300 regia di Zack SnyderArriva così anche in Italia 300, il film basato sulla spettacolare opera di Frank Miller e Lynn Varley, che prometteva un'aderenza quasi totale al fumetto originale, con non solo intere vignette riproposte fedelmente sullo schermo, ma con addirittura il tentativo di ricreare la colorazione originale del volume tramite un uso massiccio (forse troppo?) della computer graphic.
Sarà quindi vera gloria o sarà un tentativo interessante, ma non completamente riuscito come l'adattamento di Sin City?
Partiamo da cosa funziona alla grande: l'aspetto visivo del film è devastante. Zack Snyder"Fumettistico") che funzionano benissimo. L'uso del rallentatore, per quanto sicuramente portato all'estremo, invece si rivela uno degli elementi più riusciti del film ed anzi rappresenta una delle vere poche innovazioni viste ultimamente per quanto riguarda il cinema d'azione, letteralmente dominato dall'estetica e dalle trovate di Matrix.
300 è una pellicola che riesce a ricatturare alla perfezione la totale spettacolarità dell'opera di Miller e che mostra un innegabile talento visivo da parte di Snyder, che si rivela, sotto l'aspetto squisitamente tecnico, un vero e proprio fenomeno. Anche il sonoro è veramente da urlo: potentissimo, esaltante e con una colonna sonora che mischia intelligentemente vari generi e passa dalle ormai tipiche atmosfere celtico-bucoliche del Signore Degli Anelli all'epicità assoluta, fino ad azzeccati e trascinanti momenti col chitarrone elettrico.
Ciò che non funziona è che, come al solito, ci si dimentica che un film dev'essere diverso dal fumetto. Fedele? Certo, ci mancherebbe. Ma non identico. Cio' che puo' funzionare su di un fumetto, non sempre funziona sul grande schermo ed è una lezione che qualunque buon regista dovrebbe tenere a mente (anche lo stesso Miller, per carità...).
Il 300 di Miller e' un'opera che vive totalmente sul ritmo, la spettacolarità, l'esaltazione delle doti narrative di Miller, tutte splash pages a doppia pagina da vedere e rivedere. Per questo, alla fine, la trama è più un pretesto che altro. Lo scrittore americano vuole raccontare un episodio storico, reinterpretarlo a modo suo e lasciare il resto al suo tratto ed ad una scansione dilatata e spettacolare delle sue tavole. E ci sta, perfettamente. Ma stiamo parlando di un fumetto che richiede forse 20 minuti per essere letto, perchè è così che l'ha voluto Miller.
Il film di 300 dura quasi due ore. E, rispetto al volume originale, aggiunge solo una sottotrama riguardante Gorgo, un po' tirata via e piuttosto banale, a ben vedere. E basta. Il film non riesce a reggersi così in piedi senza una trama e soprattutto senza la quasi minima costruzione dei personaggi.
Il Leonida di Miller andava bene così perchè doveva essere presentato solo schematicamente per lasciare parlare le immagini, la battaglia, l'epicità. Il Leonida del film è esattamente quello...ma deve reggere quasi interamente lo schermo per quasi due ore e per fortuna Gerard Butler offre una prestazione davvero degna di nota (comunque tutto il cast se la cava ottimamente), risultando alquanto carismatico e riuscendo ad essere molto comunicativo con le espressioni del viso ed in particolare degli occhi. Insomma, con un po' più di retroscena, di dialoghi, di costruzione e di trama (cioè, per esempio, si poteva dire qualcosina di più sul background dei persiani, trattati in maniera alquanto superficiale e presentati come una corte dei miracoli) sarebbe stato un film migliore, soprattutto per la prima metà, che soffre molto della mancanza di una sceneggiatura consistente.
Pollice verso anche per il doppiaggio italiano che non sembra ricatturare minimamente l'epicità di quello americano (guardatevi il trailer e sentite la voce di Gerard Butler in originale, per esempio...) e che ridicolizza la prosa milleriana, già di per sè difficile da rendere adeguatamente al cinema, riportata nel film interamente nei momenti con la voce narrante. In più ci sono due momenti terribili: il primo è la famosa frase "Tonight we dine in hell", molto epica, con una sua metrica precisa, che, nella sua traduzione e nel riferimento (assolutamente corretto e più giusto dell'originale da un punto di vista storico) all'Ade perde di immediatezza e di potenza e lo si può ben constatare dando un'occhiata al trailer italiano, dove c'è una versione diversa del doppiaggio.
Il secondo è nel dialogo tra Leonida e Serse (a cui è stata fornita una tremenda voce baritonale), quando Serse posa le mani sulle spalle dello spartano, che ha fatto letteralmente scoppiare le risate in sala, talmente è stata resa ridicola dal doppiaggio.
Non si poteva non parlare delle polemiche (ovviamente) generate dalla pellicola: era ovvio che il film portasse con sè uno strascico di discussioni per il (vero? Non vero? Ognuno puo' pensarla come vuole, alla fine...) contenuto propagandistico. Esaltazione dell'amministrazione Bush? Gorgo come Condoleeza? Oppure solita iperinterpretazione di noi europei?
Non lo so, la mia idea è che Snyder, volendo essere iperfedele al fumetto, ne abbia preso anche lo spirito, che però, sul grande schermo, viene involontariamente esagerato (posto che neanche Miller su certe cose va troppo per il sottile, sia chiaro). Poi ho letto, per esempio, critiche che dicevano che il film era fascistoide, come critiche in cui si diceva che invece il tutto era una critica invero a Bush, ognuno la vede come vuole alla fine. Ma, sinceramente, mi sembra un argomento secondario e, se escludiamo il dialogo finale, inserito un po' furbescamente, non sembra che Snyder volesse davvero inserire un sottinteso politico e metaforico alla sua opera.
In conclusione 300 è un film da vedere? Sì e sottolineo la parola vedere. E' un gran film? No, come non lo era Sin City. Spettacolare, da sbavo per chi ama i fumetti originali, ma per essere davvero una grande pellicola manca qualcosa. L'ho trovato meno straniante e pesante di Sin City, comunque e meno esercizio di stile, più "spontaneo" (nonostante il livello di aderenza al fumetto originale sia addirittura superiore), ma incompleto, nonostante ad una second avisione la pellicola risulti molto più scorrevole e piacevole da guardare.
Ah, non poteva mancare la considerazione finale: il prossimo progetto di Zack Snyder sarà il film di Watchmen. Visivamente puo' essere capace di renderlo bene e sono sicuro che sarà fedele il più possibile (esigenze di durata permettendo) al fumetto. Ma temo che gli manchi l'esperienza, la profondità ed il mestiere necessario a fare funzionare sul grande schermo la complessità e profondità dell'opera di Alan Moore. Vedremo, insomma...
http://fumettidicartarchivio.blogspot.com/2009/08/300.html