gemini78 |
|
| Nuovo racconto di Dellissima
Non lo dovevi fare
- Non lo dovevi fare!- la voce era sommessa, quasi un sussurro.
Guardavano tutte e due fuori dalla finestra, tutti e due sul divano vicini ma non si toccavano. Non osavano scrutare l’uno nel volto dell’altro i segni delle conseguenze di quello che era successo la mattina.
I minuti passavano ma entrambi non avevano mosso un muscolo.
Non c’era stata nessuna reazione a quello che aveva detto e così si era stato costretto ad insistere.
- Non lo dovevi fare! Non lo dovevi fare – aveva raddoppiato – e spero che ti siano chiare le motivazioni.
Si era girato verso di lei per sottolineare quello che stava dicendo.
- Ti sono chiare le motivazioni? Se non te ne fossi accorta sei stata a dir poco inospitale e per dirla tutta prendersela con una straniera poi, ha solo un permesso turistico per stare qui ti rendi conto? A momenti la mandi in ospedale per un paio di settimane e cosa sarebbe successo me lo spieghi?
La conversazione si stava colorando di rosso –rabbia.
- Ma lo sai quanto costa un giorno di degenza in una clinica privata? Qui negli Stati Uniti?e chi avrebbe dovuto pagare secondo te? Tu? Non tu no, avrei dovuto farlo io per te giusto?
Silenzio.
Nessun rumore era seguito alla sfuriata, lei aveva abbassato la testa mortificata. Certo avrebbe voluto pagare lei la degenza in clinica e l’avrebbe fatto con molto piacere, ma come avrebbe potuto? Avrebbe dovuto trovarsi un lavoro per racimolare i soldi. Peccato che lei non sapeva fare nulla, ma proprio nulla di nulla. Ma non era colpa sua. Nessuno mai nella sua vita le aveva detto che avrebbe potuto trovarsi nella condizione di dover lavorare. Lavorare per bisogno poi!
Decise di continuare a rimanere in silenzio. Non sapeva cosa dire del resto.
- Hai abbassato la testa alla fine! Ti rendi conto cosa hai rischiato? Ma poi che cosa ti è scattato dico io? L’avevi vista altre volte no?
Silenzio.
- Vieni qui, che c’è? Non ti è simpatica? – sospirone – è un po’ noiosa è vero, te lo concedo ma dico io c’era proprio bisogno di morderle la caviglia? Sette punti le hanno dovuto mettere in clinica ma ti rendi conto? Ci lavora lei con il corpo per la miseria! – e alla fine - Ma che dentini aguzzi ha il mio tesoro!
E giù una risata come solo lui sapeva fare, di gola, socchiudendo gli occhi, facendo sussultare tutto il corpo.
L’aveva presa in braccio e l’aveva guardata negli occhi.
Lei si era persa come al solito in tutto quel verde dorato, il sangue aveva ripreso a scorrerle nelle vene, aveva guaito di felicità
- Oh Lolita Lolita cosa farei senza di te? Stasera siamo soli, partitona con nintendo e facciamo anche una padella intera di pop-corn, ti va?
Lei aveva tirato fuori la rosea linguetta per baciarlo sul viso, era un po’ salato e la barba l’aveva fatta rabbrividire.
Di felicità.
|
| | |
Carinissima!!!! Brava!! 
Troppo forte Lolita!!! 
...sì...dimmi...sì, va bene ho capito, sei perdonata! 