Il ciclo di Troia, di David Gemmell

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gemini78
view post Posted on 4/4/2009, 10:43




Questa serie è composta da tre romanzi:

- Il signore di Troia
- L'ombra di Troia
- La caduta dei re

ri-narra gli avvenimenti dell'iliade da vari punti di vista, aggiungendo anche nuovi personaggi, non aspettatevi una storia fedele al 100%, ma per me, che amo l'iliade, questa è una storia favolosa, i personaggi sembrano davvero vivi!

Il signore di Troia

Certo non immaginava, il giovane guerriero Elicaonte, mentre con lo sguardo contemplava la costa dei Dardanelli che si allontanava, che quel viaggio avrebbe cambiato la sua vita. Priamo, il re di Troia, lo aveva inviato a Micene, la capitale dei pirati Achei guidati da Agamennone, a prendere la bella Andromaca, che sarebbe andata in sposa a Ettore, figlio maggiore di Priamo, erede al trono e grande amico di Elicaonte. Non immaginava, Elicaonte, che lo sguardo di Andromaca sarebbe stato così irresistibile da risvegliare in lui i ricordi del suo terribile passato, e da spingerlo a tradire la fiducia del suo più caro amico e del suo re. Al suo ritorno a Troia si scatenerà infatti una terribile stagione di rivalità e di lotte intestine, che si concluderanno solo con la conquista del trono da parte di Elicaonte, che chiede agli dei un futuro di pace e prosperità per il suo regno. Ma mentre Troia era dilaniata dalle lotte intestine, dall'altra parte del Mar Egeo, a Micene, Agamennone armava la flotta che porterà i suoi uomini - tra cui il possente Achille e l'astuto Odisseo - sotto le mura di Troia, dando inizio così alla guerra più celebre che la storia ricordi.

L'ombra di Troia

Il sole è ormai tramontato sul Grande Verde e una leggera brezza si arrampica lungo il sentiero, fino alla caverna. Calliade guarda intensamente l'orizzonte dal suo nascondiglio, sfiora le cicatrici che gli ricoprono il corpo e ripensa alle battaglie che ha combattuto. Qualche mese prima era un soldato di Micene, uno dei fedeli di Agamennone; era stato mandato a Troia con altri trecento uomini scelti per tendere un agguato a Priamo, conquistare la città e impadronirsi di tutte le sue ricchezze. Inaspettatamente però i micenei erano stati sconfitti e al loro ritorno in patria erano stati accolti dall'ira del re e dallo sdegno del popolo. Solo l'intervento di Banocle, fedele compagno di tutte le battaglie, aveva permesso a Calliade di evitare la tortura e di fuggire verso Troia. La patria del nemico, infatti, è l'unica che può accogliere i due fuggitivi. Agamennone dopo l'amara sconfitta sta cercando di radunare intorno a sé tutti i principi dell'Egeo, per porre fine al dominio della Città d'Oro. Gli eserciti si stanno armando e non c'è più spazio per le storie e le vendette personali. La guerra più crudele che l'uomo ricordi sta per avere inizio. Chi riuscirà a entrare in possesso dell'arma degli dei, uno scudo forgiato dal tuono, scomparso negli abissi, potrà dominare il mare.

La caduta dei re

La luna piena irradia la sua luce d'argento sulla costa rocciosa dell'isola di Imbro. Agamennone, re di Micene e signore della guerra delle terre d'Occidente, in piedi accanto alla sua tenda volge lo sguardo soddisfatto verso est, dove una luce rossastra rischiara innaturalmente la fredda notte autunnale. È Dardano, patria di Elicaone, il suo peggior nemico, incendiata dalle truppe achee. La prossima a cadere sarà Troia, la Città d'Oro, perché questo hanno detto gli dei interrogati nella Grotta delle Ali. Ora il sovrano miceneo deve solo suggellare la sua alleanza con Poseidone, il dio del mare, l'unico in grado di fermare la furia dei suoi avversari. Mentre Agamennone si volta a guardare la vittima sacrificale distesa sull'altare, un bagliore improvviso appare dal mare; da quel momento tutto diventa fuoco. La Xanto, la nave del nemico, si è avvicinata per qualche istante alla costa e i suoi soldati hanno cominciato a scagliare pietre infuocate contro l'accampamento nemico. Questo per Agamennone, scampato all'attacco, è un segno del cielo: Elicaone e i suoi alleati troiani meritano la morte. Sarà uno scontro fra eroi per i quali la vittoria non significa solo sconfiggere il nemico, ma rimanere per sempre nel firmamento imperituro dei più grandi guerrieri che la storia ricordi.
 
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krisss
view post Posted on 8/4/2009, 20:29




Mi sa che ci faccio un pensierino...
 
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1 replies since 4/4/2009, 10:43   201 views
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