggiunsi di nuovo il passaggio dietro le mura della cappella,udii una dolce voce,quasi un sussurro,che fece interrompere il mio cammino.

You once told me
of an Angel of Music
You once promised
That once in heaven
You'd send me an angel
A guide and a guardian
Now Father, in heaven
I ask you...
I beg you...
Where is he?
Where is my angel?


Affascinato dalla splendida melodia emessa da quella bambina,mi arrampicai attraverso una botola fino al soffitto e da lì guardai giù verso di lei attraverso una crepa nella pietra ricoperta di muschio.
Restai senza fiato nel vederla.
Era solo una bambina,di otto o nove anni.Riccioli castani le cadevano sulla schiena,e i suoi grandi occhi pieni di lacrime,dello stesso colore dei capelli,erano fissi sulla candela accesa sopra la foto del padre.La sua carnagione era bianca come il latte e pallida,con chiazze rosse dovute alle lacrime che rigavano le sue guance scarne.La stanza era fiocamente illuminata;solo quell'unica candela forniva luce alla buia cappella,ma i miei occhi erano ben abituati al buio.Ella era sola.

Where is he?

Where is my angel?


La sua triste canzone svanì nel silenzio,e un fiume di lacrime scorreva sulle sue guance rosee.
"Christine?Christine?" un'altra bambina chiamò dalla stanza accanto,"sei lì sotto?"
La bambina guardò su,trasalendo.Si asciugò velocemente le lacrime dagli occhi e si schiarì la voce.
"Sono qui sotto,Meg",disse.
Un secondo dopo,il pallido viso della piccola Meg Giry si affacciò dall'arco di pietra crollato.I suoi grandi occhi castani si guardarono attorno febbrilmente prima di osare mettere piede nella stanza.Tese la sua piccola mano alla sua giovane amica con urgenza.
"Vieni Christine.Non dovresti stare qui giù da sola,"sussurrò Meg,facendo vagare incessantemente gli occhi nella stanza.
La piccola brunetta,Christine,dissi tra me e me,non si mosse.I suoi grandi occhi castani tornarono a guardare la foto di suo padre e sospirò.
"Non parlare più di fantasmi Meg,davvero.Non esistono cose del genere."
Soffocai una risata.Non cose del genere,certo.
"Ma esistono!"strillò Meg,poi si coprì la bocca con una mano,i suoi occhi si spalancarono terrorizzati mentre gettavano un'altra occhiata alla stanza.Si rannicchiò vicino a Christine,mentre le esili braccia si ricoprivano di pelle d'oca."Piangi giura di averlo visto un momento fa,e Monsieur Buquet..."
Imprecai tra me e me.Quel dannato pazzo di Piangi alla fine mi aveva visto.Non importa-Christine confermò le mie speranze un momento dopo mentre scuoteva la sua testa ricciuta.
"Oh,Meg"sospirò,sorridendo cordialmente alla sua amica."Monsieur Piangi è così ubriaco che non riesce a stare in piedi;probabilmente ha avuto un'allucinazione.E Monsieur Buquet ti racconta quelle storie solo perchè sa che tu ci credi."
"Ma- ma- "
Christine coprì la bocca dell'amica con un dito."Salirò tra un secondo,Meg"le assicurò."Te lo prometto."I suoi occhi di colpo si velarono della solita tristezza mentre tornava a fissare la foto del padre.
Meg esitò,scrutando di nuovo la stanza,poi si precipitò fuori senza ulteriori lamentele."Sbrigati!"le disse.
Sola ancora una volta,o così credeva,la piccola Christine congiunse le mani e cominciò a pregare di nuovo per l'angelo che suo padre le aveva promesso..l'Angelo della Musica.
Guardai la sua veglia in silenzio ancora per un momento o due finchè un rumore di passi sulla pietra mi riportò alla realtà.Madame Giry in persona apparve dall'arco di pietra un momento dopo,un cipiglio arrabbiato sul suo viso solitamente grazioso.
"Christine,ho mandato Meg giù da te nemmeno cinque minuti fa!"sussurrò.Le tese la mano e aiutò la bambina ad alzarsi,poi indicò significativamente le scale dalle quali veniva."Le prove sono iniziate cinque minuti fa,Mademoiselle Daaé;le suggerisco di sbrigarsi."
Con questo,Christine fece una veloce riverenza,si scusò,e corse su per le scale verso la sala principale.Madame Giry indugiò ancora un pò nella cappella,poi improvvisamente guardò dritto verso di me,prendendomi di sorpresa.Un momento dopo guardò altrove emettendo un acuto sospiro,e spense l'unica candela,lasciandomi nella totale oscurità ancora una volta.
Restai in ascolto finchè l'eco dei suoi passi non si estinse,poi scivolai silenziosamente attraverso la botola e giù attraverso numerosi tunnels e corridoi,facendomi strada nell'oscurità a memoria e procedendo a tentoni,mentre la splendida voce della piccola Christine Daaé ossessionava la mia mente e la mia anima.



2.Presentazione ad un Angelo

Scoprii presto che la dolce Christine correva giù nella tranquilla solitudine della cappella ogni notte nella sua ora libera prima della prova serale per pregare e cantare e chiedere al padre di mandarle il misterioso Angelo della Musica.E ogni notte io l'aspettavo trattenendo il respiro, osservandola compiere la sua triste routine con occhi spalancati al potenziale racchiuso dentro quella incredibile bambina.Presto divenne la mia fonte d'ispirazione e la mia ossessione;risvegliò la musica in me,e per giorni interi non feci altro che comporre,seduto al mio organo,alcuni dei più emozionanti brani della mia carriera.Non mangiavo,non dormivo,mi fermavo solo in quell'ora di notte per salire fino al soffitto della piccola cappella e vederla.
Una settimana dopo quella notte in cui per me lei aveva "debuttato" mi venne un idea.
Era terribilmente rischioso.Se mai l'avesse scoperto...
Ma come avrebbe potuto?Era scossa dal dolore;questo era chiaro.La povera bambina si aggrappava disperatamente a ciò che le restava del padre e a quella promessa che non avrebbe mai potuto essere esaudita,se non da me.
Si,era terribilmente rischioso.Ma ero disposto a rischiare qualunque cosa pur di placare questa giovane e brillante artista,questa bambina che soffriva come io soffrivo,e che possedeva un dono che,se ben guidata,avrebbe potuto rivelarsi estremamente vantaggioso.
E così,esattamente sette notti dopo il "debutto" della piccola Christine,aspettai appena fuori dalla botola,come sempre,fremendo.Lei arrivò come previsto,si fece il segno della croce,si inginocchiò,le mani congiunte.Mentre accendeva la candela con un fiammifero,cominciò a cantare quel canto che ormai era inciso nella mia memoria:

You once told me
of an Angel of Music
You once promised
That once in heaven
You'd send me an angel
A guide and a guardian
Now Father, in heaven
I ask you...
I beg you...
Where is he?
Where is my angel?


L'ultima nota era appena uscita dalla sue labbra quando aprii le mie per rispondere:

Beautiful child,
Lost in darkness,
Such loss and despair you have known,
Don't fear, little child;
I will show you
You are not alone!


Attesi con il fiato sospeso la sua risposta.I suoi occhi castani si spalancarono,prima per il terrore,poi per il sollievo.Lacrime di gioia scesero dalle sue pallide guance,e cominciò a tremare quasi quanto me.Un radioso,bellissimo sorriso le rischiarò i lineamenti delicati quando finii.

Angel, I hear you
Speak, I listen
Stay by my side
Guide me!


Ugualmente un largo sorriso si aprì sul mio viso per la sua gioia.Gioia basata su una bugia,si..ma non mi importava.
Uno sguardo a quel grazioso visino bastava a dissolvere ogni dubbio avessi sul continuare o meno.E certamente non potevo abbandonare ora la mia idea;avevamo passato il punto di non ritorno.Da ora in avanti,io sarei stato il suo Angelo della Musica,sua guida e tutore,suo maestro e caro amico.



3.Pensami

Credo che mi avesse visto.Sembrava che lo sguardo freddo e penetrante di Madame Giry mi seguisse dappertutto all'interno dell'Opera,ma non ne parlò mai a nessuno eccetto quando mostrò le mie lettere ai relativi destinatari.Malgrado il suo rispettoso silenzio,la mia incapacità di celarmi a lei mi rendeva inspiegabilmente nervoso.Trovavo rifugio nell'ombra,conforto al pensiero di poter sparire quando ce ne fosse stato bisogno.Per questa ragione,provai invano a nascondermi negli angoli più scuri delle scenografie sovrastanti il palco mentre la lettera cadeva svolazzando ai suoi piedi.Lei non guardò su-sembrava che sentisse la mia inquietudine-ma abbassò il capo mentre la raccoglieva con delicatezza,osservando il sigillo rosso cremisi.Girò la busta e scrutò il testo scribacchiato in rosso con occhi socchiusi,poi si voltò e si incamminò a grandi passi verso i due nuovi impresari.

"La Carlotta tornerà",si rassicurava Andre mentre Madame Giry gli si avvicinava da dietro.Soffocai uno scoppio di risa;Non avrei scordato presto la vista della scenografia che era crollava su quella faccia da maiale italiana.Non avrei dimenticato il sorriso che le sue grida avevano suscitato in Christine.Ora niente le sbarrava la strada,era tempo che presentasse il suo grande talento a tutta Parigi.

"Lo pensate davvero,Monsieurs?"chiese Madame Giry con tono divertito,un sopracciglio ben delineato leggermente sollevato.Inclinò il mento,alzandolo con un'aria di stanca esasperazione mentre dava la busta ad Andre."Ho un messaggio,sir,dal Fantasma dell'Opera."

Senza leggerne il contenuto,lei sapeva dal recapito cosa volevo dire a quei due ingenui uomini d'affari,e lo disse con fermezza,malgrado l'acuto chiacchiericcio e le grida delle ragazze del coro alla vista dell'ormai familiare timbro a forma di teschio.

"Il Fantasma dell'Opera!"cinguettarono le ragazze,incantate e impaurite insieme.I miei occhi corsero a Christine,che si mordeva le labbra pensosamente.Annuiì,si stava preparando.Le avevo parlato dei miei piani la notte prima,avvisandola che presto La Carlotta sarebbe stata "malata",lasciando libero il ruolo principale dell'Annibale perchè lei lo reclamasse.Avevamo ripassato la canzone tratta dal terzo atto tutta la notte.Era pronta.

"Oh,Dio del cielo,siete tutti ossessionati!"intervenne Firmin,lanciando uno sguardo di disgusto al gruppetto di ragazze.

Madame Giry agitò la mano con noncuranza."Vi dà semplicemente il benvenuto nel suo Teatro dell'Opera,e comanda di continuare a lasciare il palco 5 vuoto per lui,e vi ricorda che il suo salario è in arretrato."
Quasi soffocai una risata mentre i visi degli impresari diventavano pallidi,gli occhi fuori dalle orbite."Il suo salario!"farfugliò Firmin.
"Monsieur Lefevre gli dava ventimila franchi al mese."disse Giry alzando le spalle.
"Ventimila franchi?"Gli impresari erano l'uno vicino all'altro,e così non potei trattenere una risata sinistra.
"Forse potrete offrirgli di più con il visconte come vostro mecenate."Adorai quella donna più che mai in quel momento.
"Madame,speravo di annunciarlo pubblicamente stasera,quando il visconte si sarebbe unito a noi per il gala!Ma ovviamente,ora dovremo cancellarlo,visto che a quanto pare abbiamo perso la nostra star!"obiettò Andre,strappando la mia lettera in mille pezzi senza aprirla mentre le ragazze del coro e tutti gli altri ancora una volta proruppero in un rumoroso chiacchiericcio su quella piccola novità.Alzai gli occhi al cielo;sapevo davvero poco di quel ragazzo,ma sospettavo che fosse un idiota e una testa calda come i nuovi impresari.Se così fosse stato,non sarebbe stato un anno piacevole per nessuno di loro...
Firmin sudava freddo,appoggiando una mano tremante sull spalla del collega."Un tutto esaurito,Andre!Dovremo restituire un tutto esaurito!"
Andre lanciava sguardi disperati al gruppo di attori che si erano avvicinati per ascoltare la concitata conversazione."Si-sicuramente deve esserci una...una sostituta!"
Il maestro,Reyer,era dietro di lui;il suo viso era sempre più paonazzo,e una vena sul collo iniziò a gonfiarsi."Non esiste una sostituta per La Carlotta!"gridò.
"Christine Daaé potrebbe cantare,sir."suggerì Madame Giry.-Avrei potuto baciarla.
"Cosa?una ragazza del coro?"sbuffò Firmin,senza farsi impressionare."Non sia sciocca".Per poco non sguainai la mia spada e tagliai un'altra scena per farla cadere su di lui,ma Giry parlò per me.
"Ha preso lezioni da un grande maestro."
Tutti gli occhi furono su Christine,che aspettava pazientemente che prendessero una decisione.Teneva il mento alto e un timido sorriso a nascondere l'ansia che solo un occhio esperto poteva percepire.
"Davvero?Da chi?"domandò Andre
Christine esitò."Non conosco il suo nome,Monsieur."Era vero.Si rivolgeva sempre a me chiamandomi "Angelo",e di certo non poteva raccontare a quei due idioti una storia come quella.
Madame Giry salvò di nuovo la situazione,giusto in tempo,mettendosi dietro la mia pupilla e posandole una mano sulla spalla."Lasciate che canti per voi,Monsieur",insistette."Ha avuto un grande maestro."Rilassai la mano che stringeva la mia spada mentre gli impresari si scambiavano sguardi e scrollavano le spalle sconfitti.
"Va bene,"acconsentì Andre facendo cenno a Christine."Vieni avanti,non essere timida."Christine guardò esitante Madame Giry,che le fece un cenno col capo.Con un respiro calmo e regolare,la mia talentuosa alunna avanzò per prendere posto al centro del palco,fissando con calma il maestro sotto di lei.
"Dall'inizio dell'aria allora,Mademoiselle",la istruì Reyer,sollevando il viso baffuto per scambiare dei cenni con Christine.Si sedette al pianoforte,iniziando a suonare a memoria i soliti accordi.Li avevo imparati un pò,come al solito battevo il ritmo della canzone con il piede sul pavimento di pietra,le mie dita si contraevano istintivamente al suono del pianoforte.
"Canta come hai fatto la notte scorsa,angelo mio,"mormorai,"e andrà tutto bene."Credetti quasi di vederla rilassarsi un pò a quel mio incoraggiamento appena sussurrato.
Firmin,scettico,si passò una mano sul volto,le sopracciglia sollevate."Andre,questo è troppo per i miei nervi,"borbottò.Andre non badò a quel commento,gli avidi occhi fissi su Christine."Beh,è veramente graziosa..."Lo guardai con occhio torvo per quel commento,ma ci passai sopra per meditarci in un altro momento.Ora era arrivato il momento che Christine brillasse,dopo tutti questi anni,e io non volevo nè potevo interromperlo.
Le incessanti grida che giungevano dal backstage si smorzarono gradualmente per ridursi in bassi mormorii e quindi in silenzio quando Christine finalmente cominciò a cantare.

Think of me,
Think of me fondly
When we've said goodbye.
Remember me, once in awhile,
Please promise me you’ll try!
When you find that once again you long
To take your heart back and be free,
If you ever find a moment,
Spare a thought for me!


Era perfetta,meglio di tutte le altre volte in cui l'avevo sentita cantare.Irradiava eleganza e passione;i suoi occhi brillavano di gioia mentre la musica le riempiva l'anima.I miei occhi si riempirono di lacrime per l'emozione e per il sollievo mentre la guardavo dalle travi sopra di lei;ci era riuscita.
E il resto,come si dice,è storia.

 
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spands72
view post Posted on 7/5/2008, 17:10




già. il resto è storia.... purtroppo!!
bellissima grazie!
 
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view post Posted on 22/5/2008, 11:18
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4.L’Angelo della musica

Mi attese pazientemente,le mani congiunte mentre si inginocchiava davanti alla foto del padre.Sorrisi vedendola;la mia piccola bella Christine era diventata un bellissima giovane donna apparentemente in una notte.Sembrava solo ieri che l'avevo scoperta sola e tremante nella cappella sotterranea,ma in realtà,erano passati dieci anni da quella notte fatale,e ora la mia intelligente,giovane pupilla piena di talento era la star emergente dell'Opera Populaire.

Il mio cuore si era riempito d orgoglio durante la sua esibizione(benchè fossi piuttosto seccato con quel fastidioso visconte,che si era preso il mio posto durante il suo debutto all'Opera).La sua voce aveva incantato il pubblico piacevolmente sorpreso;quella dolce melodia non era mai stata cantata con tanta grazia...il motivo risuonava ancora nella mia testa,e l'avrebbe fatto per il resto della mia vita:

Think of me,
Think of me fondly
When we've said goodbye
Remember me
Once in awhile
Please promise me you'll try


Che domanda inutile!Come poteva qualcuno dimenticare quella voce angelica?E infatti ora tutta Parigi mormorava con eccitazione un nuovo nome:Christine Daaé era la nuova prima donna,gridavano eccitati.Avevo già contato quattro inviti per cantare in feste private,tra cui quello del Duca De Montclaire e quello della Contessa Malina DuPont.Girava voce all'Opera che Christine avrebbe presto preso il posto de La Carlotta come primo soprano;era tempo che quegli imbecilli eliminassero quell’orrida cantante italiana di opera.La Carlotta non cantava;strillava.Buquet era il prossimo della mia lista a doversene andare;lui ed io continuavamo a scontrarci nei nostri incontri casuali,e le sue storie erano sempre più grottesche e erotiche ogni giorno.Egli aveva completamente influenzato le ballerine più giovani;ora si muovevano in gruppi,lanciando febbrilmente sguardi al di sopra delle loro spalle come aveva fatto Meg Giry quando era bambina.

Scossi il capo per liberarmi di quel pensiero,e rivolsi la mia attenzione dalle espressioni terrorizzate sui visi delle giovani ballerine a quello paziente,pensoso della mia Christine piena di talento.Non potevo impedirmi di sorridere guardandola; era stata davvero brava.

Brava, brava, bravisima...cantai.Lei fece un largo sorriso,un rossore le salì alle deliziose guance,e abbassò gli occhi umilmente.Aprì la bocca per parlare,ma un'altra voce,più acuta e meno elegante,risuonò nella stanza

"Christine?Christine?"

Christine...echeggiai,trasudante di tenera,amorevole ammirazione.Il suo sorriso si allargò,ma volse la sua attenzione all'altra voce.

Soffocai un sospiro esasperato mentre Meg Giry entrava allegramente nella stanza,un sorriso che le andava da un orecchio all'altro.Ella si inginocchiò affianco all'amica,non più spaventata dall'oscurità o dal misterioso Fantasma dell'Opera che si supponeva abitasse nel teatro.Anche Meg era diventata una graziosa giovane donna-certo,non tanto graziosa quanto Christine.Pensavo che,avessi avuto il tempo di istruirla per bene,avrebbe potuto rivaleggiare con la sua voce.

Ma al momento ero troppo preoccupato della carriera di Christine per preoccuparmi di certe cose.

Ascoltai mentre la mia pupilla ricordava la storia della morte del padre e la promessa finale,e lentamente,silenziosamente,scesi dal soffitto,chiudendo la botola piano dietro di me.Così alla fine cominciò a raccontare a Meg del suo misterioso tutore..

Il pensiero fece salirmi sul viso uno sciocco sorriso soddisfatto.Lei non si vergognava di me..no,per niente.Mi adorava,adorava il suo insegnante,il suo Angelo della Musica.La ascoltai affermarlo per tutta l'opera mentre allacciava il solito motivo,

Angel of Music,
Guide and Guardian,
Grant to me your glory!
Angel of Music,
Hide no longer,
Secret and strange angel!


Esitai,appoggiandomi pensosamente all' umido,muschioso muro di pietra.Forse,pensai,era tempo di esaudire il suo desiderio,e lasciarle vedere il suo Angelo per la prima volta.

La mia mano salì,spontaneamente,alla maschera d'avorio ancora una volta,mentre lacrime di amaro rimorso mi pungevano dietro gli occhi.Le allontanai rabbiosamente,gettandomi il mantello alle spalle,e scesi rapidamente alla mia casa sul lago.Una volta lì,strappai la tenda di velluto rosso dallo specchio,e fissai a lungo la mia immagine riflessa.

Beh...almeno metà della mia faccia era passabile.Avrei fatto si che fosse l'unica metà che lei avrebbe visto.Non potevo sopportare il pensiero che quei bellissimi occhi castani si spalancassero terrorizzati alla vista di questa disgustosa,rivoltante,orrenda deformità...e inoltre,non esiste qualcosa come un angelo deforme.

Soddisfatto del mio piano e improvvisamente irrequieto per l'attesa,iniziai ad ammucchiare ed organizzare le carte che ingombravano il mio scrittoio,e a armeggiare con i comandi delle candele che fuoriuscivano verticalmente dal lago.C'era così tanto da fare,e così poco tempo...per la prima volta nella mia vita,quella notte avrei avuto compagnia.

***

5.Lo specchio

Percorsi lo stretto,angusto corridoio dietro lo specchio del suo camerino,le mani strettamente giunte dietro la schiena.Minuscole gocce di sudore mi ricoprirono il viso e la schiena;la maschera sembrava stranamente soffocante quella notte,imprigionando e serbando la mia pelle deturpata.Il mio respiro si fece irregolare,e non riuscivo a rallentarlo.

Ad ogni modo,lei poteva apparire improvvisamente dalla porta,seguita dalle grida estatiche del fior fiore della società.Il party stava per cominciare,ma la mia brillante studentessa aveva bisogno di regole...

Dopo quella che sembrava fosse un eternità,la maniglia della porta si mosse,e la mia elegante,radiosa Christine entrò proprio come me l'ero aspettata.I suoi occhi si spalancarono alla vista di tutti i fiori,ma fissarono l'unica rosa rossa che soddisfava la sua vanità,stretta da un nastro nero come mia firma.Madame Giry guardò dalla porta con un sopracciglio arcuato in un'espressione illeggibile.

"Sei andata molto bene,mia cara.Lui è molto contento di te,"disse mentre Christine toccava la rosa.Mi mancò il respiro,e mi premetti contro lo specchio,smanioso di andare da lei senza ulteriore indugio.Giry chiuse la porta dietro di sè-ancora una volta avrei potuto giurare che guardasse direttamente verso di me con condiscendenza,come se sapesse cosa stavo progettando.Non mi preoccupai,niente e nessuno importava tranne Christine...

Mi schiarii la voce con calma,preparandomi a cantare quando quel dannato visconte aprì la porta.All'inizio Christine non se ne accorse;i suoi occhi erano incollati alla mia rosa.Non ero cieco nè stupido;sapevo perchè era venuto.Il mio petto si gonfiò in segno di sfida-lascialo provare e corteggiarla!La sua anima mi apparteneva...

"La Piccola Lottie con la mente vagava,"disse il ragazzo con una voce sgradevolmente affascinante,scuotendo Christine dal suo sogno ad occhi aperti."La Piccola Lottie pensava,'mi piacciono di più le bambole,gli spiritelli o le scarpe?' "

Ringhiai nel profondo-un suono disumano,così possessivo e amaramente geloso che me ne sorpresi io stesso.Con un colpo del mio mantello,mi girai sui talloni e corsi giù nel corridoio,attraverso sei botole,e due rampe di scale.Giunsi senza fiato fuori dal camerino di Christine,dove Madame Giry stava appoggiata al muro,facendo roteare una chiave attorno all'indice.Sollevò un sopracciglio,disapprovando un pò quel mio essere senza respiro,poi roteò i suoi mordaci occhi blu e mi lanciò la chiave.

"Spero tu sappia cosa stai facendo,Erik,"mormorò,lanciando ansiosamente uno sguardo verso la porta."Quella bambina crede in te con tutta se stessa"

"E io intendo prendermi cura di lei,"le assicurai con uno sguardo così serio che ella abbassò la guardia e mi offrì uno dei suoi rari sorrisi.I suoi occhi scattarono di colpo alla porta mentre la maniglia girava,ma mi ero già lanciato nell'ombra.Ella si schiacciò contro il muro cosicchè la porta le si aprì di fronte,proteggendola dalla vista del turbolento visconte.Mentre il ragazzo gridava,chiamando il suo cameriere,chiusi la porta con uno scatto,e poi a chiave per sicurezza prima di ridare la chiave a Giry strizzandole un'occhio con gratitudine.Ella sospirò,alzando le mani in un gesto che diceva chiaramente che non voleva avere niente a che fare con tutto ciò,e seguì velocemente il visconte.

Notando una scorciatoia che avevo dimenticato prima,battei rapidamente su un mattone vuoto alla sinistra della porta di Christine,punendomi per essermene dimenticato nella fretta,e scivolai attraverso il muro mentre roteava su un cardine.Ancora sconvolto per la cattiva condotta della mia pupilla,attaccai a cantare rabbiosamente:

Insolent boy, this slave of fashion
Basking in your glory!
Ignorant fool, this brave young suitor
Sharing in MY triumph!


Raggiunsi di nuovo lo specchio e da lì guardai attentamente Christine.Ella rimase paralizzata dalla paura,non abituata al mio aspro tono di voce.Il mento le tremò leggermente mentre si guardava attorno con occhi spalancati.

Angel, I hear you;
Speak, I listen!
Stay by my side,
Guide me!
Angel, my soul was weak,
Forgive me-
Enter at last, Master!


La sua dolce,innocente canzone sciolse in un attimo il muro di ghiaccio attorno al mio cuore,e di colpo mi odiai per averla spaventata.Non era colpa sua se il ragazzo non poteva toglierle gli occhi di dosso...e lei non poteva evitare le vecchie conoscenze.

No,la colpa non era della mia impeccabile,perfetta Christine,ma di quell'arrogante,testa calda Raoul de Chagny.Avrei trattato con lui abbastanza presto.

Sorrisi,respirando appena.

Flattering child, you shall know me
See why in shadow I hide
Look at your face in the mirror
I am there inside!

Con un agile movimento del polso,colpii la leva di un dispositivo che avevo inventato l'anno precedente.Le luci nell'altrimenti buio corridoio proclamavano la vita,e un pannello scorrevole dietro lo specchio si aprì,permettendole di posare lo sguardo su di me per la prima volta.

La fissai,e lei mi fissò.Le sue labbra rosee e piene erano aperte per la meraviglia,con le punte sollevate nell'ombra di un sorriso.Il cuore mi martellava spietatamente nel petto mentre lei si avvicinava sempre più.La mia mano guantata si tese spontaneamente,non avevo più alcun controllo sulle mie funzioni corporee.I suoi occhi rimasero incollati ai miei-castani nei blu-mentre le cantavo,accennandole...

I am your Angel of Music,
Come to me, Angel of Music...


E lei lo fece,era vicina...così vicina...e allungò quel'esile,pallida mano,e la posò delicatamente nella mia.La sua mano era calda,ed emanava un'onda di elettricità che guizzò nel mio braccio.Un sorriso di tenera incredulità le schiuse le labbra,e si diffuse sulle mie.Realizzai in seguito che ero stato così surreale per lei quanto lei per me...e ora eravamo uniti,noi che avevamo fuso le nostre musiche,eravamo stati unici compagni e fonti d'ispirazione l'uno dell'altro,ora eravamo anche esseri tangibili.

Quasi annegai nei sui occhi mentre cominciavamo la nostra discesa nel regno della musica della notte.
 
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spands72
view post Posted on 22/5/2008, 13:36




insomma, sulla perfetta Christine, innocente e tutto il resto ho i miei dubbi!! ma tanto ci và a cozzare sempre sulla perfezione.
grazie, attendo notizie!
 
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view post Posted on 23/5/2008, 11:07
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6.Il Fantasma dell'Opera


Da quel momento in poi,lei non si rivolse più a me come al suo Angelo...e cioè,fino alla fine.Da quando per la prima volta la sua mano si posò nella mia e io l'ebbi resa da concetto ad essere tangibile, fui sempre chiamato"Il Fantasma dell'Opera"-un nome che avevo considerato essere infantile e irritante fin quando non era stata Christine a pronunciarlo,a quel punto accettai quel nome piacevolmente.Comunque ella volesse ammettere il mio aspetto era proprio bello,specialmente mentre la sua bocca era aperta per lo stupore come ora.

I suoi occhi non abbandonarono il mio viso.Arrossii violentemente,ma mantenni un'espressione calma,sicura di me nel vano tentativo di nasconderlo.Christine sembrava particolarmente interessata alla mia maschera,alla mia frustrazione senza fine,e continuava a cercare di guardarmi da un'angolazione che rivelasse la carne sotto.

Camminammo in silenzio per un paio di minuti prima che ella cominciasse a cantare inaspettatamente.Era una melodia che avevo usato nelle sue lezioni,ed ella sembrava divertirsi mentre sceglieva i versi appropriati.

In sleep he sang to me,
In dreams he came...
That voice which calls to me,
And speaks my name
And do I dream again?
For now I find
The Phantom of the Opera is there
Inside my mind.

La mia anima volò con il suono della sua voce,e fui obbligato a continuare il noto esercizio con un melodia inventata da me.Questo gioco di composizione si giocava in due.

Sing once again with me
Our strange duet
My power over you
Grows stronger yet
And though you turn from me
To glance behind
The Phantom of the Opera is there
Inside your mind

Proprio un motivo orecchibile...non uno dei miei migliori,lo ammetto,ma abbastanza semplice da usare come sbocco creativo.Avevo imparato molto tempo fa che Christine e io comunicavamo meglio attraverso la musica-era un linguaggio che entrambi parlavamo e capivamo fluentemente,noi non ci annoiavamo spesso con discorsi banali quando bisognava chiedere o spiegare qualcosa.

Those who have seen your face
Draw back in fear
I am the mask you wear...


Non mi piaceva la direzione che la canzone stava prendendo,nè il suo sguardo sempre più curioso che era fisso sulla mia maschera.Usando la mia influenza su di lei(per la verità,quando cantavo,lei entrava in una sorta di estasi,ascoltando e obbedendo a qualunque cosa le dicessi),mi interruppi di colpo,cambiando argomento e tornando a quello che noi condividevamo più intimamente,

It's me they hear...

Arrivammo alla fine di una sala poco illuminata ed entrammo in un corridoio dall'alto soffitto,dove il mio stallone nero,Cesar,aspettava pazientemente.Misi Christine in groppa e lo condussi giù per uno scivolosa discesa di pietra al punto dove il lago incontrava il quinto sotterraneo del Teatro.Christine scivolò dolcemente dalla sella del cavallo,permettendomi di afferrarla per la vita mentre i suoi piedi toccavano terra.Allo stesso tempo attratti e intimiditi dalla vicinanza dei nostri corpi(e realizzando per la prima volta che lei era vestita succintamente con lingerie bianca),mi girai velocemente,facendo un gesto con la mano libera verso la barca che ondeggiava dolcemente nell'acqua torbida.Fissai bene le redini di Cesar ad una parete vicino all'acqua e gli lanciai una balla di fieno,poi saltai con grazia nella barca di fronte a Christine,che diventava sempre più incerta.

Iniziai a cantare di nuovo mentre remavo verso la mia dimora,questa volta mi riunii a Christine nota dopo nota in un duetto incantato:

Your/my spirit and your/my voice
In one, combined,
The Phantom of the Opera is there
Inside your/my mind.


Se il contenuto non fosse stato così serio,avrei riso.La mia intelligente Christine mi conosceva così bene...non smetteva mai di sorprendermi,e le due voci erano diventate sempre una.Divenne di nuovo silenziosa,ma continuò a a guardarmi a bocca aperta con meraviglia.La esortai a cantare,chiamandola mio Angelo della Musica,quando ovviamente aveva deciso lei di dare a me questo soprannome.Ella mi obbedì volentieri,la sua bocca formò una "o" perfetta mentre la sua voce cresceva e calava armoniosamente,dimostrando la piena capacità della sua estensione vocale.L'avevo totalmente sotto il mio incantesimo-l'incantesimo della musica-ed ella,di rimando,aveva ipnotizzato me.

Infine arrivammo al cancello della mia casa,che apparve in maniera adeguata come avevo programmato di fare all'inizio della serata.Anche le candele,di conseguenza salirono dall'orizzonte acquoso,e gli occhi di Christine si spalancarono ancora di più,se ciò fosse possibile,alla vista del mio piuttosto straordinario rifugio sotterraneo.Ella raggiunse un'ultima,acuta nota alta mentre il timone raggiungeva la riva di petra,e scesi agilmente dalla barca.

La guardai attentamente mentre si guardava intorno,la bocca spalancata per l'incredulità.la mia bocca si increspò in un sorriso divertito davanti alla sua sorpresa;sembrava essere un bel tipo.I nostri occhi si chiusero per un attimo prima che io mi voltassi verso il mio organo,raccogliendo le mie facoltà mentali e i miei nervi per l'interpretazione più importante della mia vita.Stavo per presentarle un opportunità diversa da qualunque altra avesse ricevuto o che ancora doveva ricevere;dovevo convincerla.E avevo solo una possibilità per farlo.

***

7.La musica della notte

Meritava una spiegazione.Durante tutta la nostra discesa verso l'oscura,deprimente cripta dell'Opera,gli occhi di Christine si erano spalancati in una vastità di emozioni,dall'adorazione all'incredulità al terrore e tutte e tre insieme.Ora stava seduta,ancora a bocca aperta,il mento leggermente piegato da un lato.I suoi occhi erano ora pieni di una strana combinazione delle suddette emozioni-non sapeva più cosa pensare.

Ad essere onesti,nemmeno io.

Il cuore mi martellava brutalmente nel petto,minacciando di esplodere se una sola parola fosse uscita dalle sue labbra perfette.Fortunatamente,lei restò in silenzio,aspettando che io facessi o dicessi qualcosa...qualunque cosa...

Ma ero momentaneamente paralizzato.La tremolante luce delle candele illuminava i suoi riccioli castani,formandole come un'aureola sul capo.Sembrava che lei ed io ci scambiassimo il ruolo di angelo,ma era sfacciatamente ovvio chi dei due meritasse di più quel titolo.

Ero innamorato.

Il pensiero mi colpì come un pugno allo stomaco,costringendomi a voltarle le spalle.No...no,non poteva essere.Non mi era permesso di amare un qualche creatura...una bellissima pura creatura della luce.Ella era soltanto la mia pupilla,un mezzo con il quale poter provare a quegli ignoranti maiali dell'aristocrazia parigina che persino il Figlio del Diavolo in persona poteva creare qualcosa di impareggiabile bellezza.

Ma anche nella mia testa quella bugia suonò vana.Avevo adorato Christine Daeé dal momento in cui l'avevo sentita cantare.Ma la piccola,spaventata bambina che avevo preso sotto la mia ala era sbocciata in una donna,e il mio affetto era cresciuto di conseguenza.Non potevo più negarlo,nemmeno a me stesso.

Respirando profondamente,mi girai e incontrai i suoi occhi ancora una volta.Questa volta,non li lasciai andare.

I have brought you
To the seat of sweet music's throne
To this kingdom where all must pay homage to music...
Music...
You have come here
For one purpose and one alone
Since the moment I first heard you sing
I have needed you with me to serve me, to sing for my music...
My music...


Riconobbi la disperazione e la possessività che si percepiva,spontanee,nella mia voce.Penso che fosse il mio subconscio.Non avevo mai veramente posseduto qualcosa di grande valore o importanza,e ora che avevo Christine alla mia portata,sarei morto piuttosto che lasciarmela portar via.Specialmente da quel fastidioso visconte,la cui sola esistenza minacciava la nostra nascente relazione.La mia sola e ultima speranza per una compagnia e la fine della mia triste solitudine restava Christine.La pressione era tutto-meditai;lei aveva bisogno di me...o alla fine,aveva bisogno delle lezioni e la conseguente fama che il suo Angelo le forniva.In un caso o nell'altro col tempo poteva imparare ad amarmi come io l'amavo.Avrei fatto in modo che fosse così.

Ma maledette queste labbra velenose,con le quali l'ho spaventata di nuovo.Ella era sconcertata,silenziosamente spaventata da quell'energia possessiva che non potevo controllare più di quanto non potessi controllare il mio amore per lei.Seguì un silenzio imbarazzante ,e attesi che la mia espressione e il tono si attenuassero.Forse una canzone diversa...una ninnananna...assicurandole che era al sicuro in questa buia cantina...

Nighttime sharpens, heightens each sensation
Darkness stirs and wakes imagination
Silently the senses abandon their defenses


Lasciai che l'ultima nota vagasse a poco a poco nel silenzio.Il mio piano funzionava;la paura iniziò a scemare da quelle pozze color cioccolato ad ondate,sostituito dallo sguardo calmo,soddisfatto,pieno di aspettativa che era diventato consuetudine quando cantavo per lei.Potevo quasi vedere il mio cambiamento nei suoi occhi,da Fantasma dell'Opera a suo Angelo della Musica.Ad ogni modo lo preferivo.Con un tenero sorriso,le tesi la mano,e l'aiutai a scendere dalla barca.

Slowly, gently, night unfurls its splendor
Grasp it, sense it, tremulous and tender


Ella era di nuovo sotto il mio incantesimo della musica,i suoi occhi erano bloccati con i miei mentre la conducevo gentilmente indietro.L'incantesimo fu rotto momentaneamente mentre l'ombra di un cipiglio le increspò la fronte,e gettò un sguardo spaventato dietro le spalle.Sollevai una mano guantata e gentilmente le inclinai il viso verso di me,i miei occhi si ammorbidirono rassicurandola.

Turn your face away from the garish light of day
Turn your thoughts away from cold, unfeeling light
And listen to the music of the night


Non ci sarebbero state più interruzioni o ripensamenti;potevo scorgerlo nei suoi occhi.Sicuro del potere che esercitavo su di lei,lasciai andare le sue mani e continuai ad indietreggiare lentamente,permettendole di entrare nella mia casa e di guardare i modellini e i disegni,il motivo per cui ero solo e speranzosamente lusinghiero.Ella mi rivolse un sorriso sincero mentre continuavo la mia calma,confortante ninna-nanna.

Close your eyes and surrender to your darkest dreams
Purge your thoughts of the life you knew before
Close your eyes, let your spirit start to soar...


Ella lo fece,affermando completamente l'autorità che le mie parole avevano su di lei.Per suo beneficio(e devo ammettere,potrei essere stato messo in risalto solo un pò),tenni la nota,lasciandola crescere e riempire la stanza cavernosa prima di tagliarla improvvisamente.Come feci così,i suoi occhi rotearono leggermente intimoriti,e li aprì con un sorriso incredulo.

And you'll live as you've never lived before.

Iniziai a girare intorno al mio organo,le parole che fluivano dal profondo della mia anima e dentro di lei.

Softly, deftly, music shall caress you
Hear it, feel it, secretly possess you
Open up your mind, let your fantasies unwind
In this darkness that you know you cannot fight
The darkness of the music of the night


Improvvisamente la mia voce aumentò in potenza,ma lei non era più spaventata;i suoi occhi brillavano con una venerazione più profonda di quella mostrata finora.

Let your mind start a journey to a strange new world
Leave all thoughts of the life you knew before
Let your soul take you where you long to be


Feci un passo verso di lei,tremando ardentemente,e le presi delicatamente il mento con la punta delle dita.Aspettavo che urlasse o si allontanasse come tutti avevano sempre fatto,facendomi coraggio aspettando il peggio.Ma Christine non urlò,i suoi lineamenti delicati non si contorsero per la repulsione.Ella chiuse gli occhi e sorrise dolcemente,e-l'ho immaginato?-sfregò il mio palmo con la sua guancia.Lacrime di sollievo inondarono i miei occhi,e fui all'improvviso certo di una cosa:non potevo più vivere senza Christine Daeé.La mia voce tremò,minacciando di spezzarsi,mentre lei apriva quei bellissimi occhi castani e fissava teneramente i miei.

Only then can you belong to me...

Incoraggiato dal suo silenzioso consenso,la girai gentilmente e premetti il mio addome contro la sua piccola schiena,tenendo le sue mani tra le mie.Affondai il mio viso nei suoi ricci,inalando il dolce profumo di rose e sole e sapone che aveva solo lei.

Floating, falling, sweet intoxication,
Touch me, trust me, savor each sensation


Sollevai la sua mano perchè carezzasse la mia guancia sinistra,sussurrando le parole della canzone mentre il suo tocco mandava un'ondata di calore raggiante-radiante che scorreva per tutto il corpo.Ella alzò gli occhi verso di me con adorazione,ma improvvisamente si colmarono di curiosità mentre si ricordava della maschera e si domandava quale segreto celasse.Esitante mi allontanai da lei,cercando di sviare la sua attenzione di nuovo sulla canzone.Con un ultimo superbo sforzo,ripresi la canzone con una forza vibrante che le fece di nuovo spalancare le labbra perfette.

Let the dream begin, let your darker side give in
To the power of the music that I write



Le feci cenno di seguirmi,e lei lo fece obbediente.Era tempo che capisse finalmente le mie vere intenzioni per questo piccolo incontro.

The power of the music of the night

Tirai indietro la tenda cremisi che celava una sorta di piccolo studiolo.Al centro della stanza c'era una figura di cera-un'esatta replica della mia bellissima Christine.Avevo passato mesi a perfezionare ogni minimo dettaglio,a correggere il colore degli occhi di cristallo.Ogni lentiggine,ogni ciglio,era esattamente identico alla donna che ora stava di fronte al manichino incredula.

Il manichino era vestito in un elaborato abito da sposa ricamato correlato di velo.Senza parlare,le avevo rivelato il mio piano-il resto toccava a Christine.

Ripensandoci su,forse fu un pò troppo.

Un secondo dopo Christine svenne tra le mie braccia.La sollevai facilmente-era davvero leggera-ed entrai maestosamente nella camera che avevo preparato per lei.Gentilmente,con riverenza,l'appoggiai sul letto a forma di cigno che avevo trovato in una stanza abbandonata alcuni anni prima.Portai le labbra sulla sua fronte,pensai fosse meglio;se mai l'avessi baciata,volevo che lei fosse consenziente.Rimasi vicino a lei,comunque,cantando dolcemente alle sue orecchie.

You alone can make my song take flight


Riluttante,mi allontanai,afferrando la corda che fece abbassare una tenda nera di pizzo attorno al suo letto.Ella ne aveva passate di tutti i colori in quest'ultima giornata,dall'audizione e la conquista del ruolo principale nell'Annibale fino all'incontro con il suo misterioso tutore.La povera bambina aveva bisogno di riposarsi.

Help me make the music of the night.


Da qui,con un ultimo sguardo adorante e la fine della nostra ninna-nanna,la lasciai al suo sonno tranquillo.
 
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view post Posted on 21/10/2008, 11:35
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scusate l'attesa per questo capitolo...

8.Segretamente

Oscillai dolcemente sul mio organo,le dita danzavano sui bianchi tasti.Christine entrò nell'altra stanza,e io sorrisi senza aprire gli occhi.Avevo scritto musica per tutta la notte-attento a non fare troppo rumore,certo,per non disturbare la mia ospite-per la miglior opera che Parigi avesse mai conosciuto.L'avevo intitolata Don Juan Triumphant!,e avrei cominciato ad insegnare il ruolo del primo soprano a Christine appena avessi finito.Dunque,avevo scritto in fretta il secondo e terzo atto,finiti nel giro di un paio d'ore.Ancora una volta,Christine era stata la mia ispirazione,non solo per le canzoni ma per finire l'opera a tutta velocità.

La sua voce angelica ruppe l'aria del mattino e la mia concentrazione,benchè per il momento tentassi di concentrarmi sulla canzone che stavo componendo e che avrei dovuto insegnarle più tardi.

I remember there was mist...
Swirling mist upon a vast, glassy lake...
There were candles all around
And on the lake there was a boat,
And in the boat there was a man...


Mi sentii il suo sguardo sul collo,ma continuai a far scorrere le dita sui tasti con accesa intensità.La sentii avvicinarsi da dietro,ma ancora non mi girai a guardare la mia alunna e amata.Forse...solo forse...stava venendo da me di sua volontà,confermando o condannando gli eventi della notte precedente...

Who was that shape in the shadows?
Whose is the face in the mask?


Le sue dita calde e sottili mi accarezzarono il collo,e cominciai a tremare deliziato,ignorando le domande senza risposta.Non mi sarebbe nemmeno mai accaduto che lei rispondesse alle domande...

La fresca e frizzante aria contro la parte destra del mio viso mi distrasse dal mio trance musicale con un ringhio strozzato di rabbia e disperazione.I miei occhi spalancati furono attirati dalla mano di Christine che afferrava la maschera bianca,e quello sguardo che avevo sperato e per cui avevo pregato non l'avrei visto...

Quei due bellissimi occhi castani si spalancarono,prima per l'orrore,poi per pietà.

Damn you!
You little prying Pandora!
You little demon-
Is this what you wanted to see?


Mi girai per osservare la mia immagine ripugnante nello specchio,il cuore in pezzi,il respiro che diventava ansante.

Curse you!
You little lying Delilah!
You little viper-
Now you cannot ever be free!


La rabbia sparì all'improvviso sostituita da un'immensa disperazione,e mi calmai,accasciandomi e voltando il viso perchè lei non potesse vederlo.

Damn you...
Curse you...


Con mio sommo orrore,calde lacrime cominciarono a rotolarmi giù dalle guance.Le scacciai rabbiosamente,poi mi voltai verso la mia pupilla,gli occhi ardenti nei suoi.

Stranger than you dreamt it
Can you even dare to look
Or bear to think of me,
This loathsome gargoyle
Who burns in hell but secretly
Yearns for heaven
Secretly, secretly...


Mi inginocchiai di fronte a lei.Il suo viso era rigato di lacrime,la fronte aggrottata per il senso di colpa,la vergogna e la pietà.Ogni traccia di rabbia era sparita dal mio miserabile volto.Mi sentivo nudo a guardarla senza la maschera,vergognoso e indegno,ma stranamente sollevato-lei non era arretrata inorridita,il che,alla fine,era qualcosa.Mi sentivo come se mi fossi tolto un grosso peso dal petto;Non avevo niente da nasconderle,niente per cui mentire.Con un respiro tremante,decisi di fare l'ultimo passo,rivelando i miei sentimenti più profondi per lei,me stesso,noi...

But, Christine...
Fear can turn to love
You'll learn to see
To find the man
Behind the monster,
This repulsive carcass
Who seems a beast but secretly
Dreams of beauty
Secretly, secretly...


Poi crollai,incapace di sopportare oltre quello sguardo fiducioso,inpietosito,comprensivo.Le avevo appena urlato in faccia,dandole degli appellativi venuti fuori a causa della mia frustazione e della rabbia verso la mia innocente,bellissima Christine...e ora lei guardava questo volto aborrante con simpatia e..e...amore...

Voltai il viso per la vergogna.

Oh, Christine...

Qualcosa di fresco,liscio e familiare sfiorò le punta delle mie dita,e per un momento sollevai lo sguardo per guardare Christine,che mi restituiva la maschera,gli occhi colmi di lacrime.La accettai con un comprensivo cenno del capo,e la posi tristemente sulla mia carne mutilata.Quando incontrai il suo sguardo ancora una volta,avevo asciugato le mie lacrime.Le lanciai un breve sguardo di scusa,e lei me lo restituì timidamente.Il nostro piccolo dramma era terminato;ora lei conosceva il segreto del Fantasma dell'Opera,e se avesse scelto di tornare di nuovo sarebbe stato interamente per sua scelta.Frattanto,quei due ostinati maiali che pretendevano di guidare il mio Teatro si stavano probabilmente chiedendo dove fosse sparita la loro diva.

"Vieni,dobbiamo tornare,"le dissi in modo molto pratico."Quei due stolti che dirigono il mio Teatro ti staranno cercando."Lei mi sorrise timidamente,e tutti i misfatti furono dimenticati.
 
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spands72
view post Posted on 21/10/2008, 16:58




non è che si stà facendo delle illusioni il nostro Erik?? image
 
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view post Posted on 2/12/2008, 12:21
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scusate l'attesa...

9.L'assistente del Fantasma dell'Opera

I suoi ricci castani si sparsero sul cuscino di seta,facendola sembrare proprio un angelo.Mi sorrise mentre le deponevo un casto bacio sul dorso della mano,le dita tese per accarezzare amorevolmente la mia guancia sinistra.

"Dormi bene,Christine,"mormorai,tornando allo specchio socchiuso."Devi stare bene per la tua esibizione di stasera."

Sollevò gli occhi umilmente."Grazie,ma la parte non è parlata.Il ruolo del paggetto è silenzioso."

La guardai leggermente sorpreso."Il paggetto?Ma mia cara,tu reciterai nel ruolo della Contessa."

Ella si accigliò un pò,e si sollevò su un gomito."Mi dispiace ma ti stai sbagliando;La Carlotta è-"All'improvviso capì,e impallidì."oh no,Angelo,non devi..."

Risi piano e mi protesi verso di lei,esortandola gentilmente a ridistendersi.Le sfiorai con le dita la guancia,e lei afferrò la mia mano e la tenne stretta nella sua.

"Promettimi che non le farai del male,mon ange,"supplicò."Non potrei sopportarlo..."

"Non soffrirà alcun dolore fisico,"le assicurai con un sorriso enigmatico."Forse il suo orgoglio ne soffrirà un pò..."

Christine si rannicchiò,e divenni serio all'improvviso,sfregando delicatamente le sue fredde dita."Mi credi,Christine?"

Ella esitò,ma annuì sconfitta."Lo sai che ti credo."

Sorrisi dolcemente."Allora sappi che non farò mai nulla per distruggere questa fiducia."Ella ricambiò il sorriso,e lasciai silenziosamente il suo letto,ritornando lentamente allo specchio senza dire altro.

Ora occupiamoci di questioni più ufficiali,mi dissi.Mi introdussi nei bui cunicoli del mio dominio,sbirciando di tanto in tanto da una crepa nel muro e dalle botole in cerca della mia assistente.La sala da pranzo,le quinte,il suo ufficio,il palco n° 5,l'ufficio dei managers...non si trovava da nessuna parte.Presto divenni estremamente frustrato poichè non riuscivo a convocarla..(normalmente non ero così facilmente irritabile;la mia fretta era alimentata dall'obbligo personale di aiutare la carriera di Christine a progredire come solo il Fantasma poteva fare),e quando finalmente la trovai,ero diventato furioso.

Madame Giry sedeva su un elegante divano viola,che era parzialmente nascosto dietro una grande scenografia di una produzione di quasi dieci anni fa.Le sue lunghe,ossute mani erano intrecciate nei biondi capelli di sua figlia;i suoi duri occhi blu erano stretti per la concentrazione,seguivano gli abili movimenti delle sue mani mentre aggiungeva una ciocca dopo l'altra alla folta treccia francese.Un'espressione recalcitrante contorse i delicati lineamenti di Meg,indicando che loro due avevano avuto recentemente un litigio.Sollevai lo sguardo su sua madre cercando una conferma,trovandola immediatamente:aveva la mascella stretta,i muscoli tesi,i movimenti mai così poco esagerati.La mia rabbia si mutò in curiosità,e decisi di aspettare un momento prima di interrompere;era utile sapere come andavano le cose nel mio Teatro dell'Opera,specialmente quelle della mia unica impiegata nonchè della mia più cara amica.

Non dovetti aspettare a lungo.

Dopo uno strattone particolarmente violento ai suoi capelli,Meg sospirò forte."Madre,ero preoccupata per Christine-"

"Zitta,Meg,"sibilò sua madre.Madame Giry stette zitta per un momento prima di aggiungere con calma,"Egli non vuole farti del male,ma è un uomo molto riservato.Non devi mai suscitare la sua rabbia."

Mi irrigidii.Cosa aveva fatto Meg che potesse destare una tale paura nella madre-paura di me,nonostante tutto!(non ero completamente stupido;sapevo a chi si riferiva)Mi sporsi per sentire meglio,ma entrambe le donne stettero in un imbarazzante silenzio.Madame Giry finì di intrecciare i capelli della figlia un momento dopo,e le toccò la spalla delicatamente.Meg si girò a guardarla,un pò imbronciata.

"Non voglio che faccia del male,"disse con calma,"Mi hai detto che non è cattivo come tutti dicono.Allora,perchè ti spaventa così tanto?"

Madame Giry scosse la testa e sospirò."A volte,Meg,devi semplicemente imparare a credere al mio giudizio."Prese la guancia della figlia con una mano."Questa è una di quelle volte.Tutto ciò che voglio è che lasci solo quel pover uomo.Ha sofferto abbastanza."

Meg aggrottò le sopracciglia,ma annuì."Finchè non fa del male a Christine."

Madame Giry allontanò bruscamente la sua mano dalla guancia di Meg,la fronte aggrottata."Sono affari di Madamoiselle Daeè.Se decide di frequentarlo,poi..."Smise di parlare,poi guardò sua figlia con severità."Non importa.Mi hai sentito,Marguerite Eloise,e mi aspetto che rispetti i miei desideri,se non i suoi."

"Si,ma'am,"borbottò Meg,arrossendo sentendosi chiamare con il suo nome intero.

Madame Giry annuì."Bene.Ora,svelta;riesco già a sentire l'orchestra che sta provando."Meg rispose al gesto,poi se ne andò in fretta verso il palco.Sua madre rimase seduta ancora un momento,le mani strette in grembo.

"Trovo notevole che tutta l'Opera non conosca sempre i tuoi spostamenti,Monsieur Erik,"disse all'improvviso.I suoi occhi blu scattarono su di me,scintillanti di divertimento."Il tuo respiro potrebbe risvegliare un gigante addormentato."

Sorrisi da dietro la maschera."Fortunatamente,"replicai svelto,"Non ci sono giganti addormentati nell'Opera Populaire."

Ella rise sommessamente-un raro spettacolo-e inclinò la testa."Hai bisogno di qualcosa,immagino?"

Mi accigliai."Una risposta,prima di tutto.Mi chiedo,cosa abbia potuto fare perchè Meg mi detesti a tal modo?"

Ella sospirò,scrollando le spalle e accavallando le gambe sotto la gonna."E' entrata nel camerino di Madamoiselle Daeè ieri notte,sperando di congratularsi con lei,e misteriosamente-"sollevò un sopracciglio di proposito."Ha scoperto un fascio di luce che veniva da un'apertura nello specchio."

Il mio cuore mancò un battito."Ci ha seguito..."

"Non molto.Ho capito dov'era andata e l'ho riportata indietro prima che potesse trovare il lago."Sembrò percepire il mio scetticismo,perchè aggiunse con serietà,"E ha ricevuto un severo rimprovero riguardo i pericoli che corre se lo rifarà.Parlo raramente di...delle esagerazioni di Monsieur Bouquet..."Sbuffai,ed ella annuì comprensiva."Comunque,sembrano aver dimostrato effettivamente di salvaguardare la tua privacy,Signor Fantasma dell'Opera."I suoi occhi seguirono il cammino che sua figlia aveva fatto qualche momento fa."Credo alle sue parole;non indagherà più riguardo questa situazione."

Soddisfatto dalla sua spiegazione,annuì.Dopo un attimo di esitazione,aggiunsi,"Non le farei del male,Celine."

Mi sorrise leggermente."Sono preoccupata,Erik...a volte penso che non puoi controllare quel tuo carattere."Si fece silenziosa,studiando intentamente le mani che aveva in grembo.Non risposi;Mi sentii insieme offeso e imbarazzato da questa semplice dichiarazione-in parte a causa della sua sincerità,ma soprattutto perchè sapevo che era vero.

Fu lei alla fine a rompere il pesante silenzio che si era venuto a creare."Ma dubito fortemente,Monsieur,che sia venuto qui per parlare di mia figlia."

"Presume bene,Madame,"replicai,un pò più duramente di quanto volessi.Presi le cinque lettere dalla tasca sinistra del mio cappotto e gliele feci cadere in grembo attraverso una botola nel soffitto.Ella lesse con calma la sottile scrittura rossa per un momento,sfogliando le buste prima di scorgere un nome inquietante tra loro.Mi guardò con gli occhi spalancati e producendo un suono che era a metà tra un gemito e un sospiro.

"Capisco che provocare caos in questo teatro è uno dei tuoi passatempi preferiti,Erik,ma dobbiamo coinvolgerla?"borbottò.

Risi."Non avevo assegnato io la parte alla Carlotta ne Il Muto,Madame;quindi non è colpa mia."

Le sue lunghe mani affusolate si alzarono a massaggiarsi le tempie con movimenti circolari."Ho già un'emicrania."Sospirò."Di persona,allora?"

"No,"risposi rapidamente."No,stanno per essere consegnate loro anonimamente attraverso il sistema postale dell'Opera,eccetto l'ultima,che dovrai dare a tutti loro una volta che avranno ricevuto le loro lettere personali.Capito?"

Ella annuì appena,continuando a massaggiarsi le tempie."Si,Monsieur;certo,Monsieur;quello che vuole,Monsieur..."Risi,e lei sorrise,infilandosi le lettere con cura nell'abito.

"Il mio più profondo grazie,Madame.E credimi:tutta Parigi ti ringrazierà,quando Christine sarà alla ribalta stasera invece di quel maiale italiano."

"Allora io partirò su piedi alati,Signor Fantasma dell'Opera."Fece un occhilino,e cominciò ad incamminarsi verso il palco.Esitò a metà strada,e stringendosi nelle spalle,"Comunque,ho adorato quei cioccolatini belgi che mi hai lasciato due settimane fa..."

"Capito,"risi.E con un finale e secco cenno del capo,scomparve dietro una tenda blu.

Con un perfetto mulinello del mio mantello,girai sui tacchi e tornai velocemente verso casa.Mossi le labbra in un sorriso compiaciuto quando la musica dell'orchestra giunse attraverso i muri,ed io mormorai un quasi impercettibile,"In scena."
 
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spands72
view post Posted on 2/12/2008, 15:12




lo sò!! non ascolteranno le indicazioni del Fantasma e scoppierà un putiferio!! grazie comunque, mi intriga voglio vedere se segue proprio la storia e si prende delle libertà!!
 
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view post Posted on 10/4/2010, 15:56
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a grande richiesta...nuovo capitolo :D


10.Troppe lettere per i miei gusti

La figura alta e scura di Firmin si avvicinava rapidamente alla piccola stanza,il ritmico ticchettio del suo bastone e dei tacchi sul pavimento di marmo.Sentii i suoi borbotii in risposta ai saluti frettolosi del personale delle pulizie,e sorrisi.Questo sarrebbe davvero divertente.

La chiave girò nella toppa,e la porta oscillò aperta cigolando nei cardini arrugginiti.Maledicendo silenziosamente Madame Giry e il suo commento maligno di quella mattina,trattenni il respiro,improvvisamente ed estremamente conscio del volume del mio respiro.Firmin sospirò di sollievo alla vista del giornale della domenica,e lo afferrò con il resto della sua posta,aprendolo immediatamente alla pagina della critica e in un primo momento ignorando la grande busta bianca con il sigillo dello scheletro.Leggendo mentre camminava,uscì dalla stanza e si diresse verso la grande scalinata.Lo seguii silenziosamente,usando una piccola scala e una botola a me conosciute fino al piccolo ripostiglio sopra il lampadario dell'entrata principale.Fortunatamente Buquet era occupato con le prove dello spettacolo di quella sera;era uno dei pochi della troupe che sapeva della stanza,e quando avevo bisogno di usarla avevo sempre paura che avremmo avuto un altro dei nostri spiacevoli incontri.Mi stavo stancando della sua insaziabile curiosità,e mi ero convinto che se si fosse imbattuto di nuovo in me,uno dei miei famigerati disastri sarebbe stato inevitabile...

Ma non era nella stanza,nè nelle vicinanze,così appoggiai il ventre sul lampadario guardando giù verso il preoccupato manager attraverso una fessura che avevo fatto alcuni anni prima proprio a quello scopo.

Firmin aveva rallentato considerevolmente il passo,e spalancò i suoi occhi scuri alla vista dell'intestazione in grassetto.Mormorò tra sè e sè le prime righe,poi si infilò il giornale sotto il braccio e cominciò a cantare forte(e anche male,se posso dirlo),apparentemente ai pochi servitori che non gli prestavano attenzione.

"Mystery after gala night," it says,
“Mystery of soprano's flight.
‘Mystified,’ all the papers say,
‘We are mystified-
We suspect foul play!’"
Bad news on soprano scene-
First Carlotta, now Christine!
Still, at least the seats get sold;
Gossip's worth its weight in gold...

Annuii.L'articolo era prevedibile;certo,i giornali non osavano menzionare il misterioso Fantasma dell'Opera.."brutta faccenda" era abbastanza.I giornalisti non erano ancora così disperati da fidarsi della storia di un fantasma come spiegazione,e una dichiarazione del genere avrebbe lasciato spazio a sospetti e a scrivere ancora più notizie.Firmin e Andrè avrebbero sostenuto il loro primo test,come era stato per ogni altro manager prima di loro.Sospettavo che non sarebbe durati ancora per molto;presto avrebbero preso l'uscita con la coda tra le gambe,pregando di tornare al loro precedente lavoro,commercio di rottami.
Speravo che Firmin avesse finito di cantare di quell'orribile piccola scusa,ma per la mia completa esasperazione continuò ancora più sfacciatamente di prima,salendo le scale con piccoli balzi:

What a way to run a business!
Spare me these unending trials!
Half your cast disappears,
But the crowd still cheers!
Opera-
To hell with Gluck and Handel,
Have a scandal and you’re sure to have a hit!

Roteai gli occhi."Dilettanti,"borbottai.Proprio mentre ne avevo ormai abbastanza dei problemi di stonatura di un rottamatore trasformato in manager del teatro dell'Opera,Andrè irruppe nella stanza,il viso paffuto arrossato dalla rabbia.

Damnable! Will they all walk out?
This is damnable!

Cercando di soffocare il divertente pensiero secondo cui Andre assomigliava ad un pomodoro maturo con i baffi,focalizzai di nuovo la mia attenzione su Firmin.

Andre, please don't shout;
It's publicity! And the take is vast-
Free publicity...

Il volto di Andre divenne ancora più rosso.But we have no cast! gridò.
Firmin scosse la sua testa calva,poggiando una mano sulla spalla del suo socio.
“But Andre,have you seen the queue?” I suoi piccoli e luccicanti occhi neri si posarono improvvisamente sulla grande busta bianca che il suo socio aveva tra le mani grassoccie.”Ah, it seems you've got one too...”

Mi sfregai le mani come farebbe un bimbo piccolo,un sorriso compiaciuto sul volto.Ora il bello stava per cominciare...


Andre strappò la lettera dalle mani del suo amico e cominciò a leggere a voce alta cantando tanto male quanto aveva fatto Firmin.


"Dear Andre, what a charming gala!
Christine was, in a word, sublime.
We were hardly bereft when Carlotta left.
On that note: the diva’s a disaster
Must you cast her when she’s seasons past her prime?"

Mi ritrovai a muovere le lebbra seguendo le parole della mia lettera,un largo sorriso compiaciuto ancora stampato in faccia."Amen,"mormorai tra me e me mentre egli piegava la lettera e la rimetteva nella busta.A parte Meg Giry,le ragazze del coro sembravano tutte uno stuolo di galline,che agitavano braccia e gambe in un vano tentativo di richiamare quanta più attenzione possibile su di loro.E,certo,la peggiore di loro era La Carlotta,quell'egocentrico essere urlante,che passava assurdamente per una cantante dell'Opera che le suddette ragazze del coro guardavano con occhi che brillavano e a cui facevano incessanti complimenti.L'ego della donna era quasi tanto gonfio quanto il suo singhiozzante,ubriaco assistente,Piangi,che mi interessava quasi quanto la sua amante.E poi c'erano quei due pazzi di Andre e Firmin che insistevano nel confermare quel cast tanto atroce che aveva tormentato il mio Teatro da due anni a questa parte!Era tempo che facessi qualcosa per ripulire l'Opera Populaire nel profondo;avevo fatto finta di non vedere le orribili performances nel periodo di formazione della prossima star dell'Opera,concentrandomi completamente sui progressi di Christine.Ora vedevo i miei errori piuttosto chiaramente,e volevo che tutto tornasse alla normalità in tempo per la sua ascesa.
Mentre Andre faceva scivolare la lettera nella sua busta,Firmin continuava a leggere la sua in quello stesso monotono modo,con un tono ripetitivo tremendamente irritante:

"Dear Firmin, just a brief reminder:
My salary has not been paid.
Send it care of the ghost by return of post.
P.T.O.: No one likes a debtor,
So it's better if my orders are obeyed!"

I due manager si guardarono con la fronte corrucciata,e cominciarono a camminare impettiti nel corridoio principale con tanta grazia quanta ne aveva quell'italiana snob.Unirono le loro voci in uno spaventoso duetto,e a quel punto mi colpii la fronte con il palmo della mano,disgustato.

Who would have the gall to send this?
Someone with a puerile brain...

Mi accigliai,cominciando a scaldarmi.Ero stato chiamato in molti modi nella mia vita,alcuni dei quali erano veri,ma infantile?Assolutamente no!Mi ero trattenuto dall'usare un linguaggio volgare nella mia descrizione del balletto,e avevo chiesto in modo signorile,in un modo gentile per i continui favori che davvero non sarebbero costati loro un pensiero di più,e ora io ero infantile?

Toccai la catena del lampadario,spendendo più di un pensiero sul farlo cadere sulle loro teste boriose e ponendo così fine ai miei problemi lì e subito,ma decisi per il contrario.Non ero un bambino viziato;avevano già ricevuto il mio avvertimento finale prima che agissi.Non mi rimangiavo mai la parola.

Così semplicemente sospirai,imitando i gesti di Madame Giry mentre mi massaggiavo le tempie pulsanti.Forse lei aveva ragione riguardo le emicranee...

Intanto,i miei ottusi managers continuavano a bisticciare sull'origine delle loro lettere:

“These are both signed O.G. “,notò Firmin,gettando uno sguardo prima ad una lettera e poi all'altra.Dovetti lottare molto per non applaudire entusiasticamente alla loro scoperta.

“Who the hell is he?”domandò Andre.Lo guardai,nauseato.Doveva star scherzando!

Opera Ghost!Esclamarono i due all'unisono.Sbattei la testa sul pavimento di legno.Cosa avevo fatto per meritare questa tortura?Non avevo tirato su la mia opera splendidamente basandomi su questa base?

“It’s nothing short of shocking!” insistette Firmin.

“He is mocking our position,” aggiunse Andre indignato.

“In addition he wants money,” osservò Firmin.Alzai le mani al cielo.Ah,così avevano capito l'allusione!

“What a funny apparition”, intervenne Andre prima che entrambi unissero le loro voci una volta ancora:

To expect a large retainer;
Nothing plainer-
He is clearly quite insane!

Ribollendo di odio per quei due idioti,sguainai la mia spada e mi preparai a recidere la corda che reggeva il lampadario;non potevo aspettare oltre!
Fortunatamente per quei due stupidi,il visconte irruppe dalla porta principale un momento dopo,distraendomi dal mio compito.Aveva il fiato corto,la fronte madida di sudore,e stringeva nella mano una familiare busta bianca.

“Where is she?” domandò.I manager si scambiarono sguardi sorpresi.

“You mean Carlotta?”suggerì stupidamente Andre.

“I mean Miss Daeè!Where is she?” Ripetè il visconte,salendo le scale verso i due uomini,che indietreggiarono visibilmente alla sua apparente indignazione,mentre io sorridevo compiaciuto.

"Paura di un pò di competizione,Monsieur de Chagny?"mormorai,il mio umore migliorò tantissimo per la sua indignazione.

“Well,how should we know?” protestò Firmin al contempo.

“I want an answer!” Insistette il visconte,brandendo la sua lettera davanti alle facce sconcertate dei due manager.”I take it that you sent me this note?”

Trattenni un'improvvisa nausea.Buon Dio,ero circondato da idioti.Come mi era saltato in mente di pensare di poter fare di Christine una prima donna con questi imbecilli nel mio teatro"Nessuno di questi uomini si era preoccupato di leggere la firma,cogliendo solo l'allusione del sigillo...

“What's all this nonsense?”domandò Firmin,inconsapevole della sua evidente ipocrisia.

“Of course not!” disse stizzosamente Andre.

“Don't look at us!” ripetè Firmin.

“She's not with you,then?” Il visconte fece un passo indietro,accigliato.Fui scosso da una risata silenziosa;questo strano spettacolo era innegabilmente disgustoso,ma la sua indignazione era abbastanza per illuminare anche la parte più nera del mio umore.Non mi piaceva il modo in cui seguiva Christine,il modo in cui la guardava,il modo in cui la abbracciava,il modo..

Mi fermai prima di dilungarmi in un cupo monologo,accontentandomi di guardare la sua attuale situazione,e basta.

“Of course not!” ripetè Firmin.

“We are in the dark,” insistette Andre.Io sorrisi,tastando la catena dorata del lampadario.

"Non ancora,"mormorai quasi cantando.

“Monsieur,don't argue”,urlò il visconte,agitando convulsamente la sua lettera davanti alle loro facce sempre più perplesse.”Isn't this the letter you wrote?”

“And what is that we're meant to have wrote?” chiese Firmin,strappando la lettera dalle mani del visconte.Diede un rapido sguardo alla lettera,poi con aria irritata,si corresse:”Written!”

Fu Andre a cominciare a leggere la mia lettera ad alta voce:"Non abbiate paura per Miss Daeè;l'Angelo della Musica l'ha presa sotto la sua ala protettrice.Non tentate di rivederla."I due managers si scambiarono sguardi confusi,poi guardarono impotenti il loro mecenate.

Gli occhi blu del visconte si riempirono di una tremenda disperazione."Se non l'avete scritta voi,chi è stato?"

Aspettai che uno dei due manager parlasse della loro straordinaria,apparentemente assurda rivelazione,ma la spiegazione non arrivò mai.Proprio mentre Firmin apriva bocca per parlare,la porta principale si spalancò di nuovo con uno stridio terribilmente familiare.

“Where is he?” domandò La Carlotta,entrando con un panciuto Piangi sempre alle calcagna come uno dei suoi barboncini vestiti di nastri e ruches.Entrambi i managers si illuminarono in volto per il ritorno di una delle loro starlet.

“Ah, welcome back!” disse Andre con un sorriso e un inchino.

“Your precious patron, where is he?” cominciò lei,salendo le scale.Il visconte si girò per guardarla,la sua espressione rifletteva la mia stessa antipatia per la diva italiana.

“What is it now?”sospirò,penetrandola con i freddi occhi blu.In quel preciso istante,mi piacque.Solo per un momento,intendiamoci,prima che ricordassi che quell'irritazione era causata dalla sua fastidiosa preoccupazione per la mia Christine.Comunque,nessun altro osò ribattere a La Carlotta,e io fui impressionato dal fatto che questo ragazzo invece ne ebbe il coraggio.

La diva,tuttavia,non era per niente turbata dal suo disprezzo;si scatenò contro di lui e sventolò la sua busta con il sigillo cremisi in faccia al visconte.”I have your letter-a letter which I rather resent!”

Firmin e Andre si guardarono per un breve momento,ancora ignari del mio piccolo motivo musicale.

“And did you send it? “insistè Firmin.

“Of course not! “ Il visconte quasi urlò,con il tono della voce che aumentava sempre più esasperato dalla situazione.

“As if he would!” sbuffò Andre.

“You didn’t send it?” strillò Carlotta.

“Of course not!” Ora era il viso del visconte che diventava rosso dalla rabbia.Intanto,io ero fuori di me,ridendo al punto che delle lacrime mi solcavano le guance.Mi rotolai sulla schiena e poi di nuovo sulla pancia,stringendo l'addome dolorante e ansimando tra uno scoppio di risa e l'altro.

“What's going on?”chiese ad alta voce Firmin.Il suo tono di voce e la sua espressione mi ricordarono perfettamente quella di un bambino viziato la cui buona visione di uno spettacolo era impedita dalla testa di un uomo molto alto.

A La Carlotta non interessava nulla di quelle che credeva essere solo bugie del visconte.Ella gli si avvicinò ancora,gli intensi occhi scuri stretti in modo vendicativo.”You dare to tell me that this is not the letter you sent?”

“And what is it that I’m meant to have sent?” Il visconte sospirò,afferrando la sua lettera.Egli aprì il foglio sottile nervosamente,e cominciò a leggere ad alta voce la nota scrittura rossa."I vostri giorni all'Opera Populaire sono contati.Christine Daeè canterà al posto vostro stasera.Preparatevi ad una grande disgrazia,se tenterete di prendere il suo posto."Mentre leggeva,La Carlotta cominciò a piangere,lanciando uno sguardo imbronciato ai managers.Appena il visconte finì di leggere,i due uomini si precipitarono verso di lei,prendendola sottobraccio per confortarla e lanciando occhiate caustiche e sospettose verso il mecenate prima di cominciare a cantare di nuovo:

Far too many notes for my taste–
And most of them about Christine!
All we’ve heard since we came
Is Miss Daaé’s name...

Per fortuna,prima che quei due idioti potessero gettare sia me che il visconte in una crisi di rabbia,entrarono le Giry(con perfetto tempismo,come al solito).

“Miss Daaé has returned”, annunciò Madame Giry,fermandosi ai piedi della scalinata.

Firmin roteò i suoi piccoli occhi. “I hope no worse for wear as far as we’re concerned...” Sia io che il visconte toccammo le nostre spade nello stesso momento;sfortunatamente Andre si intromise con una domanda che si era accesa nelle nostre menti prima che qualcuno di noi facesse qualcosa di stupido.

Where precisely is she now?

Tutti gli occhi si posarono sull'insegnante di ballo. “I thought it best she was alone”, spiegò.

“She needed rest”, si intromise la piccola Meg.

“May I see her?” chiese il visconte,la voce piena di disperazione.

Con mio grande sollievo,Madame Giry scosse la testa.. “No, Monsieur, she will see no-one.”

Tirai un pugno in aria in segno di trionfo. “Prendi questo,mio caro visconte.”

“Will she sing? Will she sing? “ domandò la Carlotta,e tutti loro si piegarono in avanti per sentire la fatidica risposta.

Come previsto(benchè da quel punto non mi avrebbe sorpreso se tutti fossero rimasti a bocca aperta alla vista della familiare busta),Madame Giry consegnò la lettera che le avevo detto di dare in quel preciso momento.”Here,I have a note.”

Tutti loro si mossero in avanti,allungando le mani.”Let me see it!” gridarono in coro.

Firmin aggiunse un brusco "per favore" mentre strappava la lettera dalla mano di Madame Giry.Cominciò a leggere a voce alta la mia ultima lettera mentre gli altri seguivano attentamente."Signori,vi ho mandato ora alcune lettere di natura amichevole,descrivendo minuziosamente come il mio teatro doveva essere portato avanti.Non avete seguito le mie istruzioni.Vi darò un'ultima possibilità.Christine Daeè è tornata da voi,e io sono ansioso che la sua carriera progredisca.Nella nuova produzione de 'Il Muto' quindi ,darete a La Carlotta la parte del paggetto,e darete a Miss daeè il ruolo della contessa.Il ruolo che Miss Daeè merita per fascino e bellezza.Il ruolo del paggetto è silenzioso-cosa che rende il mio cast,in una parola,ideale.Guarderò lo spettacolo dalla mia solita postazione nel box cinque,che resterà vuoto per me.Se questi ordini saranno ignorati,si verificherà un enorme disastro.Resto,signori,vostro obbediente servitore,O.G."

Lentamente mi alzai in piedi,in modo da non attirare la loro attenzione.Fu divertente quanto le urla nasali de La Carlotta,avevo ricevuto la giusta dose di divertimento e disappunto dal mio staff per quel giorno.Massaggiandomi la testa pulsante,mi ritirai nel sacro silenzio dei sotterranei dell'Opera.Mi fermai per un momento dietro lo specchio di Christine,guardando il suo petto sollevarsi e abbassarsi piano mentre dormiva.Ne sarebbe valsa la pena se avesse calcato le luci la ribalta quella notte.Se no...

Le mie labbra si aprirono in un sorriso malizioso mentre mi affrettavo giù nel mio rifugio per continuare a lavorare alla mia opera.
...Se no,allora mi divertirò tanto a farli soffrire.E avrei cominciato da La Carlotta.
 
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LadyGiorgianaDestler
view post Posted on 10/4/2010, 17:14




Avevo già letto questa storia dal punto di vista del Fantasma (ke tra l'altro mi piace molto!!) in 1 altro sito solo in inglese...nonostante le mie discrete competenze c'ho messo un bel po' nel farlo...molto meglio ora ke è tradotta in italiano!! ;)
 
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view post Posted on 23/4/2010, 14:44
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He's a lion that I am proud to hunt

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nuovo capitolo :D

11.Interruzione non gradita


In quei soli quindici minuti di magnifica tranquillità,ero riuscito a coprire interamente la mia scrivania,la panca,il pavimento,un tavolo e l'organo con pile e pile di fogli pieni di musica.Le lunghe dita doloranti della mia mano sinistra volavano rapidamente sui tasti bianchi e neri dell'organo,mentre le dita della mano destra lavoravano freneticamente per tradurre ogni singola nota sulla carta,facendo una pausa solo per intingere la punta della penna nella bottiglia di inchiostro alla fine di ogni rigo.Ogni volta che finivo un foglio,mi preoccupavo solo di guardarlo un attimo prima di metterlo da parte a casaccio;non potevo essere disturbato con l'ordine o la pulizia mentre componevo la più grande opera di tutti i tempi!

Respirai profondamente,beandomi delle familiari vibrazioni che quella magnifica musica produceva nel mio petto.Il cuore si muoveva a tempo come cullato da un dolce movimento.La musica fluiva nella mia anima,sorprendendo piacevolmente perfino me stesso.E così continuai il mio viaggio nel mondo della musica,senza interruzioni e con crescente passione,per quei magnifici quindici minuti,finchè improvvisamente...

Un familiare urlo spaventoso e assordante echeggiò dai piani superiori,scuotendomi dal mio stato di trance;le mie dita tremarono,producendo un accordo netto e piuttosto sgradevole.Grugnii,alzando gli occhi al cielo come se il mio sguardo di fuoco potesse giungere all'odiosa diva italiana attraverso cinque piani di pietra.Comunque,mi rilassai un pò un momento dopo,improvvisamente inondato di sollievo.
Cos'altro poteva far gridare Carlotta in modo così straziante se non la sostituzione con Christine nello spettacolo di quella sera?

Una vocina cattiva nella mia testa replicava…Bene,vediamo…le sue uova potrebbero essere troppo cotte,il suo vestito non finito in tempo,i suoi barboncini investiti da una carrozza...

Messa a tacere quella voce con un ringhio irritato,mi allontanai dal mio organo facendo volteggiare il mantello.Saltai agilmente nella mia barca e cominciai a remare cercando di attraversare il lago quanto più velocemente i miei bicipiti mi permettessero,tendendo l'orecchio per cercare di cogliere qualche indizio riguardo la decisione dei due managers.

A volte Carlotta emetteva dei gemiti nasali,e una volta avevo sentito una porta sbattere,ma ancora non avevo capito cosa la angosciasse;potevo solo immaginare e sperare che quei due scimuniti di Andre e Firmin avessero seguito i miei ordini e che ogni grido di Carlotta potesse portare un raggiante sorriso sul volto della mia bellissima Christine.

Alla fine raggiunsi l'altra riva del lago,e scomparvi dietro l'angolo buio.
E prontamente mi imbattei in un'agitata Christine,che si dirigeva verso i sotterranei per vedermi.Entrambi indietreggiammo urlando;io caddi all'indietro e scivolai giù sul terreno viscido e inclinato pronunciando delle parole che non fecero che aumentare il rossore sulle guance di Christine.
Nel frattempo,lei era inciampata,ma si fermò in tempo,a quanto pare i suoi riflessi erano molto migliori dei miei.

“Mi dispiace!” disse piangendo,correndo giù per il pendio e cadendo in ginocchio accanto a me.Mi afferrò le spalle e mi guardò dritto negli occhi,la fronte corrucciata per la preoccupazione.”Ti sei fatto male,mon ange?”
Non le risposi subito,non perchè mi fossi fatto davvero male,ma perchè...beh...era bello essere coccolato.Dopo un momento,le sorrisi e posai delicatamente una mano sulle sue.

“No,no,è stata colpa mia.Dovrei saper correre meglio al buio attraverso queste stanze.” Mi sorrise diabolicamente.”Faccenda pericolosa,questa del Fantasma...”
Rise,inclinando la testa ricciuta all'indietro mentre quel dolce suono riempiva la mia anima.Con un piccolo sforzo si tirò in piedi,e mi offrì le mani per rialzarmi.Le fissai un'istante,e un qualche sottile filo dentro di me si spezzò.Quasi crollai,singhiozzando come un bambino di fronte a quella bellezza così pura,che mi stava di fronte con le braccia tese verso di me come se niente fosse.
Ma era tutto per me.

Vide le mie lacrime e ricadde in ginocchio,le dita calde mi accarezzavano delicatamente la parte del viso senza maschera.”Angelo,cosa c'è che non va?” sussurrò.
Allontanai il mio viso da lei,incapace di guardare in quegli occhi dolci.”Nessuno si è mai preso cura di me,Christine,” le dissi con onestà.”La tua compassione significa tutto per me.” Le mie labbra si contorsero in un sorriso amaro.”Di solito la gente mi getta per terra,non mi aiuta a rialzarmi da essa.”

Gli occhi annebbiati dalle lacrime,continuò ad accarezzarmi la guancia dolcemente.Fece in modo che potessi guardarla ,e allora timidamente incontrai il suo sguardo.
Ero convinto che fosse tutto un sogno meraviglioso,che non stesse accadendo davvero.Lentamente,avvicinò il suo viso al mio,gli occhi fissi nei miei,finchè potei sentire il suo caldo umido respiro contro le mie labbra.Le sue mani mi circondavano il viso,e chiusi gli occhi,aspettando l'impossibile...

Ma proprio mentre le sue labbra erano ad un millimetro dalle mie,un altro grido di Carlotta trafisse il silenzio della buia stanza,spaventando entrambi.Christine si voltò in fretta,le guance infiammate in cinque diverse sfumature di rosso.Si tirò le ginocchia al petto,e ci seppellì il viso.La guardai,ancora stordito,mentre lei cominciò a ridacchiare.Presto,la sua risata riempì il freddo e buio corridoio,e non potei fare a meno di iniziare a ridere con lei;la sua gioia era contagiosa.Restammo lì seduti per un po',felici solo di essere insieme,ridendo istericamente e senza motivo.Infine,le nostre risa scemarono,e rivolsi uno sguardo malizioso prima al soffitto,e poi a Christine.

“Cosa diresti se ti offrissi l'opportunità di vedere l'Opera Populaire da una prospettiva tutta nuova?” Le chiesi all'improvviso.
Christine sorrise,seguendo il mio sguardo verso la botola sopra le nostre teste.”Attraverso gli occhi del misterioso Fantasma dell'Opera,forse?”
Risi in modo signorilmente beffardo.”Oh,andiamo,Christine,lo sai che non esistono i fantasmi...” La sua risata si unì alla mia.

“Parli come Raoul”,disse.Feci una smorfia,e le lanciai uno sguardo offeso,che non fece altro che farla ridere di più.Ancora senza fiato per gli scoppi di riso,ci alzammo in piedi,e io la issai(stando attento ad evitare la tentazione di sbirciare sotto la gonna.Prendete questo,Monsieur Andre e Firmin.Infantile!Proprio!)attraverso la botola,poi salii io.Lì era ancora più buio che nel corridoio sottostante,ma potevo vedere gli occhi di Christine scintillanti di gioia con la poca luce proveniente da una fessura nella botola.

“Va bene,lezione numero uno per diventare un Fantasma dell'Opera,”dissi in tono fintamente serio.Christine ridacchiò,ma si fermò coprendosi la bocca con la mano.”E' il silenzio.Nessuno deve notare la tua presenza in nessun caso a meno che tu non voglia apparire,cosa che deve essere fatta il più raramente possibile.”Sentii che aveva annuito,e cercai la sua mano nel buio.”Se per qualche ragione dovessi spaventarti,ce ne andiamo immediatamente...”

“Starò bene!”Mi assicurò,non riuscendo a nascondere un'infantile emozione nella voce.”Andiamo...”
“Calma,”sottolineai.Sospirò,esasperata,e mi sorrise.”Va bene.Afferra la mia caviglia in modo da non cadere indietro.Questo è tutto.Ora se vuole,Madamoiselle Daeè,mi segua.”

Edited by sabrinta - 23/4/2010, 16:16
 
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view post Posted on 23/4/2010, 15:16
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... a parte le 'cinque tonalità di rosso' che mi hanno fatto pensare che la trota facesse anche da testimonial alla May Belline... intrigante! non ho capito come stanno messi se lei deve afferrarsi alla sua caviglia,ma... proseguiamo!
 
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view post Posted on 23/4/2010, 21:32
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CITAZIONE (arielcips @ 23/4/2010, 16:16)
... a parte le 'cinque tonalità di rosso' che mi hanno fatto pensare che la trota facesse anche da testimonial alla May Belline... intrigante! non ho capito come stanno messi se lei deve afferrarsi alla sua caviglia,ma... proseguiamo!

:mmm: hai ragione...vado a controllare.
...niente,è proprio caviglia :P
 
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LadyGiorgianaDestler
view post Posted on 26/4/2010, 18:26




Vero vero dice proprio la "caviglia" :shifty: mah...

CITAZIONE (sabrinta @ 23/4/2010, 15:44)
Ancora senza fiato per gli scoppi di riso,ci alzammo in piedi,e io la issai(stando attento ad evitare la tentazione di sbirciare sotto la gonna.Prendete questo,Monsieur Andre e Firmin.Infantile!Proprio!)attraverso la botola,poi salii io.

Infantile lui?Ma quando mai???? :rolleyes: anke se...io non credo mi offenderei se lui mi sbirciasse sotto la gonna... ;) non pensate male eh! :P
 
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14 replies since 7/5/2008, 14:31   400 views
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