| Ed ecco il racconto di Dellissima dedicato ad Ariel!
GLI OCCHIALI
Letty, piccola cosa vuoi per cena? Patatine fritte Non puoi mangiare solo patatine fritte nella tua vita Hai ragione mamma ma sono tanto buone! Dove vai vieni qui, non allontanarti. Ma letty era già sparita, due scaffali dopo. Non mi allontano sono qui dietro, non mi vedi ma mi senti Cosa stai facendo? Ho visto un amichetto e vado a salutarlo Ok ok ma non ti allontanare troppo Tra gli scaffali del grande supermercato della città un uomo stava cercando qualcosa in uno scaffale. Non era un uomo qualunque però, lei lo sapeva. Era alto, molto più alto di lei, forse tre volte, chissà? Chissà cosa gli aveva dato la mamma da mangiare quando era piccolo? Sicuramente patate ma forse non le facevano fritte laggiù in Scozia. Lo guadava mentre scrutava le scatole del reparto del caffè, tè, cioccolato.. Lo vedeva aggrottare la fronte e Letty aveva pensato che non doveva vederci molto bene, va bè che aveva gli occhi più “magnifici del mondo”, come diceva spesso sua madre, ma se non ci vedeva perché non si metteva gli occhiali? Si era avvicinata e gli aveva preso la giacca tirandola delicatamente. Era proprio vero, gli occhi erano i più magnifici del mondo, adesso li vedeva bene, si era abbassato e gli li aveva piantati addosso e si era sentita arrossire come quando Alberto le portava le caramelle a scuola. Si? Ecco volevo dirti… Cosa? Che hai gli occhi più magnifici del mondo Grazie baby e le aveva dato un bacio sulla guancia. Letty si era sentita come se Alberto le avesse portato un vagone di caramelle. Aveva ripreso a guardare lo scaffale e lo aveva visto riaggrottare la fronte. Letty dove sei? Due minuti e arrivo mamma, sono qui Ok non ti allontanare Letty stava cercando di raccogliere tutto il suo coraggio: Posso aiutarti? Gli aveva chiesto Lui si era girato e le aveva sorriso. Letty aveva pensato che anche il sorriso era il più magnifico del mondo e quella fossettina sulle labbra? Deliziosa! Da grande avrebbe voluto un fidanzato con quella fossettina. Perché no? Mia mamma, mi ha chiesto di portarle del caffè dall’Italia ma non so decidermi e poi non vedo bene con tutta questa luce! Si, si con tutta questa luce! Il fatto è che dovresti andare in giro con gli occhiali, ma si sa gli uomini sono strani! E tu che ne sai di uomini? Così, ascolto, sento la mamma e le sue amiche parlare, un’idea me la sono fatta, ma tanto bisogna rassegnarsi, ha detto la mamma, non possiamo fare a meno di loro. Ah, così ha detto la mamma? Si così, ma non perdiamo tempo veniamo al caffè, seguimi. Ok ti seguo Ecco qui, - Letty si era fermata davanti ad una scatola di latta con disegnato sopra, una donna con un sacco di caffè.- è un prodotto artigianale, lo fanno qui, costa caro un po’ ma farai un figurone con Meg (?) Va bene mi hai convinto, grazie mille! Posso fare qualcosa per te per ricambiare dell’aiuto che mi hai dato?? Letty pensava velocemente: Una cosa ci sarebbe, oggi pomeriggio mamma festeggia il suo compleanno con le amiche: perché non passi da casa verso le sei per una fetta di dolce? Veramente non ho molto tempo… Sempre i soliti voi uomini, non avete mai tempo per noi… Ok vedrò cosa posso fare piccolina, dammi l’indirizzo che lo scrivo sul cellulare
Mentre tornava a casa Letty pensava che dovevano smetterla di chiamarla piccolina, oramai era grande! Mamma a che ora vengono le tue amiche? Alle 5 e e mezzo Bene bene. Letty si era messa il vestito rosa Mamma fatti bella oggi: è il tuo compleanno! Si certo metterò anche il vestito viola che dici? Bellissimo! Mamma dove è la macchinetta digitale? Al solito posto. È carica Bene bene Le amiche della mamma erano arrivate puntuali come la notte, Letty aveva accolto i soliti complimenti con un sorriso nervoso, erano insopportabili a volte “ ma come ti sei fatta grande! E quanto ti sta bene questo vestitino! che bei capelli hai| Erano le 5 e 50 e se non viene ? aveva pensato, figurati se dà retta a una bambina piccola Erano le 5 e 55 non viene! Era sicura , gli occhi si stavano facendo lucidi. Erano le 6 nessuno alla porta, forse non funzionava il campanello? Aveva aperto la porta e lo aveva visto che cercava di leggere i nomi Ehi! Mister B te li vuoi mettere o no questi benedetti occhiali? Sei affascinante anche con gli occhiali, credimi! Letty con chi parli? Mamma vieni c’è il mio regalo per te! la mamma era arrivata con il suo seguito starnazzante di amiche, letty aveva acceso la macchinetta digitale e aveva scattato; giusto in tempo per fissare ai posteri la sua faccia stralunata alla vista di mister B che stava provando a soccorrerla prima di uno spettacolare svenimento. Lo sapevo io che sveniva – aveva detto Letty scuotendo la testa.
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