Dellissima - Let the dream begin

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gemini78
view post Posted on 28/7/2011, 16:29




QUESTO RACCONTO APPARTIENE A DELLISSIMA


- Non ne posso più di stare qui. Ho voglia di scappare e pensare che questa isola deve essere veramente bella.
- Senti Gerry devi stare qui, per la promozione, devi andare sui giornali, la gente deve parlare di te. Vuoi fare o no i soldi? Quelli veri? Magari ti scappa di fare un buonissimo film e porti a casa l’oscar che ne dici?
- A volte mi chiedo se ne valga la pena
- Si, ne vale la pena credimi, volevi continuare a bere o peggio ancora volevi fare l’avvocato per tutta la vita?
- E’ che mi sembra di vivere in un mondo di cartone.
- Viviamo tutti in un mondo di cartone,mio caro, anche l’impiegato dell’ufficio postale stanne certo.
- Ok vado a correre per un’oretta, magari mi scarico, ci vediamo a cena.
- Ok mi raccomando puntuale alle 9 ci sono tutti.
- Tranquillo ci sarò
- Prendi il cellulare
- Ok, ok.
Calzoncini, maglietta le sue adorate scarpe sfondate ma così comode. “Ci saranno le solite ragazze urlanti” – aveva pensato uscendo dall’ascensore. Una donna alla reception bionda e altissima aveva attirato la sua attenzione. Si era avvicinato.
- Si, Mr B.?
- Vorrei, vorrei – si sentiva addosso gli occhi ammirati della donna – non erano solo i suoi occhi addosso, per la miseria gli aveva messo una mano sulla coscia, si era girato e aveva visto il viso da bambola siliconata, che strazio !“ma perché si conciano così “ aveva pensato era inquietante, lo sguardo inespressivo, un brivido era sceso lungo la schiena, la donna aveva pensato che era l’effetto della sua mano sulla coscia e lui alla fine aveva riso.
- Vorrei affittare una moto. E’ possibile?
- Una moto di grossa cilindrata no, un motorino?
- Perfetto, “ pur di uscire da lì anche un triciclo” aveva pensato
- Carlo l’accompagnerà a prenderlo
Carlo era comparso all’improvviso e l’aveva accompagnato fuori. Era uscito quasi di corsa, aveva sentito le fucilate alla schiena della donna bionda.
Uscito era piombato tra ragazzine urlanti e felicissime di vederlo, dopo la siliconata erano un soffio di allegria. Gli era tornato il buonumore.
Una ragazza, italiana gli aveva fatto mostrato la gamba, non voleva credere ai proprio occhi: aveva tatuato un personaggio di un film. Aveva fatto le foto con lei, abbassandosi verso il tatuaggio. L’aveva guardata e aveva visto una ragazza emozionata e felice di aver catturato la sua attenzione.
Era stata una questione di un attimo, Carlo che portava il motorino, la ragazza che lo stringeva felice. Si sentiva bene.
- Salta su andiamo a fare un giro.
La ragazza non voleva credere a quello che le stava dicendo, lui le aveva arruffato i capelli divertito, poi aveva inforcato il motorino e le aveva fatto cenno di mettersi dietro, gli occhi ridevano:verdi? Grigi? Brillavano al sole come pietre preziose ed esotiche.
Era salita muta come un pesce. Si era aggrappata al predellino dietro ma lui le aveva preso le braccia e se le era strette intorno la vita, aveva messo in moto bruscamente, facendo schizzare piccoli sassi e lei era stata costretta a stringerlo.
Erano senza casco, avevano il vento tra i capelli, lui quasi biondo, lei neri lunghi. Le strade strette, Mr B. correva, voleva scendere giù fino al mare e stendersi al sole. Il motorino al massimo non ce la faceva più, erano troppe per lui due persone una delle quali più di un metro e ottanta.
Alla fine erano arrivati al mare ma non era una spiaggia attrezzata.
C’erano solo due ragazzi e un ombrellone.
- Perfetto qui, ci fermiamo?
- Certo, perfetto - lei gli avrebbe detto la stessa cosa anche se le avesse proposto di partire per l’Alaska in quel’istante.
Erano scesi e lui l’aveva aiutata prendendole la mano, ma una volta scesa lui non gliela aveva lasciata. Il sole stava tramontando, i due ragazzi avevano raccolte le loro cose ed erano andati via.
La spiaggia era tutta per loro.
- Siamo soli ne approfittiamo? Come ti chiami?
- Cristina
- Cristina che bel nome
Non avrebbe mai scordato come aveva pronunciato il suo nome.
- Cristina che ne dici? Lo facciamo?
La ragazza era sbiancata, “porcaccia la miseria ma era proprio uno da una botta e via, avevano ragione i blogs”
Lui aveva riso
- Ma cos’ hai capito? Volevo solo fare un bagno, che dici ?
- Certo, certo il bagno, ma io…non ho …il costume…
- Neanche io, senti facciamo così io mi giro, tu ti spogli dietro la siepe ed entri in acqua poi tu ti giri in acqua io mi spoglio ed entro in acqua ok?
- Ok mi sembra perfetto.
Non si era mai spogliata più velocemente, i vestiti per aria e poi si era sentito il tuffo, lui si era girato.
- Fatto?
- Si ok, l’acqua è stupenda.
- Arrivo, girati tocca a me.
- Ma io ti ho visto nudo al cinema – aveva detto maliziosa
- Ma qui è un’altra cosa, e poi hai visto solo dietro.
- Ok ok mi giro
Si era girata e dopo qualche secondo lo aveva sentito entrare in acqua.
L’acqua era piacevolmente fresca, Cristina stava nuotando quando si era sentita afferrare per i piedi, era andata sott’acqua e poi era riemersa furiosa, si era trovata un Gerry con i capelli gocciolanti a dieci centimetri dal suo viso. Non aveva resistito, voleva sapere come era quella bocca con quella fossetta al centro. E lo aveva baciato, lui si era avvicinato, e stretta a sé aveva ricambiato il bacio.
Avevano nuotato insieme, erano andati sott’acqua e si erano salutati come fanno i ragazzini, nessuno dei due si ricordava più di essere nudo.
Il sole era calato e alla fine erano usciti dall’acqua, tenendosi per mano, la pelle increspata dal freddo. Cristina si era distesa a pancia giù e lui l’aveva asciugata con la sua maglietta, poi le si era accucciato vicino.
- Un altro bacio please, mi hai salvato la vita oggi.
Un bacio dolcissimo e salato. Poi si erano vestiti, avevano preso il motorino ed avevano cominciato la risalita.
- Ti accompagno da qualche parte?
- No il tuo albergo va bene, ci sono le mie amiche che ti stanno aspettando
- Cosa le dirai?
- Niente, è una cosa solo mia questo pomeriggio, non parlerò neanche sotto tortura.

Edited by sabrinta - 28/7/2011, 18:08
 
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view post Posted on 28/7/2011, 16:31
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He's a lion that I am proud to hunt

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ma che carino dellissima!!Sono certa che Cri ne sarà molto contenta quando lo leggerà ^_^
CITAZIONE
Era salita muta come un pesce. Si era aggrappata al predellino dietro ma lui le aveva preso le braccia e se le era strette intorno la vita, aveva messo in moto bruscamente, facendo schizzare piccoli sassi e lei era stata costretta a stringerlo.

eheh :caldo: :caldo:
 
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LadyPhantom90
view post Posted on 8/8/2011, 20:27




ok....mi sono sentita male!!!infarto secco!!!!ahhaahahahhahaahahahaahah bellissimo...grazie ^^
 
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2 replies since 28/7/2011, 16:29   64 views
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