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| Ho trovato un articolo che parla del doppiaggio italiano e della differenza anche tra le voci dei cantanti e dei doppiatori: http://www.asinc.it/rec_dtt_00.asp?Id=45In particolare vorrei evidenziare questa affermazione(peccato così tardiva e forse isolata!): Quello che più danneggia la versione italiana è la pessima scelta delle voci per i tre protagonisti. Gerard Butler, il Fantasma, fa fare alla propria voce quello che vuole; forte e decisa sa essere corposa e suadente, ed il momento successivo roca ed aspra. È impressionante il modo in cui passa dal fascino che esercita in The Music of the Night alla cattiveria e alla disperazione che si percepiscono quando gli viene tolta la maschera. Verso la fine del film la nota persuasiva della sua voce si perde e ne esce una graffiante, che mette i brividi. Luca Velletri non ha queste qualità vocali, e se la sua voce calda è idonea nella prima parte del film, nella seconda l’assenza dei toni aspri ci restituisce un Fantasma tormentato e in crisi esistenziale. Questo snatura il personaggio perché Webber lo gioca tutto sulla paura che incute, nella versione italiana più che altro fa pena. Da notare anche lo stacco netto fra le voci di Velletri, il canto, e Benassi, la voce.
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